happy birthday!

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"Andrà tutto bene, la canzone è eccezionale e voi non siete da meno" lo rassicuro per l'ennesima volta, mentre resto con la testa appoggiata al suo petto, alzando di tanto in tanto il viso verso il suo.

"Ho il terrore che vada male qualcosa, Grace... ci abbiamo messo così tanto impegno, abbiamo faticato da morire per incoraggiare di nuovo Bill a cantare dopo la delusione del talent" mormora, esalando un lieve sospiro prima di iniziar ad arrotolarsi qualche ciocca dei miei capelli tra le dita – gesto al quale sorrido istintivamente.

"Lo so, me lo ricordo bene... Ma ho visto anche quanta passione ci mettete e quanto Bill sia maturato nel suo percorso, sono sicura che passerete questo provino per la Sony ed andrà tutto alla grande" seguito a confortarlo, notando i suoi occhi scrutarmi con attenzione intanto che mi regala uno sguardo dolce.

"È un'occasione più unica che rara, se tutto va come deve andare questo casting può letteralmente svoltarci la vita" sancisce, questa volta con una punta d'euforia in più nel suo tono di voce.

Da quando siamo tornati dalla gita si è sviluppata una nuova routine all'interno del nostro gruppo, di cui non posso che esser felice.

Infatti, anche se Tom non mi ha ancora chiesto ufficialmente di esser la sua ragazza, abbiamo iniziato vederci quasi tutti i pomeriggi.
Passiamo molto più tempo insieme, così come con gli altri, dato che ormai tutti i fine settimana i ragazzi si dilettano con le prove ed io, Juliet e Margaret restiamo ore a fargli compagnia e ad assistervi nel seminterrato di Gus.

"Piuttosto, non sei emozionato per il tuo compleanno? Manca poco, i 18 sono un traguardo importante" esordisco, nella speranza di riuscire un minimo a cambiar argomento ed a distrarlo dall'ansia che sembra non mollarlo nemmeno per un secondo.

Questo fine settimana i gemelli compiranno 18 anni ed io non sto più nella pelle. Soprattutto perché, a loro insaputa, stiamo organizzando una festa a dir poco epica e di cui saranno i protagonisti a 360°.

Tant'è che abbiamo affittato una piccola villetta fuori città, grazie ad alcuni agganci di Georg, che allestiremo a dovere ed in cui ipotizziamo d'accoglier all'incirca una sessantina di persone provenienti da tutta la scuola.

"A dir la verità con tutta questa storia della selezione mi è completamente passato di mente..." confessa, grattandosi la nuca con una mano "Ma provvederò comunque ad organizzar qualcosa con Bill, come tutti gli anni! Magari una cosa di semplice, ecco" propone con un filo d'imbarazzo, facendomi sghignazzare.

"Non ti preoccupare, per quest'anno puoi metterti comodo e lasciar fare tutto a noi" lo stuzzico, notando il suo viso illuminarsi e dar vita ad un'espressione decisamente più elettrizzata.
"Che cos'avete in mente? Devo aver paura?" mi schernisce, fingendo d'esser improvvisamente allarmato.
"Che idiota!" lo ammonisco, dandogli un piccolo pizzico su un fianco che lo fa sussultare "Vedrai che ti divertirai, sarà qualcosa di memorabile" concludo, ricevendo in tutta risposta un bacio a stampo che non posso far a meno di ricambiare, sorridendogli a fior di labbra.

Se qualcuno me lo avesse detto anche solo un mese fa, che ora sarei stata coricata nella stanza di Tom a baciarci, probabilmente gli avrei riso in faccia.

Ed ora invece eccomi qui, stretta tra le sue braccia mentre siamo tutti e due sdraiati nel suo letto, in uno dei tanti pomeriggi dopo scuola in cui scegliamo di dedicarci il nostro tempo.

Mi sembra ieri quando ci rincorrevamo intorno al tavolo della cucina di casa sua, come i classici bambini iperattivi che eravamo abituati ad essere mentre sua mamma Simone c'intimava di star attenti a non cadere, in contemporanea alla sorveglianza dello sguardo della mia che invece è sempre stata meno apprensiva.

L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora