new year eve.

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Continuo a fissare la mia immagine riflessa allo specchio, con un'aria a dir poco perplessa ed un'espressione in volto che lascia trasparire ogni mio singolo dubbio riguardo a ciò che sto indossando.


"La smetti di farti paranoie? Guarda che stai benissimo, sei molto elegante!" sopraggiunge la voce squillante di Juli alle spalle, dove poggia le sue mani ponendosi dietro di me e sorridendomi mentre la fisso dallo specchio di camera mia.

"Dici? Non è un po' troppo?" le chiedo con fare titubante, intanto che la mia attenzione ricade sui dettagli del tubino in raso nero scelto da Margaret, che al contrario ora è in bagno intenta a dar gli ultimi ritocchi al suo make up.

"Per niente! È molto fine e stai un incanto, lascerai tutti senza fiato" replica, schioccandomi un bacio sulla guancia e dirigendosi verso il mio letto, dal quale recupera il coprispalle che vi ha lasciato sopra qualche minuto fa.

"Allora, che ne dite?!" esclama Margaret, ritornando di punto e in bianco in camera e volteggiando su se stessa, mettendo in risalto le balze della gonna del suo vestitino color rosa pastello.
"Sembri proprio una principessa!" esclamo ridacchiando, mentre con una mando le mando un bacio volante che finge d'afferrare al volo, ricambiandolo.

"Concordo! Che schianto che siete, ragazze mie!" conclude la riccia, infilandosi il suo giacchettino e sorridendo ad entrambe.

"Tu non sei da meno, il rosso è proprio il tuo colore" sospiro compiaciuta, guardando la folta chioma riccia di Juliet ricaderle sul decolté del suo coordinato rosso fuoco che le calza a pennello, restandole un po' aderente nella zona del seno e morbido sulla vita.

"Chissà che faccia farà Cole quando ti vedrà!" esulta Mag, facendo avvampare in meno di un secondo la mora, che procede a darle una borsettata su un fianco con la propria pochette.
"Smettila!" la ammonisce e scostando poi l'attenzione su di me "Tu invece, hai sentito Tom?" mi chiede, intanto che annuisco con un cenno del capo.

"Sì, mi ha scritto poco fa dicendomi di chiamarlo per la mezzanotte per scambiarci gli auguri, sottolineando anche che non vede l'ora di tornare a casa" sbuffo, stringendomi appena nelle spalle e voltando lo sguardo verso una delle bacheche costellate di foto riposte sopra la mia scrivania, appesa sul muro, lasciando ricadere malinconicamente la vista sulla miriade di foto che ritraggono me ed il rasta negli anni precedenti.

"E non gli hai mandato una foto del tuo outfit?!" borbotta quest'ultima, incrociando le braccia al petto e fissandomi con aria sbigottita, come se avessi commesso chissà quale eresia.

"Devo...?" mormoro, sentendomi del tutto un pesce fuor d'acqua ed anche perplessa.


Che senso ha mandargli una foto se tanto non può essere qui? Certe cose è meglio godersele dal vivo; farmi vedere ora contribuirebbe solamente a sentirlo rantolare su quanto gli manchi tutto questo e ciò non farebbe altro che peggiorare la mia tristezza, quindi preferisco surclassare.


"Certo che devi!" s'aggiunge nuovamente al coro Margaret, la quale s'affretta a farsi passare la digitale compatta da Juliet ed a spingermi per farmi mettere in posa, immortalandomi sotto il flash di quest'ultima.

Così sfodero il miglior sorriso di cui sono capace, allungando le braccia lungo il busto ed alzandone una verso il fianco sinistro, dove ci appoggio la mano.

"Perfetta!" esclama la castana, porgendomi la macchinetta ed illuminandone il display per mostrarmi lo scatto, mentre arrossisco visibilmente.

"Possiamo mandargliela domani? Non ho voglia di ricordarmi anche stasera di quanto siamo lontani" mormoro, sentendomi quasi sciocca per tale richiesta.
"Non ti preoccupare Grey, se ti vergogni possiamo anche tenerla semplicemente per noi come ricordo... insieme alle altre mille foto stupide che ci faremo stasera!" esordisce entusiasta, dandomi un altro bacio sulla guancia.

L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora