34)LUI LO SA

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Pov Maddalena

Lunedì 13 febbraio

Due giorni prima...

Vuoto. Dolore. Consapevolezza.

Daniel mi accompagna alla macchina, il suo passo sicuro e deciso prevale accanto al mio. Prima di salire in auto, si ferma e mi guarda intensamente, come se volesse assicurarsi che io capisca appieno ciò che sta per dirmi.

"Sorridi amore... Mattia è molto preso da Sofia..." ribadisce ancora una volta con voce ferma e sicura. "...La trova una ragazza stupenda, intelligente, e hanno molte cose in comune. Non sei contenta? È quello che speravi."

Sento un nodo formarsi nello stomaco, ma cerco di mantenere una faccia impassibile. Daniel sa quanto io tenga, tenevo, che trovasse la felicità con una ragazza che lo meriti, e continua a raccontarmi ciò che Mattia gli ha confessato.

"Davvero..." insiste. "...è innamorato di lei. Passano molto tempo insieme e parlano di tutto. Da che lo conosco, non l'ho mai visto così coinvolto con qualcuna prima d'ora."

Annuisco, cercando di assorbire le sue parole, anche se ogni frase sembra un colpo al cuore.

"Pensa di regalarle un anello... ti rendi conto? Sembra voglia impegnarsi con lei."

In un secondo, l'assurda teoria che possa essere ancora innamorato di me, come mi ha confessato Celine, svanisce. Una pugnalata al petto mi lacera il cuore, ma almeno ora so cosa devo fare: riconvertire il mio amore per lui in amicizia e scoprire se voglio imparare ad amare Daniel come lui ama me.

Salgo in macchina, mi dona un tenero bacio sulle labbra e poi chiudo la portiera con un leggero tremito, mascherando i miei sentimenti. Ancora mi saluta con il suo sorriso.

"Passo a prenderti alle 20:00. Trascorreremo un San Valentino meraviglioso!"

Cerco di sorridere ma non posso fare a meno di sentirmi destabilizzata da quello che mi ha appena detto.

Atterrati a Parigi, prendiamo un taxi che ci porta direttamente all'hotel. È un meraviglioso hotel, con una camera che offre una vista spettacolare sulla Tour Eiffel illuminata. È tardi e non devo nemmeno fingere molto un'assurda emicrania che mi ha accompagnato per tutta la sera. Rimango a fissare la torre con meraviglia dopo aver disfatto la valigia.
Daniel mi abbraccia da dietro, coprendomi come al solito delle sue attenzioni. "Ti piace?"

"È bellissima. Sono stata altre volte a Parigi, ma non l'avevo mai vista illuminata se non in fotografia."
"La testa? Ti fa ancora male?"
"Mhm... è colpa del vento di oggi..." sorrido. "Avevo fretta di andare da Celine e non mi sono coperta a sufficienza."
"Ora ci penso io a te..." dice accarezzandomi i capelli. "...Andiamo a letto e ti coccolo così tanto che ti addormenterai senza problemi."

Accenno un sorriso, cercando di lasciarmi andare tra le sue braccia mentre mi guida verso il letto, sperando che le sue cure mi aiutino a dimenticare, almeno per un po', il tumulto dei miei pensieri, e stretta tra le sue braccia,  stento ad  addormentarmi.

Il giorno seguente...

Martedì 14febbraio

Parigi è meravigliosa anche dopo una notte di mancato riposo, ci svegliamo pronti per esplorare la città. Daniel ha pianificato una giornata perfetta, e io mi lascio trasportare, cercando di godermi ogni momento e di non pensare a Mattia.

Nonostante il freddo, la mattina inizia con una passeggiata lungo la Senna, dove le rive sono animate da artisti di strada e piccoli caffè affacciati sull'acqua. Ci fermiamo a uno di questi caffè per una colazione a base di croissant appena sfornati e caffè fumante. Il sole splende alto nel cielo, rendendo l'aria frizzante e,  nel mio possibile, piacevole.

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