11) DOBBIAMO PARLARE

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Pov Mattia

Mercoledì 21 dicembre

Dopo un'impegnativa giornata di lavoro, mi ritrovo già in acqua nella piscina per rilassarmi e liberare la mente. Tra i clienti di oggi c'è stata ancora la Vengilux, ma questa volta senza capricci della figlia, che dopotutto si è rivelata una ragazza sveglia, intraprendente e, che non guasta, dal bell'aspetto. L'incontro è stato più agevole, senza intoppi o richieste eccessive, ha dimostrato intelligenza e buon senso, rendendo l'interazione più piacevole rispetto all'incontro precedente. Dicevo, la giornata è stata intensa, tra incontri con clienti che hanno richiesto una grande attenzione e dedizione, e il perfezionamento del mio progetto in via di pubblicizzazione per il quale ho preso accordi con Daniel come negli ultimi tre anni. Coinvolgerlo nella creazione di un portfolio visivo accattivante per il progetto sarà fondamentale come sempre. La sua competenza nella pubblicizzazione su media e web ha sempre definito strategie mirate che massimizzano l'impatto della promozione, portando a risultati positivi, per me e per la Sco.Tech Cyber.

L'immersione in acqua diventa un rifugio per staccare la spina da questo vortice di attività, permettendomi di rigenerare mente e corpo.
Il mio nuotare è una danza fluida tra le corsie della piscina, i miei movimenti sono potenti e coordinati, ogni bracciata e ogni gambata esprimono una concentrazione intensa, come se l'acqua fosse un elemento che mi avvolge e che domino con maestria.

Tra una virata e l'altra, il mio volto riflette la fatica e la determinazione, ma soprattutto una sorta di tranquillità. Fisso il fondo della piscina, concentrato nei miei pensieri personali e lavorativi. Ogni allenamento in acqua, ribadisco, diventa un momento di sfogo, una via di fuga dallo stress quotidiano, e quando emergo dall'acqua provo un senso di soddisfazione e leggerezza, e mi sento pronto ad affrontare le sfide che mi attendono fuori dalla piscina.

Sento Pippo, con una voce giocosa, che mi richiama più volte, cercando di attirare la mia attenzione, agitando le braccia. Chissà cosa ha in mente ancora. Mi avvicino al bordo e mi avvisa che il mio telefono non smette di suonare.
Fuoriesco dalla vasca con un movimento fluido, sento l'acqua scivolarmi via dal corpo, percorrendomi i contorni definiti dei muscoli. Mi tolgo gli occhialini mentre mi dirigo verso il mio borsone sulla panchina e li getto all'interno, prendendo la salvietta, mi asciugo il viso e parte del corpo prima di recuperare il telefono per rispondere alle chiamate incessanti.

 Mi tolgo gli occhialini mentre mi dirigo verso il mio borsone sulla panchina e li getto all'interno,  prendendo la salvietta, mi asciugo il viso e parte del corpo prima di recuperare il telefono per rispondere alle chiamate incessanti

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L'espressione sul mio viso diventa attonita quando noto il nome "Silvia" sul display. Non la sento dal ritorno da Innsbruck, e nemmeno mi è mancata dopo come si è comportata con la mia Famiglia, ma non mi sarebbe mancata a prescindere. Non che sia una novità, non ho mai provato mancanza nei suoi confronti in passato e comincio a pensare che l'idea di riprovarci con lei non sia così buona come pensavo. Ha mostrato un carattere che non conoscevo e... lungi da me sopportarla. Tre giorni sono tanti per non essermi nemmeno accorto del tempo passato senza averla mai chiamata. L'atteggiamento negativo che ha mostrato mi ha deluso profondamente. Nonostante la sua freddezza e dispotismo nei miei confronti non mi scalfiscano, anzi, rafforzavano la mia idea, l'astio che manifesta verso la mia famiglia non mi piace affatto.

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