MadRedFire

14)LACRIME

Pov Maddalena

Mercoledì 28 dicembre

Quando Mattia mi ha chiamata e mi ha raccontato cosa è successo a Celine, ho sentito il cuore stringersi nell'angoscia. Senza esitazione, ho preso il telefono e ho controllato di non avere appuntamenti che non mi sarei fatta problemi a cancellare. Non c'è tempo da perdere.

Ho bussato all'ufficio di mia madre per scusarmi, stando vaga nei dettagli, non avendo ancora un quadro completo della situazione, dicendole che avrei dovuto rimandare alcuni impegni a causa di una questione urgente. Le ho assicurato che avrei risolto tutto entro l'indomani e che avrei portato a termine il lavoro rimandato e garantirci qualche giorno di meritata vacanza. Non voglio preoccuparla ulteriormente, ma sento il bisogno di essere vicino a Celine in questo momento critico.

Mi precipito fuori dallo studio con il cuore in gola, ogni battito un eco di preoccupazione e non appena entro nell'appartamento di Mattia, corro verso Celine. Il mio respiro si blocca nel petto quando la vedo: le sue guance sono rigate di mascara sciolto dalle lacrime, il suo corpo fragile rannicchiato tra le braccia di Mattia. I suoi occhi azzurri, di solito così vivaci, sono ora opachi, offuscati dal dolore.
"Tesoro, sono qui."

Mattia scioglie l'abbraccio per permettere a me di stringerla, cercando di trasmetterle tutto il mio sostegno e amore in questo momento difficile e si alza per raggiunge la cucina dove il bollitore fischia da quando sono entrata.

"Le preparo una tisana calda."
Dice guardandomi con un'ombra di un sorriso colmo di gratitudine per essere arrivata ad aiutarlo in questo bisogno di supporto.
Ci guardiamo, consapevoli del legame che ci unisce, noi tre sempre insieme, pronti a superare gli ostacoli. Siamo una squadra, e insieme affronteremo anche questa sfida.

"Madi... mi ha tradita...perché? Ero convinta mi amasse..." piagnucola quella che chiamo affettuosamente la mia piccola bambolina dagli occhi azzurro topazio, tanto distrutta da farmi male come una ferita aperta.
Le accarezzo i capelli cercando le parole giuste.
"...Posso capire quanto tu sia devastata da quello che è successo, ma devi sapere che non è colpa tua. Se lui ti ha tradita, è una sua mancanza di rispetto e non ha nulla a che vedere con il tuo valore o la tua dignità. Sei una persona meravigliosa, piena di amore e di qualità incredibili, sei bellissima..."
"Non abbastanza evidentemente." Singhiozza lei.
Prendo il suo viso tra le mani, costringendola a guardarmi negli occhi.
"Non dirlo nemmeno per scherzo! Capisco che possa sembrarti difficile crederlo ora, ma la tua bellezza è indiscussa e va molto oltre l'aspetto esteriore. Sei dolce, intelligente, oltre che bella, e hai un cuore d'oro. Non permettere a questa situazione di far dubitare della tua bellezza e del tuo valore."

Le sue lacrime continuano a scorrere, ma c'è un barlume, una scintilla di comprensione nei suoi occhi. Sono lì per lei, e insieme, con Mattia, so che supereremo anche questa prova. Perché noi tre siamo più di semplici amici: siamo una famiglia, e niente ci può spezzare.

Mattia ritorna con un vassoio con dei biscotti ed una tazza fumante avvolta da un delicato profumo che si diffonde nell'aria, caldo e confortante. La tisana è di un colore ambrato, invitante e accogliente, con una leggera trasparenza che lascia intravedere le erbe e gli ingredienti che la compongono. Alcune foglie di lavanda si lasciano cullare dolcemente dall'infuso, rilasciando il loro profumo calmante e avvolgente.  Ci ha versato qualche goccia di calmante che si confonderà, con l'enorme quantità di zucchero che solitamente Celine mette.
La posa sul tavolino lasciando  che le foglie rilascino il loro sapore prima di filtrarla.

"Hai saltato il pranzo, qualche biscotto ti sforzi di mangiarlo ok?"
"Non ho fame..."
"Lo so, ma ti servono forze per metabolizzare il fatto che starai sicuramente meglio senza quel pezzo di merda!"
"Io volevo sposare... quel pezzo di merda!"
Risponde Celine piangendo ma accennando un sorriso sarcastico.