27)AFFARI MIEI

194 42 193
                                    

Pov Samuel

Lunedì 16 gennaio

"Sbrigati Rosy, la signora Franchi ti aspetta!"
Busso alla porta del bagno che da qualche mese stenta a lasciare al mattino prima di recarsi al Centro, dove la signora Franchi le ha offerto di essere la sua assistente e responsabile nel servizio ai tavoli o nelle attività di pulizia della cucina in cambio della sua permanenza nello stesso, ad orari flessibili in base alle mie esigenze. Non è proprio un lavoro vero, ma la tiene impegnata mentre io sono a scuola e diciamola tutta, racimola qualche soldo per lei che la rende orgogliosa.

Ovvio che non è per la signora Franchi che si agghinda a dovere, ma per fare bella figura con Pippo. Mai avrei creduto arrivasse a tanto, con quel visetto da eterna bambina. L'ho sempre vista come la mia sorellina speciale, rifugiata in un suo mondo particolare, che volesse bene solo a me invece... anche lei nonostante la sua particolarità si è innamorata di un ragazzo. Questo mi rende felice, ma un po' mi preoccupa. Non ho mai affrontato con lei certi discorsi e non ho più una madre che possa farlo. Rosy non è una persona che può badare completamente a sé stessa da sola o non avrebbe bisogno di un tutore. Ho paura che, se mai volesse rendere le cose serie con Pippo, potrebbe trovarsi di fronte a difficoltà e responsabilità che potrebbero essere troppo per lei da gestire da sola.

Rosy è una persona con sindrome di Down di livello medio. È autosufficiente nei movimenti e nelle attività quotidiane di base, ma potrebbe avere alcune limitazioni nelle capacità decisionali. Potrebbe essere incline a dimenticanze frequenti per questo necessita del mio sostegno per gestire alcuni aspetti della sua vita quotidiana e delle decisioni più complesse. Cosa succederebbe se volesse approfondire la sua relazione? Non posso certo impedirglielo. È pur sempre una ragazza di quasi ventun anni ed anche se un pochetto in ritardo avrà le sue esigenze. Cazzo! Questo però è da gestire. Come?

E se rimanesse incinta?

Non conosco benissimo Pippo, ma conosco mia sorella e nonostante la sua autosufficienza, non sarebbe in grado di badare a un eventuale figlio da sola. Sono nei guai.

"Un secondo..." mi risponde, aprendo la porta e mostrandomi due lucidalabbra facendomi sorridere. "Lampone o fragola?"
"Fragola! Perfetto con il tuo maglione color panna."
"Ahhh... fragole e panna... buoneeee."
"Golosona! Dai sbrigati."
dico afferrando il mio zaino e guardando l'orologio.

"Oggi ti porto a vedere la nostra nuova casa."
"Nhn..." fa il broncio. "Perché dobbiamo cambiare? Questa è casa nostra!"
"Non fare i capricci. Non sarà per sempre. Te l'ho spiegato."
"Sì ma non ho capito bene. Se questa è casa nostra perché vogliono togliercela?"
"Perché vogliono assicurarsi che non stiamo nascondendo una gelateria clandestina visto che sentono il delizioso profumo di fragole e lampone quando passano di qui!..." le dico, chinandomi su di lei e annusando il lucidalabbra, per poi darle un motivo più valido. "... e poi, sarai vicino a me quando lavoro."

Sembra accettare la risposta, scendiamo dove la aspetta la signora Franchi, Rosy sale in macchina salutandola con un gran sorriso, ed io grato con un gesto di mano.

Io, nel frattempo, mi avvicino alla mia moto per la corsa verso la scuola. Metto il casco, stringo il manubrio con fermezza, e le dò una rapida occhiata attraverso il finestrino.

"Stai bene, Rosy?"
Le chiedo vedendola un po' amareggiata, cercando di alleviare la tensione, e lei annuisce leggermente, e il suo viso si illumina appena.

"Vedrai, sarà divertente avere una nuova casa."

Rosy mi sorride debolmente, e mi sento rassicurato nel vedere che sta accettando l'idea del cambiamento, anche se con un po' di riluttanza.
"Va bene, ci vediamo dopo scuola!"

MadRedFire Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora