26)NON FERMARSI ALL'APPARENZA

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Pov Maddalena

Venerdì 13 gennaio

Il giorno seguente...

"Daniel..." sussurro dolcemente per risvegliarlo, mentre con le dita gioco con il suo ciuffo biondo che ricade sulla fronte, sentendo la morbidezza dei ciocchi tra le mie mani. Lui si muove leggermente nel sonno, avvertendo la mia presenza ma non è abbastanza perciò la mia bocca si avvicina alla sua mascella, e con lievi e affettuosi baci copro la sua pelle, sentendo il suo calore e il suo profumo rassicurante.
Le sue ciglia si muovono leggermente, annunciando il suo risveglio imminente.

"Buongiorno..." sussurro ancora una volta, con un sorriso tenero ma amaro, mentre mi perdo nei suoi occhi che iniziano piano piano ad aprirsi. Mi guarda con tenerezza, le sue labbra si curvano in un sorriso sonnolento ma affettuoso. La sensazione di pace e intimità un po' mi appaga, mentre ci scambiamo sguardi e gesti dolci, coccolando l'inizio di una nuova giornata insieme.

Ma senza di Lui.

"Sicuramente un buongiorno amore..."

La sua mano accarezza il mio fianco e con un colpo deciso mi afferra e mi sposta sopra di lui e mi dice:
"...È stato fantastico stanotte."

Indubbiamente arrossisco, ricordando quanto sono stata impulsiva e audace. Non è proprio da me presentarmi qui senza preavviso, ma ero spinta dalla rabbia che mi aveva fatto uscire di corsa dalla camera d'ospedale dopo aver litigato con Mattia.

"È stato diverso."
Ammetto con un sorriso timido, mentre il suo sguardo mi fa sentire come se fossi al centro del suo universo. Tuttavia, la notte passata insieme mi ha portato a riflettere su molte cose, ieri ho avuto la conferma che Mattia ha una vita a cui io farò sempre meno parte.

Vederlo in quel letto d'ospedale, così acciaccato, mi ha spaventato profondamente, se gli fosse successo qualcosa di più grave non glielo avrei mai perdonato e se fosse morto ... non voglio nemmeno pensarlo. Io... io voglio bene a Daniel, ma mi sono resa conto in quest'ultimo periodo di quanto io continui ad amare Mattia aldilà di come possa amare un fratello, non potrei vivere senza di lui, e quando mi ha detto che invece posso, mi si è rotto il cuore. Come può pensarlo?

Sono scappata, prima che potesse capirlo, ero arrabbiata, delusa, triste e finalmente decisa a dimenticare questo folle sentimento dedicandomi ad uno certo.
Dopo aver accompagnato a casa Angelica trattenendo le lacrime e fingendo quanta più serenità possibile, sono corsa da Daniel ed è stato un sollievo incrociare, uscendo dall'ascensore, i suoi amici pronti ad una delle loro nottate. Ho suonato alla porta e quando mi ha aperto, non ho pensato a nulla, niente Roma, niente trasferimento, niente riservatezza, niente timidezza. Gli sono saltata al collo baciandolo.

Volevo sciogliere ogni mio dubbio, abbracciando la sua lingua calda in un gesto che provasse la perfezione della nostra fusione. Volevo cancellare ogni incertezza o preoccupazione che avevo portato con me. Il contatto con lui è stata una dimostrazione del profondo affetto che provo per lui.
Imparerò ad amarlo come lui ama me.
I suoi occhi, luminosi e pieni di amore, mi hanno accolto con gioia ed entusiasmo, quando le mie mani si sono aggrappate alla sua maglietta, cercando un contatto più intimo e profondo.

"Amore, credevo fossi arrabbiata..." non l'ho lasciato finire la frase, non volevo un'altra lite, quella con Mattia già mi aveva distrutta emotivamente.

"Ti voglio!" Dissi.
Nemmeno le mie orecchie hanno potuto credere al suono di quelle parole uscire dalla mia bocca che mai, così diretta ha mai osato lasciarsi scappare. Volevo dimenticare, volevo convincermi di non voler Mattia.

Ci siamo ritrovati in camera sua, stretti in un abbraccio che sembrava non dovesse finire mai, unendo i nostri corpi in un momento di pura passione. I vestiti d'un tratto spariti, sparsi a terra come testimonianza del nostro nuovo impeto. Mi sono volutamente lasciata andare, sforzandomi come a dimostrargli che lo amo, eppure strascichi dei miei pensieri erano rivolti ancora a Mattia. Perché? Perché questo tormento? Dovevo cacciarlo dalla mia mente e mi sono spinta ad un'audacia che non mi appartiene. Ricercata nel mio profondo, la MadRedFire che tanto Mattia vuole che mostri. I nostri corpi si muovevano insieme in una danza senza tempo.

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