Minuetto

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La scelta del costume non è per niente casuale, fascia con papaveri e slip tinta unica rossa sono scelti appositamente per attirare la sua attenzione. Da ieri continuo ad indossare sempre qualcosa di rosso e mi sento tremendamente sexy quando mi fissa, anche se per l'imbarazzo abbasso spesso lo sguardo e mi sento bollire in viso, spero solo non se ne sia accorto. Fiamma gioca con Ignazio, tra quei due non può andare così per molto, mi renderanno zia in vacanza - lo sento - e non sono assolutamente pronta per diventare vecchia in un colpo solo. Perchè le zie, oltre ad essere acide, spesso stronze, puntigliose e zitelle, hanno anche la faccia vecchia, corrosa dalle frustrazioni familiari e professionali. Un po' come Marla, quell'ingegnere sui quarant'anni che Marco ha conosciuto in ristorante e che verso sera vuole invitare a bere un aperitivo con noi per farcela conoscere. Ma ti pare? Quarant'anni lei, venti lui. Fosse una milf, avrei potuto capire: tettona, occhi da cerbiatta, acconciatura cotonata, tacchi a spillo. Niente, ho invece avuto la sfortuna di vederla sui social e avrei preferito, se questo è il suo canone estetico, non averla mai vista. L'autostima cresce esponenzialmente ma il paragone, di base, è per me inevitabilmente deletereo. Marco dice sia solo una nuova amicizia, io comunque non gli credo. Di questo inizio giornata, molti potrebbero essere gli spunti da cui trarre una specie di monologo teatrale comico e scanzonato, tipo Gianluca perso per Asia che come un bimbo s'incazza perchè lei gli stringe le guance apostrofandolo "Bello de zia": se la fossero dovuta prendere a cuore tutti i nipoti putativi di Mara Venier, voglio dire, staremmo freschi. Che Gianluca sia perso per Asia lo si capisce da qui a un miglio: l'unica a non averlo percepito, penso, sia stata proprio lei, troppo coinvolta dal sesso fugace con Piero. Mmmh... Scuoto la testa in segno di disappunto, isolandomi a margine piscina mentre gli altri scherzano fra di loro, avverto un piccolo capogiro. Onestamente, la cosa mi da ancora parecchio fastidio anche se abbiamo chiarito ed è giusto che sia andata così: la colpa è stata anche mia che non le ho fatto intendere nulla, altrimenti, ne sono certa, avrebbe evitato che le cose si evolvessero in questo modo. In un certo senso, però, la capisco. Piero e i suoi dannati bermuda bianchi, si gira e mi guarda io lo saluto con la mano, mi lancia un bacio e mi strizza l'occhio, io non mi sento molto bene anche perchè, pensandoci, solo qualche settimana prima è stato a letto con Asia e ora mi fa gli occhi dolci quasi fosse a conoscenza del terribile ascendente che ha su di me.

Esco dalla piscina, mi gira la testa, se Marco mi ha messa incinta giuro che lo faccio fuori con le mie stesse mani e lo do in pasto a quell'ingegnere, che a quanto pare si mangia anche l'intonaco dei muri per essersi ridotta a quarant'anni come l'orco del bagno delle femmine di Harry Potter. Macchè incinta, la vita non è come le fanfiction che sono abituata a leggere nei giorni di ordinaria follia e caldo estivo. Il caldo mi sta sfibrando, mangio poco e mi dedico molto alla spiaggia, probabilmente si tratta di un calo di pressione. Vedo che Piero mi segue con lo sguardo. Gli faccio cenno che sto andando a bere qualcosa per poi distendermi a prendere il sole. Abbozza qualche parola agli altri, poi si allontana dal gruppo. Cazzo, mi sta raggiungendo. Verso del succo d'arancia nel bicchiere e vado a distendermi sul lettino sotto al sole, vedo l'olio abbronzante e ho il lampo di genio. "Piero!!" grido facendogli cenno con la mano di avvicinarsi a me "Scusa, potresti spalmarmene un po' sulla schiena? Grazie" gli strizzo l'occhio, oddio, rido tra me e me, cosa mi sta succedendo, mi sto sbloccando, il caldo mi da alla testa: sia lode a Dubai!
"Certo! Che sono domande queste?" risponde con sguardo sornione "ma con la pelle così bianca non ti metti una minima protezione? Attenta, che poi mi tocca venire a metterti il doposole in camera, la sera" conclude con mezzo sorriso, mentre getta l'olio sulla mano e lo lascia scivolare sulle spalle prima e sui fianchi poi, fino a ricoprire tutto il piano della schiena. Slaccio il reggiseno perchè vada meglio a distendere l'abbronzante e intanto cerco di iniziare una specie di conversazione, mentre lui pare abbia preso gusto a massaggiarmi la zona del collo, lo lascio fare, "allora, che mi dici? Stasera ci sarà l'evento! Sei un po' agitato almeno? Sembri serenissmo" - "bè, agitato lo sono sempre, ogni volta che mi devo esibire, penso sia normale, ma ci sono un sacco di modi per scaricare l'ansia, ormai mi sto abituando a gestirla... Tu stasera ci sarai?" - "Certo che si" rispondo girandomi verso di lui e guardandolo negli occhi, "basta che adesso non ti ustioni, ti metto una protezione trenta?" afferro il tubetto di crema solare che scuoto, mi sto rendendo conto dell'imbarazzante allusione, magari ad avvertirla sono stata solo io, beh meglio così. Mi guarda fisso, "se ti andasse di uscire dopo il concerto, io e te, ci faremmo quattro risate, sempre se ti va" deglutisce, mi prende il tubetto dalle mani, lo appoggia al tavolino "ora però faresti bene a legarti il reggiseno, non che la visione sia brutta, anzi, ma magari non te ne sei resa conto" abbasso lo sguardo. Cazzo, ho lasciato cadere la fascetta, la solita impacciata. Sorrido imbarazzata "oddio, non me n'ero accorta. Che figura" arrossisco "me lo puoi allacciare?" - "Ma che, scherzi? Può capitare" sorride sotto i baffi, fa un nodo, si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.
"Per questa sera considero l'invito accettato" mi strizza l'occhio, "per il dopo sole, magari aspettiamo di scottarci bene" conclude sendendosi sul lettino imbottito, afferrando la centrifuga da una mano e il cellulare dall'altra "ah, il vestito rosso, ieri, ti stava una meraviglia" - "g..grazie" rispondo soffocando l'imbarazzo e appoggiando la testa al cuscinetto bianco che si impregna di olio abbronzante mentre arrivano Asia e Fiamma, correndo verso di me.
"Chi ti ha spalmato l'olio sulla schiena?" domanda all'orecchio Asia, maliziosa, mentre si sistema con Fiam nei lettini accanto al mio. "Trilly spero che ti sia data da fare, altrimenti ti rinchiudo in suite per i prossimi tre giorni, minimo" - "Ssssht Asia, per favore, nel pomeriggio dovete accompagnarmi a scegliere l'abito".

Mentre prendo il sole, grondo d'acqua, penso di non resistere un altro secondo a queste temperature. Che giornataccia, mi sento debolissima, stasera c'è l'evento e io devo essere in forma ma sono uno straccio, poi ho questo appuntamento con Piero.
Devo andare a sistemarmi.
Infilo gli occhiali da sole e indosso il cappello, guardo con la coda dell'occhio, lui sta dormendo. "Fiamma, Asia, io vado a rinfrescarmi, penso di fare doccia e riposino in suite, poi dovreste accompagnarmi a prendere l'abito prima dell'aperitivo, che Marco ci deve presentare quella cozza dell'ingegnere quarantenne" concludo stizzita, "che, sei gelosa di Marco?" scoppiano in una risata all'unisono le due incredule, "no, mi sento una merda, perchè se quello viene a letto con me e poi s'invaghisce di un toro, scusate, qualche domanda me la pongo" sorrido nervosa e afferro il giornale "mi avvio, ci vediamo dopo".

Tra una cosa e l'altra, mi sono dimenticata di prendere il vestito per questa sera e mi dovrò sbrigare assolutamente, se non voglio presentarmi in jeans e t-shirt. Fiamma e Asia mi raggiungono in camera, sghignazzando "muoviti Trilly, avanti! Che hai concluso?" è Fiamma, che a mani aperte a mezzo busto vuole sapere tutto di quello che io e Piero ci siamo detti mentre Asia va a risciacquarsi in doccia "niente, dai. Ho avuto l'idea di chiedergli se mi potesse spalmare dell'olio sulla schiena, qualche battutina. Ahhh quelle mani io ti giuro, non ce la posso fare Fiamma!" la fisso diretta neglio occhi, "a fare che cosa?" mi guarda sbigottita, in cerca di una risposta immediata, "ad uscire con lui stasera, dopo il concerto!" si siede sul divanetto all'ingresso, mi fissa. "Cosa?? Stai scherzando, spero. Tu devi uscirci e lasciarlo senza fiato" grida e poi salta in piedi, abbracciandomi "Asiaaaa!!!! Piero ha chiesto a Trilly di uscire lei e lui, lui e lei stasera! L'olio abbronzante, il doposole, le battute! Oddio, penso di sentirmi male per lei!".
Esce dal bagno con aria soddisfatta, asciugamano a turbante che avvolge i capelli e accappatoio "Trillyyyyy ma tu sei il mio orgoglio! Come hai fatto?" mi salta al collo, mi abbraccia e rischio di soffocare. La allontano un attimo e la guardo diffidente "scusa, tu non c'entri nulla Asia?" mi guarda "assolutamente no!" sentenzia con sguardo sicuro e aria soddisfatta, "dai! Ma che vestito ti vuoi prendere? Nell'armadio ne hai uno splendido, metti quello dorato lungo in chiffon semi trasparente, lo lascerai senza parole e se deve andare...andrà" mi guarda, "Allora???? Trilly" mi prende la faccia tra le mani "Non farmi incazzare, su... Che è l'occasione giusta! La tua occasione! Ne abbiamo già parlato... Fiamma fatti una doccia veloce, poi ci va Trilly devo finire di scegliere per lei, ah mettiamoci su qualcosa di semplice per l'aperitivo con Marco che ce deve presentà l'orchessa" conclude cercando qualcosa nel portagioie. "Orecchini rossi! Tieni, te li presto" mi porge due pendagli "non dimenticare mai qualcosa di rosso. osa!" mi strizza l'occhio, "Fiamma sei pronta?? Avanti che Fiona ci aspetta!" grida, " Fiona chi?" ripete Fiamma persa "ma come chi? L'orco, la nuova amica dello chef, insomma dai avanti" sospira profondamente scuotendo la testa "noi due andiamo, raggiungici quando sei pronta Fià!" - "Noooo arrivo!!!!!!" soffoca un singulto e ci raggiunge di corsa "il badge!" e chiudiamo la porta alle nostre spalle.

Estate a DubaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora