Nuova storia: Down Below

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"Il vostro grande Dio mi ha dannato a vivere il resto dei giorni su questa fottutissima terra!" Stava quasi gridando e la sua voce non trasmetteva altro che rabbia.
Lo osservai un po' intimorita, ma non potevo nascondere la mia irrefrenabile curiosità, volevo saperne di più.

Continuava a battere uno dei suoi pesanti anfibi a terra per scaricare la tensione, ma ad un tratto si fermò, chiuse gli occhi e si mise le mani nei capelli, li strinse nei suoi pugni più forte che poteva e prese un respiro profondo, tremante, mentre il suo petto e le sue spalle si alzavano ed abbassavano a ritmo del suo respiro.
Non dissi nulla, gli stavo davanti, c'era solo un tavolo a dividerci e non dissi nulla, non sapevo che dire in quel momento.
Volevo dire tanto, volevo fargli domande... ma restai zitta.

"Mi ha gettato qui giù come fossi spazzatura." Adesso il suo tono di voce era quasi impercettibile.
Parlò ancora ad occhi chiusi.

Qualche giorno fa non avrei creduto nemmeno ad una parola di tutto ciò, ma ora era cambiato tutto, lui mi aveva aperto gli occhi, mi aveva dimostrato che il mondo che conoscevo era solo una menzogna.

"Perché tutto questo?" Chiesi mordendomi il labbro.

"Perché sa che mi ribellerò sempre alla sua volontà." Lo disse quasi con cattiveria.
Non si disturbò nemmeno stavolta ad aprire gli occhi, tenne i gomiti puntati sul tavolo e le mani fra i suoi capelli neri, le ciocche più lunghe gli ricadevano fra le dita e sulla fronte.
Inoltre, da quella vicinanza potevo anche vedere benissimo il piercing nero che abbelliva il suo sopracciglio sinistro.
Gli dava quell'aria che si addiceva benissimo al suo animo ribelle.

"Ed è una cosa cattiva?" Parlai prima ancora che io potessi anche solo realizzare di aver aperto bocca.

Dal modo in cui si stringeva i capelli sembrava che si stesse trattenendo...
Infondo a me non sembrava una cosa cattiva possedere una propria personalità e voler decidere per se stessi.

Improvvisamente spalancò i suoi profondi occhi blu e li puntò dritti dentro la mia anima. "Io sono una cosa cattiva." Disse freddamente.

Una parte di me non voleva credergli. "Allora perché mi hai salvata?"

"Non ho mai avuto l'intenzione di salvarti... il mio unico scopo era quello di rendere giustizia." Mi rispose con il volto privo di espressione.
Era serio.
Ecco quando sentii dolore.

Trovate il libro fra le mie opere.
-Val xx

IMPERFECT (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora