Risvegli

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Mi sveglio. Mi sento rincoglionita e non capisco dove sono... Questa non è la mia camera, non ci sono le ragazze e ho addosso una maglietta che mi fa da vestito... Che buon profumo ha... Sento il rumore della doccia. Arriva lui... È bellissimo ha i capelli bagnati all'indietro un asciugamano che gli cinge la vita è il solito sorriso che disarma.
"Buongiorno, dormito bene?" mi dice Ignazio, "che cosa è successo? Perchè sono nel tuo letto con la tua maglietta addosso?" domando. Appena sveglia sono sempre in uno stato comatoso che quasi non ricordo nemmeno il mio nome. Lui ride, ha uno sguardo furbo, alza il sopracciglio "tu cosa pensi sia successo?". Lo guardo con gli occhi sgranati, scoppia a ridere "niente picciridda! Hai solo dormito qui perchè la tua camera era occupata... Mi vado a vestire, poi andiamo a colazione" Annuisco,vedo i miei vestiti su una sedia, ora ricordo! Trilly, il messaggio... La ucciderei! Lo aspetto anche se mi sento in imbarazzo, lo conosco da neanche un giorno ed ho già dormito nel suo letto. Sono forse impazzita? Ignazio torna, ha un costume e una maglietta, mi scompiglia i capelli "posso darti il buongiorno?" Si avvicina e mi da un bacio in testa...
Stiamo per un po in silenzio "dopo colazione andiamo in spiaggia? Gian dorme e Marco e Piero non so dove siano. Approfittiamo di questa bella giornata e facciamo il bagno, ti va?" Lo guardo e proprio non riesco a dire no a quei due occhi, che diamine mi sta succedendo?
"Okay, ma fammi chiamare Trilly, le ho mandato un messaggio, non mi ha ancora risposto, vediamo se la camera è libera, devo fare una doccia e prendere il costume. "d'accordo" risponde.

Finalmente dopo molti squilli Trilly risponde, "pronto" mi dice biascicando, "Trilly sono Fiamma, posso tornare in camera o è ancora occupata?" cerco di sembrare arrabbiata. "Fiammetta, puoi tornare, sono sola" dice sospirando. "Trilly ma qualcosa non va?" la sento strana... Le chiedo di Asia mi risponde con rabbia "comunque ho solo bisogno di dormire" conclude soltanto e riattacca il telefono. Sento che è successo qualcosa... lei è sempre stata allegra da quando l'ho conosciuta... E con Asia? Che sarà successo questa notte?... Mi preoccupa la situazione non vorrei si rovinasse tutta la vacanza, il bel rapporto che si era creato tra noi... Comunque ci penserò dopo...
Corro in bagno, rimetto i miei vestiti e lascio la sua maglietta sul letto, lo ringrazio e ci diamo appuntamento nella hall.

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... A svegliarmi ci pensa il riverbero di un raggio di sole sui vetri, non mi va di aprire gli occhi, sento la pesantezza del braccio di Piero sul mio ventre. Apro un occhio intravedono lui che dorme, porto una mano sulla bocca, sbadiglio cerco di stiracchiarmi senza svegliarlo. Certo che è così dolce, quasi non sembra lo stesso ragazzo di ieri apparentemente serio, in realtà fancazzista, intraprendente e sfacciatamente sexy. Sono qui in questo letto e sempre qui, qualche ora fa ero con lui a farmi travolgere dagli istinti, senza paranoie, senza pensare al fatto che neanche ci conosciamo davvero. Di solito non lo faccio al primo appuntamento, e questo neanche era un appuntamento... Ma sarà l'euforia, sarà l'estate, sarà che volevo provare a lasciarmi andare ancora di più, o il caldo di Dubai a darmi alla testa... Eh Asia, fai bene a sospirare, resterai sempre la solita insicura con l'ansia da prestazione e la maschera da sfacciata, che cerca di prendere la vita di petto, per vivere le emozioni che magari, potessero durare almeno un po' di più dei tuoi soliti fuochi di paglia... Forse mentre pensavo mi sarò addormentata, fatto sta che mi ritrovo coperta, con Piero di schiena seduto sul letto che guarda fuori dalla finestra e il cellulare che vibra. Mi trascino pigramente verso il comodino "ti sei svegliata" dice lui voltandosi, allungo la mano per afferrare il cellulare, poi mi giro e gli sorrido "hey! Non dirmi che mi hai guardata mentre dormivo" chiedo terrorizzata aprendo gli occhi più che posso "il giusto - mi risponde con una linguaccia - solo per vedere se dormivi! Vado a fare la doccia - si avvicina e mi sussurra - vieni con me?" lo guardo senza rispondere, nota che forse l'alcool di questa notte mi sta dando gli interessi, "va beh magari dopo, riprenditi adesso" e si reca in bagno.
Mi fermo a guardare il sole fuori dalla finestra la gente in strada che passeggia e il giardiniere che sistema la siepe, poi guardo il messaggio sul cellulare..

*Oh Asia che fine hai fatto, sei viva? È da ieri che non ho tue notizie. Ti hanno arrestata o estirpato gli organi? :* *

È Rob, mi ricorda che non gli ho scritto stanotte:

*tutto ok scusa! Notte folle xD :p sono viva ,sto bene, sono in hotel ci sentiamo appena posso. Baci baci baci*

"Vuoi metterti qualcosa addosso?" irrompe Piero mentre si asciuga i capelli, "ora mi alzo, se comunque gentilmente mi passi la mia canot.." - "tieni appoggiati questa" dice lanciandomi la sua camicia mentre si siede sul letto, "no ma che davvero?" domando sbuffando, "dai la tua canotta è lì in fondo... per terra, appoggiati la mia camicia e poi ti sistemi, dai!" - "va beh" mi alzo indosso la sua camicia ovviamente più grande di me "e il reggiseno?... oh togliermi la camicia no... resterò in mutande! tanto mi devo anche cambiare..." dico infilandomi il tanga - "certo che sei pigra" ride Piero, "hai visto le mie scarpe?" gli domando mentre guardo sotto il letto e un po' dappertutto, "non lo so ieri le hai tolte da noi ma ricordo solo questo - risponde mentre indossa la cintura - senti vai in suite e vedi"; si avvicina col suo sguardo malizioso sorridendo "se vuoi usare qui il bagno, possiamo divertirci un altro po' " - "ragazzino mi tenti un po' troppo! Dovrei resistere" lui mi afferra con un braccio mi tira a se "e ci riesci?" non apro bocca perché dovrei smentirmi a quella distanza inesistente, a quella sensazione di contatto tra il suo petto e il mio. Inspiro. Di impeto mi bacia, mi palpa i glutei, gli calo una mano sul pacco pochi minuti, "non dovevi resistere? Dai vai! o saltiamo colazione e chissà, forse anche il pranzo" dice mordendosi il labbro e accarezzandomi il viso con entrambe le mani, "si infatti" rispondo chiudendo gli occhi per un secondo poi mi giro, afferro lo smartphone "senti che faccio, passo dalla suite per trovare le scarpe?" - "vorresti andarci direttamente? Così? Non ti vergogni?" "No! beh, è qui di fronte, ci faccio un salto poi vado a farmi una doccia veloce" - "Asia io resto qui mi guardo un po' di TV, se vuoi la doccia è disponibile" dice accomodandosi nella poltroncina rossa ad angolo. Scuoto la testa, sorrido, corro verso di lui in punta di piedi gli stampo un bacio in bocca ed esco.
Mi viene in mente Trilly, la chiamo gioiosa, mi risponde in modo pungente, irritata... ma che le ho fatto? Forse le ha dato fastidio che ho chiesto per telefono se ha concluso qualcosa con Marco, forse sta per avere il ciclo. Non lo so, credo che dovrei lasciarla sola, meglio non andare in appartamento, comunque l'ho invitata giù per la colazione, sperando che due fette di torta, le facciano tornare il sorriso che sicuramente non ha in questo momento.

Sarà che Marco non ci sa fare? O no non vorrei sia per questo, mi copro la faccia con le mani. Mi guardo intorno, corro verso la suite dei ragazzi e suono. La porta si apre subito perché esce Ignazio che mi sorride, "Asia - mi stampa un bacio in fronte - entra! Ci vediamo giù" mi avvisa allontanandosi. É stato talmente veloce che non ho avuto nemmeno il tempo di rispondergli. Comunque entro. Gianluca è seduto su una sedia, parla allo smartphone è in pantaloncini, scalzo e a petto nudo. Chiude la conversione, "buongiorno - mi sorride, ricambio il sorriso - hai scordato qualcosa? Oltre pantaloni e reggiseno?" - "si! Le scarpe" gli rispondo con un altro sorriso, ma forzato. "Cerchiamole insieme, dai, qui non è ancora passata la cameriera del piano, come vedi c'è il disordine di questa notte" - "ah grazie" rispondo.
Guardiamo in giro, vedo Gian piegarsi in avanti, si solleva con le mie scarpe, "eccole qua - mi sorride porgendomele - tieni cenerentola" - "ho temuto di non rivedervi mai, mai più" dico con espressione melodrammatica, stringendo le scarpe al petto e voltando la testa all'indietro, "ora puoi tornare dal tuo principe azzurro o meglio... - aguzza lo sguardo fissando la camicia "Piero! La camicia è la sua, vero?" - "si" dico portando lo sguardo verso le scarpe "allora vai, ci vediamo a colazione?" rispondo annuendo. Mi sorride un po' imbarazzato allungandomi una mano sul braccio. "Dai" dico avvicinandomi e ci diamo un bacio sulla guancia. Esco indossando le scarpe e torno nella camera da Piero, "sei tornata?" - "devo fare la doccia e da me è occupata!" dico mentre lui chiude la porta alle nostre spalle. "Odio dover indossare di nuovo ciò che avevo dopo essermi lavata" dico entrando in bagno "su muoviti ti cambierai dopo la colazione, è tardi adesso!" - "cooosaa?" dico disperata affacciandomi dalla porta "così è per oggi! Ficcati in doccia muoviti!" mi impone facendomi subito la linguaccia, "guarda solo perché la colazione è compresa nel prezzo" gli rispondo indicandolo e muovendo l'indice senza senso, entro in bagno. Sento Piero dire qualcosa che lo scroscio dell'acqua non mi permette di capire... Chissà se mi raggiunge un secondo tempo lo rifarei volentieri... Voglio vedere se dice che è tardi!

Estate a DubaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora