IMPERFECT (Justin Bieber)

"Weirdo!"

{Nella foto dei media ci sono Justin e Rick, il papà di Scott e manager delle loro gare.}

"You're the smile on my face and I ain't going nowhere."
-Cit. Justin Bieber | Fall

GENNY'S POV:

Dopo essere stati quasi sorpresi da mia madre, Justin sgattaiolò via dalla finestra ed io aprii ad una mamma impaziente.
Per mia fortuna avevo avuto il buon senso di chiudere la porta a chiave!

Ora ero seduta ai piedi del letto ad ascoltare la sua predica.

Flashback
Incontrai i suoi occhi miele e ci rimasi incastrata dentro, si leccò il labbro inferiore e disse "ti amo", a quel punto dai suoi occhi cascai direttamente nel suo cuore e francamente sperai di restarci per sempre.

"Anche io" sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra.

Sentivo il suo respiro sulle mie ed ero quasi certa che lui potesse sentire il mio sulle sue umide a causa del suo continuo leccarle.

Sorrisi a quel momento così intenso.

Mi mandava fuori di testa come Justin si divertisse a giocare con la mia pazienza, impiegava impegno in ogni movimento che faceva, rendendo tutto lento ed estenuante.

Quando mancava proprio un centimetro per far scontrare le nostre labbra ci dovemmo allontanare di colpo, per la paura!
Qualcuno aveva appena bussato alla porta della mia cameretta e come sempre io sapevo già chi fosse: mamma.

"Tempismo di merda!" Sussurrò Justin un po' infastidito.

Ridacchiai.

"Genny perchè hai chiuso a chiave?" La voce di mia mamma udibile da dietro la porta.

"SONO NUDA!" Gridai per essere certa che mi sentisse.

Justin quasi si strozzò con la sua saliva per ridere della mia scusa ridicola e non potei evitare di ridacchiare silenziosamente anche io.

Era così carino quando ridacchiava, avrei voluto vederlo così più spesso.

"beh ti devo parlare di questa mail che ho appena ricevuto dalla tua scuola. Puoi aprirmi? Ti sei vestita?" La sua voce fastidiosa insistette a perforarmi i timpani, invece io sentii il mio cuore affondare nello stomaco.

"Ehm... si... aspetta solo un momento" farfugliai.

Guardai Justin, io ero nel panico e lui sembrava aver capito le mie emozioni.

Capì subito la situazione e si diresse verso la finestra, dove poi saltò fuori.
Fine Flashback.

《Sei sicura che mi stai dicendo la verità, Genny?》 Uno sguardo di scherno da parte di mia madre mi trapassò la testa rendendomi la vita impossibile.

La mail era da parte della mamma di Justin, la mia professoressa, in cui comunicava ai miei genitori che pochi giorni prima mi ero sentita a male a scuola, avendo un mancamento e perdendo i sensi.

Tutto questo innescò una serie di dubbi nella mente remota di mia madre ed iniziò a farmi domande sul perchè, percome e perquando era successo.

Potete solo immaginare in quel momento il mio odio nei confronti della mia prof.

《Si, sono sicura... te l'ho detto mamma, avevo solo preso una bustina per il mal di testa a stomaco vuoto, è per questo che mi sono sentita male!》 Mentii spudoratamente per proteggere la mia libertà!