Estate a Dubai

È finita per sempre?

"Vieni via con me! " sussurra.
Mi scosto da lui, lo guardo ma distolgo lo sguardo, mi sta guardando con gli occhi carichi di dolcezza e passione e so che cederei
"Dove scusa? Non ti capisco..." gli rispondo dandogli le spalle
"Vieni con me.... vieni a vivere con me!"mi dice tirandosi su e attirandomi verso di se
Mi guarda con gli occhi pieni di speranza e continua "noi ci amiamo, e io non voglio stare senza te..."
Mi alzo, "dico ma ti sei impazzito Ignazio? Ci conosciamo da quattro settimane, tu hai la tua vita e io la mia, tu starai fuori per la maggior parte del tempo e io cosa dovrei fare? Aspettarti in una casa non mia, in una città che non conosco?" gli urlo
Sono seccata e nervosa, più con me stessa... non voglio soffrire...
si alza dal letto e viene verso di me
"Ah scusa se pensavo potessi essere felice di venire a conoscere la mia famiglia e poi trasferirti a vivere con me... pensavo mi amassi! E non volevo più farti vivere nella paranoia del tradimento del lasciarti all'improvviso" urla di rimando
"Qui non c'entra l'amore! Cazzo perché non capisci Igna! Io ho i miei studi, la mia famiglia..."
"Potresti fare il trasferimento al conservatorio di Bologna abbiamo conoscenze e..."
"No Igna! Tu non capisci! E se non andasse?... dopo? Tu ricomincerai ad andare in giro per il mondo, e io? E se ti innamorassi di un'altra se mi tradissi? Adesso è facile dire di no. Io non posso gettare via tutto per te!" gli dico quasi piangendo, "Puttanzza troia! Io ti amo! tu non ti fidi! Ci può essere una svolta?!" mi risponde amareggiato
"Io ti amo! Ma cavolo è presto! Mi avevi promesso che non correvamo!"
"E se tipo tu fossi incinta?" - "io non sono incinta! Ed è presto pure per te!"

"Io invece lo vorrei un bambino!" Resto attonita alle sue parole
"Ignazio ma che stai dicendo? Hai solo ventun anni e una carriera!"
"E se capitasse cosa faresti? Abortire?" mi risponde nervoso

Resto in silenzio, un silenzio che sembra immenso, mi guarda deluso... "tu abortiresti?"
Scoppio a piangere "tu non capisci... Per te è tutto facile! Hai la tua vita già segnata... Io no" - "non l'ho scelta io la mia vita! È successo! Devo sentirmi in colpa per questo? "
"Non sto dicendo questo Ignazio!"- sospiro - "Sto dicendo che non ho scelto io la tua vita! E tua non mia!"
"Quindi?? Che minchia dici? Credi che abbia una vita migliore della tua e ti sentiresti inferiore a venire ad abitare da me?"
"Non ho detto questo cazzo! Tu non mi ascolti nemmeno! Pensi solo a te stesso!"- "Come puoi dire questo? Io lo sto facendo anche per te.. Per noi! Mia sorella aveva ragione..." dice scuotendo la testa - "tua sorella cosa? Ma se nemmeno mi conosce!"
"È forse è meglio così!"
Mi sento soffocare, devo uscire da questa stanza e devo respirare... sento che mi sta per venire un attacco di panico.
Prendo dei vestiti a caso e mi vesto e lascio la sua maglietta sul letto mentre piango.
"Che stai facendo? Dove vai?" mi dice prendendomi per un polso
"Devo uscire da qui! Non mi sento bene! Ho bisogno di aria" gli rispondo in lacrime.
"Si? Se esci da qui non tornare più!" mi risponde rabbioso.
Lo guardo come se fosse l'ultima volta, mi avvicinò strappandogli un bacio "ti amerò sempre... Addio" ed esco.

Vado via dalla suite in lacrime, ormai è finita... finita per sempre!
Gian, solo lui può capirmi in questo momento.
Decido di bussare alla sua camera anche se saranno le due del mattino.
Sto quasi per rinunciare quando mi apre con la faccia assonnata e la bocca impastata dal sonno "Fiamma ma che diamine! Non ti stavo aprendo pensavo fosse..."
Gli salto al collo piangendo,
"Fià, okay calmati! Hai litigato con Ignazio?" mi chiede entrando e chiudendo la porta.
"È finita Gian! È finita! " gli rispondo scoppiando a piangere
"Ma che dici? Perché?" mi guarda perplesso e assonnato
"Posso?" gli chiedo "certo! Ma che domande!" dice.
Ci sediamo sul divano, mi asciugo le lacrime anche se singhiozzo ancora
"Mi puoi spiegare che cosa è successo?" mi chiede premuroso
"Oh Giangi, perdonami! Tu stai già male per questione di Asia e io vengo qui nel cuore della notte a romperti le palle!"
"Ma Asia un cazzo! Andasse a fanculo! Scusa se sono scurrile, prima pensavo fosse lei poi ho ideato che ci sono anche Piero Ignazio e altre persone che potrebbero bussare alla porta... E poi lo sai mi ha creato solo più casini con il suo atteggiamento... cioè ti rendi conto che viene qui come na pazza e mi interrompe mentre mi sto per fare quella strafiga...per poi dirmi 'No Ginoble è na cazzata?'....e se ne va lasciandomi come un coglione! Questa cosa però già la sai" mi dice incazzato
Certo che Gian non l'ho mai visto così...
"Ma ora dimmi che cosa è successo con Ignazio" riprende
"Vuole che vado a a conoscere i suoi e poi diretta a vivere con lui" dico con un nodo alla gola
"Beh è fantastico! Cosa non va? Ha preso da poco casa a Bologna quindi..." - "no Gian stiamo correndo troppo... la vostra è una vita sregolata, interviste, salotti TV, palchi, fan zoccole... senza offesa! Ma io non so lui cosa farà mentre starete via per mesi... e poi io ho la mia vita...I miei studi..."
"Fiamma! Non cercare la scusa degli studi... Tu ti fidi di Ignazio? Lo vuoi nella tua vita? Questo conta il resto sono scuse"
Oddio ma come fa a conoscermi meglio di me stessa... "Sì è vero! È tutto una scusa! Ho solo una paura fottuta del cambiamento e del non essere amata come vorrei... lo amo e lo voglio nella mia vita, ma non mi sento pronta ad una convivenza da sola, perché poi sarebbe questo Gian" gli dico mentre una lacrima mi solca la guancia.
"No basta piangere! Adesso usiamo il metodo Ginoble! Aspetta qui!"
Va verso il cucinino e apre uno sportello, prende un barattolo di Nutella da kg e due cucchiai, si siede a gambe incrociate vicino a me
Sento la voce di Asia che mi strilla 'Noo pazza, non lo fare! È tutto grasso sul culo e sulle cosce! La cellulite' ma in questo momento è la terapia migliore.
"E tu che vuoi fare con Asia? " gli dico affondando il cucchiaio dentro il barattolo.
"Ti va di aiutarmi che me la gioco un ultima volta?" mi propone facendomi l'occhiolino... "sai Ignazio mi ha suggerito... Quindi ho pensato..."