confidenze e gelosie

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"Thank you soo much. Good bye" ringraziamo l'autista che si allontana, "ah credevo non arrivassero più" - "Trilly!" - "Asia ma siamo partiti insieme!" - "amore non pensare a male!" - "scusa Piè sarà una fissazione la mia però non posso farci niente" - "ragazzeeee, devo andare in camera a farmi un pediluvio ho i piedi come du zapogne" dice Fiamma avvicinandosi, "e ci credo con quei trampoli e un bimbo in pancia" esclama Piero, "non possiamo vivere senza tacchi! Voi vivreste senza calcio? Noi nemmeno" rispondo, Gian mi cinge la vita con un braccio e mi bacia. "E comunque Piè noi siamo nate per soffrire... sofferenza più, sofferenza meno" dico afferando le mani di Gianluca, "andiamo?" dice Trilly.
Le porte scorrevoli si aprono al nostro passaggio, arriviamo nella grande hall, squilla il cellulare di Gianluca, "pronto capo!... sono in hotel nella hall... Zona bar?Arrivo... sì non faccio tardi", ripone l'iPhone in tasca, "ragazzi Torpedine vuole parlarmi dice che è una cosa che ha già detto a Piero, bo ci vediamo più tardi" avvisa allontanadosi, torna verso di noi, mi da un bacio a stampo, mi fa arrossire e va via. Ci avviciniamo al bancone della reception, Lizzie ci allunga i pass, li prendiamo.

"Signore! Allora... Fiammetta ha da togliersi le zampogne, emh volevo dire le zeppe, voi due invece?" - "devo pisciare" - "amore mio non così rude però" - "già Trilly sei una signora e insomma" canzono un pò io, "beh comunque è vero" risponde lei, "allora sali con me?" domanda Fiamma, "scusa Fiammetta, ma lei sale da me se non ti dispiace" interviene Piero prendendo la sua metà sotto braccio e trascinandola verso le scale, forse vuole trovare una scusa perchè sa che vorrei parlare solo con Trilly, è una situazione che mi mette a disagio, insomma Fiamma è stata, tra le due, la mia prima confidente, ma da quando prese suite con Ignazio dedicandosi anima e corpo solo a lui, non trovo più quel feeling; certo non ci ha mai abbandonate ma perdendosi molto di noi e dopo quello che è successo l'essersi lasciata con Ignazio, la gravidanza, non so proprio come comportarmi in fatto di diciamo confidenze... "va be allora io e Fiammetta andiamo da noi Trì, e voi due... ci vediamo dopo! Ummh una mezz'oretta, va bene?" improvviso, guardo Fiam "andiamo" - "sì sì" risponde, "a dopo" esclamano all'unisono i Pilly, "noi si prende l'ascensore eh amica?" annuisce, l'ascensore è già prenotato, "sei stanca tesoro?" domando, "eh un po' sì" risponde, arriva, escono dal vano due signore sulla cinquantina, e dentro resta uno sceicco intento a parlare al cellulare, mentre entriamo sopraggiunge una famiglia giovane, un ragazzo, una ragazza e il loro bambino che avrà due anni. Lo guardiamo intenerite. Selezioniamo il piano. Il quarto. I ragazzi selezionano il loro, è il sesto, mentre per lo sceicco che non smette un attimo di parlare, è prenotato il settimo. "Pappa!" esclama il bimbo, "italiani?" domando col mio fare impiccione, sorridono, "sì", "aaah" annuisco e sorrido a mia volta, "anche noi" aggiungo indicando Fiam accanto a me, "che bel bimbo, complimenti" dico ancora, "grazie, mi assomiglia vero?" dice la mamma goliardica, "è tutto me, guardatelo bene!" ribatte lui, "ma no guarda il naso è delicato come il mio" - "ma perchè il mio grosso è? Vabbe guarda è tutto l'idraulico!" esclama il papà del piccolo, cerco di trattenere la risata guardando Fiam sott'occhio mentre lei fa lo stesso, "scusate però adesso non litigate è un amore comunque, quanto ha?  Come si chiama?" domanda Fiammetta, "un anno e sei mesi, si chiama Giulio, e per la cronaca non stiamo litigando" dice il padre, bel ragazzo devo dire, "scherziamo spesso così" aggiunge lei. "Noi siamo arrivate Fiam!" avviso, "arrivederci" diciamo entrambe, "buona serata ragazze" ci rispondono, "ciao Giulio, ciao piccolo" dice la mia amica salutado il bimbo con la mano mentre si chiudono le porte dell'ascensore. "Ah che caruccio e Fiammè?" dico prendendo il badge, apro. "Sì è un amore, mio figlio lo immagino un pò come lui" mi confida mentre chiudo la porta, "ah lo vorresti maschietto allora?!" dico fissandola, "non lo so, sì forse sì, gli darei il nome di papà, Vito" - "e se fosse femmina invece?" le domando, vado in camera da letto, mi segue, "beh forse Agata come mia nonna" - "mi piacciono entrambi" rispondo, siedo sul letto, lo stesso fa lei, "e tu invece?" - "i nomi che mi piacciono? Vorresti fare un toto nomi?" - "sì che nome daresti?" dice togliendosi le scarpe, "Fiammè sono una frana con i nomi, non ne ho proprio idea" - "forza che ne sei capace" si alza esce dalla camera, che nomi darei? Eh bella domanda... Torna con una bacinella con dell'acqua, "prendi il sale grosso" - "dobbiamo fare la pasta?" - "mmmh magariiii" - "hai fame?" - "a Fiammè per te c'è sempre spazio per il dolce e per me sempre per i carboidrati, che ci posso fà, oh!" - "sarebbe meglio il bicarbonato" - "non ne abbiamo, comunque vado io sta ferma che già fai troppi sforzi" mi alzo e corro in cucina, prendo il sale e torno in camera. "Tieni" - "sei un tesoro" - "Fiam comunque come minimo Asia dovresti chiamarla per ringraziarmi" - "addirittura per del sale?" dice verandolo nell'acqua, "anche per quello" rispondo facendole la linguaccia, "no poi mi vien su testa matta come te" - "dovrebbe uscire timorata come sua madre? Con una zia come me? ... Graziella com'è?" - "eeh un pò come te" - "aaah hai visto? E allora non ha scampo, Fiammè arrenditi" - "e maschietto? Anche se fosse maschietto lo chiami Asio e viene su uguale" - "il figlio mio Asio?" - "scusa esiste il maschile di quasi tutti i nomi? E perchè Asio no?" - "ma dai non esiste il maschile di Fiammetta o di... Gabriella" - "vedi che Gabriella è il femminile di Gabriele ora non per dire" - "il mio era per dire!" - "per Asio, pensaci eh, vorrei farmi un bagno nell'idromassaggio uff" - "a chi lo dici anche se tenere i piedi a mollo nell'acqua calda e sale è una goduria, e quindi i tuoi due nomi sarebbero Asia e Asio? Questa la racconto agli altri eh!" - "vai pure! Se vuoi però due nomi, altri due, io direi... Andrea! Al maschile o al femminile va bene sempre" - "dici?" mi guarda scettica, "eeeh dico dico, Andrea mi ricorda una delle ragazze di Beverly Hills novanta duecento dieci!" - "Andreaaa è verooo ecco chi" esclama sorridendo, "e poi va beh, oddio, mi ricorda un ex... che schifo, due mesi d'estate con questo, ma cazzo se era brutto! Forse mi drogavano o bo, ricordo solo che mi ero invaghita dei suoi pettorali, che perse nell'ultimo periodo in cui ci uscivo e questo mi servì a rendermi conto di che schifezza avevo accanto... poi era anche moscio di carattere voleva frequentare sempre i soliti locali e le solite persone e du palle, vabbe basta" - "almeno offriva lui?" - "solo il primo mese" - "aaah beddamatri e tu, vorresti che chiamassi così mio figlio?" - "effettivamente no" - "che sei scema!... Senti ma tu resti così?" - "sì oh non mi va proprio di far niente, mi lavo i denti, mi pettino i capelli e con un foulard vedo di legarli in un qualche modo giusto per non averli in faccia, ah e mi cambio le scarpe! Sandali bassi" - "pigra sei!" - "purtroppo sì ma ci sto imparando a convivere... ti vado a prendere un asciugamano per quei due piedini lì" mi alzo, vado in bagno, prendo l'ospite, torno da Fiamma, "hai preso quello piccolo accanto sul mobiletto accanto al bidet anco..." la zittisco lanciandole contro la salvietta e torno in bagno. "Stronza!" - "stronza tu!" rispondo. Mi lavo il viso, stuccante alla mano tolgo le macchie di colore in eccesso, tampono, asciugo. Slego le trecce, inizio a pettinare la chioma scura mentre mi guardo allo specchio, sciolti alcuni nodi, scuoto la testa leggermente, vado in camera, Fiam ha gli occhi chiusi, apro l'armadio, apro il cassetto, sento un movimento d'acqua mosso sicuramente dai piedi della mia amica, mi giro "ti eri addormentata in piedi?" - "no mi rilassavo un attimo solo che non posso continuare a star in ammollo o facciamo tardi" - "ah ecco"; mi volto nuovamente verso il cassetto e prendo un foulard blu tinta unita e uno a pois bianchi su fondo rosso; ho su una maglia grigio che mi arriva dai fianchi e dei leggins bordeaux che ho comprato in un momento di follia ma che col grigio non sono poi malaccio,insomma se l'hanno abbinato Enzo e Carla non vedo perché io no; "blu o pois?" osservo Fiamma, con gli occhi semichiusi fissi sulle mie mani che stringono i foulard, ondeggiare il capo verso sinistra, lentamente lo sposta verso destra, di nuovo sinistra, verso destra, torna dritta, "pois!" decreta sicura, "e pois sia! Torno subito" , corro in bagno, sposto i capelli all'indietro, creo una striscia con cui avvolgo la testa dalla base del collo fin su, poi un nodo con un fiocco per fermare. Mi osservo un attimo. Ma sì va benissimo così. Fondotinta. Cipria polverosa. Matita nera, ombretto grigio. Sfumato tutto per bene come ho appreso alla scuola di make up artist, prendo il mascara, coloro le ciglia, superiori ed inferiori rigorosamente a bocca chiusa, a bocca aperta non mi concentro... Lucidalabbra nude.

Estate a DubaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora