MadRedFire

21)IL COMPITO

Pov Angelica

Giovedì 12 gennaio

Andare a scuola non è mai stato un problema, ma trovarmi in classe con Samuel che mi evita in ogni modo possibile, lanciandomi sguardi gelidi per impedirmi di avvicinarmi, è davvero pesante. Non che io lo voglia, avvicinarmi intendo, ma in una classe spesso è difficile tenere le distanze. Certo è che la scenata non gli ha recato alcun danno, sin dall'inizio dell'anno le ragazze si sciolgono per lui, attratte dall'aura di mistero e pericolo che lo circonda. Il bello e dannato abituate a vedere nei film.

Continua ad essere il ragazzo nuovo, più grande degli altri, con il fascino di chi ha vissuto molto e porta tatuaggi sulla pelle a dimostrare la sua ribellione. Il suo sguardo è profondo e dannatamente attrattivo, la sua arroganza è evidente, è sempre nei guai con la preside, apparentemente non gli importa nulla della scuola, è menefreghista, e se vuole una ragazza non fa altro che aspettare che sia lei ad offrirsi, cosa che da me non ha ottenuto.

Per mesi mi è girato attorno spavaldo e sicuro di sé, sperando che cadessi nella sua trappola, ma ancora lui non conosceva la fama degli Scott, tutti gli Scott: alla ricerca del meglio, tenaci, intelligenti, forse arroganti quanto lui, se non di più, e con un senso di famiglia molto forte. Anche lui convinto che io e Elia stessimo insieme, fece di tutto per separarci, ma era impossibile! Dove c'è Elia ci sono io, dove vado io, va lui, finché quando per un assurdo motivo la mia mente ha pensato di ribellarsi alla paura di trovarmi per un anno sola, senza Elia, quando ha dichiarato di voler studiare a Londra. Ho pensato di mollare un po' le redini, l'ho lasciato avvicinare e come per le altre, sono rimasta intrappolata nel suo sguardo.

Abbiamo cominciato a frequentarci, contro il parere anche del mio stesso inseparabile gemello. È vero, non segue molto le regole ma qualcosa in lui mi attirava. In classe, quando c'era, era sempre sul pezzo. Magari non faceva compiti, ma la trigonometria, la fisica, la chimica, persino la mostruosa filosofia se realmente non gli interessassero, non riuscirebbe a capirle e discuterle nel modo in cui lui lo fa.

Ora col senno di poi, capisco perché volesse rubare le soluzioni della verifica di Scienze Naturali, non ha avuto il tempo materiale di studiarla. Non dev'essere semplice accudire una casa, una sorella, lavorare e... studiare tutto da solo. Un po' mi sento in colpa per averlo trattato in quel modo, ma se lo è meritato in quel momento. Se solo si fosse confidato o avesse fatto cadere la maschera... ma lui non è il tipo da chiedere aiuto.

Proprio durante la lezione di Scienze, il professore entra in classe mentre lui sta godendo delle attenzione di Rebecca.

"Buongiorno a tutti..." dice il professore con voce calma ma decisa. "...Spero che siate pronti per una lezione interessante oggi. Andate ai vostri posti!"

Il solito frastuono per ristabilire la classe, io ed Elia siamo in fondo a sinistra, penultima fila.

"Samuel Conti, vedo che oggi ci ha fatto l'onore di assistere alla mia lezione."

Nemmeno risponde, mostra un ghigno indifferente guardandosi attorno e va a sedersi proprio nella fila dietro alla nostra. Vuole che gli stia lontano e poi, sceglie quel posto? Se crede che mi sposti si sbaglia di grosso.

Dopo un breve momento di pausa, il professore spara una bomba ad orologeria. "Prima di iniziare, vorrei parlarvi di un progetto speciale che ho in mente per voi. Si tratta di una ricerca di coppia che influenzerà il vostro voto finale del corso."

Non potete immaginare la confusione, tutti si scambiano sguardi di sorpresa e interesse a formare le coppie, mentre il professore spiega i dettagli del progetto e le aspettative.

Una voce dal fondo della classe chiede: "Che tipo di ricerca sarà?"

Il professore sorride. "È una ricerca su un argomento di biochimica, biomolecole, enzimi, attività biologica delle proteine, insomma, ci sarà da divertirsi..."
" 'na roba!!" Grida Mirko facendo ridere parte della classe.