MadRedFire

5) PENSIERI

Pov Maddalena

Venerdì 16 dicembre

"Buongiorno papino!"
"Ciao principessa."

Papà si china baciandomi la fronte, spostando lo sgabello della penisola della cucina e afferrando una fetta di pane tostato.

"e allora... è proprio vero?"
Mi chiede alludendo alla proposta di matrimonio di Daniel.

"A quanto pare..."
"Dovrò abituarmi alle colazioni senza di te."
"Non mi sposo domani, non abbiamo ancora deciso nulla..."
"Ma sei sicura di...?"
"Papà... non cominciare. Non capisco perché Daniel non ti piaccia!"
"Non è che non mi piace, sembra un bravo ragazzo, solo che io voglio il meglio per te, voglio essere sicuro che la mia bambina finisca tra le braccia di qualcuno che la ami profondamente."
"Daniel mi ama, stiamo benissimo insieme."
"Mhm... come fai ad esserne sicura, vi vedete pochissimo, non conosci le sue abitudini, e se si rivelasse un maniaco?"
"Papà..." lo rimprovero facendogli una smorfia.

"Non dovresti prima provare a scoprire i suoi scheletri nell'armadio?... se non fosse così perfetto come credi?"

Sorrido osservando la sua espressione preoccupata mentre si passa la mano tra i capelli.

"Tu conoscevi perfettamente mamma?"
"Oh, sì. Dal momento in cui ci siamo messi insieme, è diventato impossibile stare lontani troppe ore. Conoscevamo ogni dettaglio l'uno dell'altro, dal dentifricio preferito al numero di codice fiscale."
Mamma, solare ed elegante come sempre, si intromette, versandosi una tazza di caffè.

"Si tesoro... dal numero di calzini che lasciava in giro per casa, alla quantità di cibo spazzatura che lasciava sul tavolino dopo una nottata intensa al Blue Moonlight."
Papà ride e mi fa la solita linguaccia.

"Vogliamo parlare dei tuoi trucchi sparsi in ogni qual posto e dei tuoi vestiti che invadevano il mio armadio divisi maniacalmente per colore?"
"Amore, dovevo sempre essere pronta per ogni occasione senza tornare da mia madre e sentire le sue lamentele su di te!"

Si avvicina a papà con un sorriso radiante, si siede delicatamente sul suo grembo, spingendolo affettuosamente a spostare leggermente la sedia. Mentre continua a gustare la colazione, si accoccola con una naturalezza sorprendente, come se fosse un trono su misura per lei. La cosa mi fa sorridere, sono venticinque anni che li osservo, e si guardano sempre con quell'aria innamorata che da piccola mi rendeva tanto gelosa di papà, convinta preferisse lei a me. E come poteva essere diverso? Mamma è bellissima, degna del mio ramato principe azzurro dagli occhi verdi.

Li osservo con tanta tenerezza e gratitudine. Sono indiscutibilmente l'esempio di amore duraturo a cui aspiro. La bellezza di mamma, oltre a risplendere visivamente, si manifesta nella dolcezza e nell'affetto con cui si avvicina a papà, creando un equilibrio che ha modellato la mia percezione dell'amore.

Naturalmente, ci sono stati momenti di tensione e liti in tutti questi anni, ma si esaurivano in un lasso di tempo così breve da non lasciarne alcun ricordo indelebile. Questa capacità di superare gli ostacoli affidandosi l'uno all'altro, rispettando le differenze e condividendo le gioie e le sfide, così come la fiducia e il rispetto reciproco, sono un altro insegnamento prezioso che mi hanno trasmesso, contribuendo a forgiare la solidità e la serenità della nostra famiglia.

A rompere la magia del momento è l'entrata trionfale e rumorosa di Elia, che gettando lo zaino a terra sposta la sedia alla mia destra e mi ruba il bicchiere di succo di frutta bevendolo in un solo sorso lasciandomene niente di meno che un goccio, tanto per affermare di averlo solo assaggiato.

"Papà, dopo scuola mi insegni qualche altro segreto dei tuoi fantastici cocktail."
"Ok ma ti ricordo che stasera sarà una serata intensa al Blue Moonlight. Avrò bisogno del tuo aiuto dietro il banco. Ci sarà molta affluenza, quindi dovrai essere veloce e preciso.