31 Marzo 2008
Grace's POV
Sono passate un paio di settimane da quando Tom si è confidato con me riguardo i suoi attacchi di panico e le sostanze di cui saltuariamente ha fatto uso fino ad oggi.
Le nostre giornate sono trascorse tra casa e sala prove, con qualche giro per i negozi ed un paio di serate nei vari di pub di Berlino di tanto in tanto, quando ne abbiamo avuto la possibilità.
Nel frattempo sto continuando anche a studiare, e quando i ragazzi sono a registrare nuove canzoni io sono quasi sempre in camera con la testa fra i libri, in preda a qualche esaurimento – si scherza, ovviamente – sui libri di lingue.
Niente di impossibile però, perché al contrario di quanto il mio pessimismo mi aveva indotto a pronosticare, sto riuscendo a restar in pari con gli esami del mio corso con valutazioni molto positive.
"Grace, che ti va per cena stasera?" mi chiede Tom, appoggiando la custodia della propria chitarra sul tavolo.
"Quello che preferite voi, a me va bene tutto" sancisco senza distoglier lo sguardo dal mio libro di letteratura inglese e continuando ad evidenziar meticolosamente le parti più importanti."Quando tornano le ragazze? Ormai sono tre giorni che hai la testa incollata a quel manuale di testo, ti farebbe bene staccare un po'" suggerisce il chitarrista, appoggiandosi coi gomiti alla penisola della cucina e parandosi proprio davanti a me.
"Eh?" sussulto distratta, alzando lo sguardo e ritrovandomelo come avevo intuito, a pochi centimetri di distanza.
"Ho detto..." comincia, interrompendosi per ridacchiare "Che hai bisogno di una pausa, sei sempre sui libri e penso che uscire e svagarti un po' con le ragazze ti farebbe bene" conclude, fissandomi con un'aria quasi addolcita.
"Tom, devo assolutamente prepararmi al meglio per quest'esame. La professoressa di questo corso è una campionessa nel far preferenze e dimostrarsi una vera palla al piede, non posso fare errori" lo informo, prima di sentirlo sbuffare e scostarsi dal tavolo.
Ma ad interrompere il nostro dialogo è l'arrivo di Bill, che compare dalla porta d'ingresso lanciando direttamente la borsa per terra.
"Tu!" mi urla il moro, mentre mi volto verso di lui con un'espressione a dir poco stranita e confusa "Ho trovato un lavoretto part-time per te!" esclama euforico, porgendomi il dépliant di una caffetteria situata in centro e che riporta sopra un annuncio, a caratteri cubitali, per la ricerca di nuovo personale da assumere.
"Ma è fantastico!" ululo, rivolgendogli un enorme sorriso e richiudendo il manuale di letteratura per concentrarmi sul volantino, scrutando con attenzione i requisiti richiesti.
"Da quello che ho capito si tratterebbe di lavorare solamente mattina e di alternarsi a turni con gli altri colleghi... quindi potresti avere la sera ed il pomeriggio per studiare" afferma il gemello, intanto che annuisco con un vigoroso cenno del capo.
"Penso sia perfetto! Domani mattina vado a lasciare il mio curriculum per presentarmi, speriamo bene!" esulto entusiasta, vedendo il suo sguardo illuminarsi.
"Pensi di potercela fare?" ad intromettersi di nuovo è la voce di Tom, che ha ripreso a fissarmi con una faccia corrucciata.
"Perché non dovrei? È un lavoretto part-time, avrei solo la mattina occupata..." rispondo con un tono un po' spaesato, non capendo precisamente dove voglia andare a parare."Voglio dire... mi sembri già sottopressione adesso senza alcun tipo di impegno lavorativo, come farai se dovrai dedicarti anche a questo?" mi rimbecca, facendomi trasalire.
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L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio Hotel
FanfictionGrace e Tom sono amici da tutta la vita, si conoscono da quando sono bambini e sono cresciuti insieme. Hanno frequentato la stessa scuola, gli stessi indirizzi di studi e fatto parte della stessa compagnia da sempre. Ma l'immensa passione del ragazz...