4) SCELTA COMODA

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Pov Mattia

Lunedi 12 dicembre

Sono seduto al volante della macchina, in attesa di Angelica ed Elia di fronte al liceo. La richiesta di mia madre di andarli a prendere è il motivo della mia presenza qui, e mentre il motore ronza appena, osservo la porta della scuola con crescente impazienza di non far tardi.

Controllo l'orologio più volte, conscio dell'urgenza dell'appuntamento con un cliente piuttosto pignolo sulla puntualità, ma la responsabilità di essere d'aiuto a casa non mi pesa, è parte della routine quotidiana familiare. La macchina è pronta a partire non appena avrò a bordo Angelica ed Elia, nel frattempo le potenti e dinamiche melodie degli Imagine Dragons si fondono perfettamente con la mia atmosfera grintosa e sportiva, e mentre le loro canzoni riempiono l'abitacolo il mio sguardo è fissato sulla porta, sperando di vederli presto uscire e di poter contribuire alla giornata di mamma sempre impegnata.

Eccoli, stanno arrivando.

Nel cortile del liceo, Angelica si scontra con Samuel, il quale ridacchia con alcune ragazze, lasciandola del tutto indifferente. Questo lo secca parecchio, convinto di averla intrappolata nella ragnatela del suo fascino. Schiocca la bocca facendo l'occhiolino ad una delle ragazze e la raggiunge bloccandola per un braccio.

"Ehi Scott, che ti prende? Non ti sei fatta sentire nel weekend."

Gli occhi di Angelica incontrano i suoi, e con molta calma, lo affronta: "Torna dalle tue belle e lasciami perdere."

Il sarcasmo si dipinge sul volto di Samuel mostrando il suo vero io strafottente per cui l'ho ripresa per un lungo mese.

Ammicca palesemente ad un'altra ragazza, cercando di ferirla. Lei, però, mostra indifferenza, brava la mia sorellina, anzi... sogghigna della reazione infantile. Per fortuna è tornata in sé e non deve più sopportarlo. Per quanto possa essere bello, lo trova fastidioso, immaturo e altezzoso.

"Gelosa?"

Angelica ride alzando gli occhi al cielo.
"Gelosa? Io? Semplicemente non mi interessa più frequentarti. Perciò... rassegnati e accontentati di quelle."

Si libera dalla presa e si rivolge a Elia.
"Andiamo. Mat ci aspetta all'uscita."
"Ah ho capito! Stai seguendo le raccomandazioni di quello stronzo di tuo fratello?"
"Lo stronzo di mio fratello non prende decisioni al mio posto, semplicemente ho capito che i rammolliti che incolpano codardamente gli altri non valgono la pena. Addio!"

"Mi fai solo un favore. Davvero pensavi fossi diversa dalle altre? Eri solo un passatempo..."
"Ohh..."
lo interrompe portandosi la mano alla bocca fingendosi sarcasticamente amareggiata della cosa.
"...cavolo è adesso? Come posso sopravvivere?" Ridacchia per poi tornare seria.
"Senti bello, se non l'avessi capito, tu sei stato solo un diversivo per irritare la mia famiglia."

"Ti affosso Scott! Diventerai lo zimbello della scuola!" Ringhia rabbioso.

Vedo mia sorella prendere un colore verdastro, si blocca indietreggiando verso di lui. Cosa cazzo le ha detto? O peggio, cosa farà adesso lei?

<<Oh oh... mio caro Samutestadicazzo, la vedo brutta per te.>>

Con la testa alta e la reputazione intatta, Angelica, che di angelico in questo istante ha ben poco, si rivolge a lui con sicurezza e sfida. Le sue parole taglienti proteggono la sua immagine, negando categoricamente ogni insinuazione.

"Senti bello..." alza la voce per farsi sentire da tutti attorno proteggendo la sua reputazione con sicurezza... "...per la cronaca... non sarei mai venuta a letto con te, ho una reputazione da salvaguardare, perciò evita ora di sputtanarmi! Potresti pentirtene amaramente."

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