9) VERSIONI DIVERSE

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Pov Maddalena
                                       
Sabato 17 dicembre

Mentre Daniel ancora è sotto la doccia, esco dalla camera e propongo a Celine di unire le forze in cucina, per la preparazione di una cena commestibile per tutti. Non sono una cuoca esperta, ma mi diletto quando posso. Apro la dispensa e devo dire che è ben rifornita, dò un'occhiata e vedo ingredienti perfetti per preparare un suggestivo sugo al ragù.

Inizio con una base di olio d'oliva nella pentola, aggiungendo cipolla e aglio tritati finemente. Mentre soffriggono delicatamente, Celine recupera nella dispensa una lattina di pomodori interi pelati, per aggiungerla al sugo, che schiacciamo con le forchette divertendoci come due bambine, pomodoro che schizza dappertutto. Notiamo anche una bottiglia di vino rosso, ideale per donare profondità ai sapori, e perché no? Un goccetto ce lo gustiamo.

Dal ripiano delle spezie, prendiamo rosmarino e timo secco per aromatizzare il ragù. Troviamo anche una scatola di concentrato di pomodoro per intensificare la base di pomodoro.

"Mhm... buono?"
Dice Celine intingendo un dito nel sugo.

Prendo il mio telefono e faccio partire la mia playlist.
Aggiungiamo la carne macinata ma alla pentola, rosolandolo fino a ottenere una cottura uniforme, e ci mettiamo a ballare intorno alla penisola seguendo il ritmo coinvolgente della musica. In una giravolta entusiasmante, mi scontro con Mattia, che appare all'improvviso. Le sue braccia forti e sicure mi circondano istintivamente per evitare che cada ed il suo profumo avvolgente di Sauvage mi inebria la mente con le sue note fresche di bergamotto e pepe nero e sotto i miei palmi, ogni curva dei suoi muscoli si adatta al contatto delle mie mani, come ogni volta che mi abbraccia.
Mi sorride e mi passa l'indice sulla punta del naso, portandoselo poi alla bocca.

"Mhm... buono, ma forse manca un po' di sale."

Porto d'istinto a mano sul naso, togliendo ogni piccola traccia rimasta di pomodoro sorridendo, mi fa fare una giravolta riportandomi davanti ai fornelli.

"Serve una mano?"

La sua gentilezza si riflette nel sorriso che continua a offrirmi. Il suo volto è una tela dipinta con la grazia dell'arte, una mascella pronunciata che conferisce determinazione e forza al suo profilo. Gli occhi, profondi come il cioccolato amaro, raccontano tutto dei nostri momenti insieme, da che ho ricordo. La sua luminosità irradia un fascino avvolgente, catturando l'attenzione con una delicata combinazione di eleganza e umiltà, come se ogni sorriso nascondesse segreti dolcemente svelati solo agli occhi più attenti.
Celine interrompe questo mio esame approfondito, rimettendogli nelle mani una pila di piatti.

"Prepara il tavolo, e già che ci sei fatti aiutare da lui."

Volgo lo sguardo alle mie spalle verso Daniel, serio, mentre Mattia, prima di prendere i piatti, si china a donare un bacio sulla guancia a Celine, suscitando un sorriso sul suo volto.

"Come desidera, piccola Celine!"

Questo è Mattia, sempre gentile e amorevole con tutti noi.
Daniel mi abbraccia e lo imita donandomi un bacio, ma scherzosamente lo respingo.

"Stai forse cercando di evitare il tuo compito? I bicchieri sono in quell'anta..."
"Ci ho provato!"
Schiocca la bocca, sorridente e arrendevole.

"Sciò sciò..." muovo le mani tornando ai fornelli, regolando di sale e pepe il sugo come consigliato da Mattia. Lascio cuocere lentamente il ragù, permettendo ai sapori di mescolarsi e intensificarsi. Nel frattempo, cuociamo la pasta al dente, continuando a divertirci, quando la voce stizzita di Silvia prende il sopravvento nella cucina.

"Io non mangio ancora carboidrati!"
"Ci avrei scommesso! Per questo ti ho preparato una Ceasar salad con pollo e pomodori. È più di tuo gusto?"

La vedo storcere il naso, non perché non le piaccia, ma più per la sorpresa che abbia pensato a lei. Cosa che avrei fatto volentieri a meno, ma voglio evitare altre polemiche e discussioni che possano rovinare il clima della serata.
La stronza non ringrazia, si limita a fare un'osservazione fuori luogo.

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