monaco pt. II

74 4 10
                                    

Una volta parcheggiate le auto ed esserci incontrati con la sicurezza che scorterà noi ed i ragazzi per tutta la giornata, siamo finalmente liberi di poter esplorare la città in totale tranquillità.

Inutile dire che l'aria che si respira qui è totalmente diversa da quella della cittadina campagnola da cui proveniamo, in particolar modo lo sono le persone.

È tutto più veloce e frenetico, con negozi e locali da tutte le parti ad offrirci una visuale molto più vivace rispetto a quella che ci si piazza davanti quotidianamente, a casa.

"Non me la ricordavo così Monaco, dall'ultimo mini tour" sentenzia Gus, guardandosi intorno e con un mega sorriso stampato sul volto, una volta che raggiungiamo Marienplatz.
"Forse perché eri ancora in hangover?" lo schernisce Georg, beccandosi un'occhiataccia dal biondo ed anche uno schiaffetto sulla nuca.
"E per fortuna dicevi a me di star attenta all'alcool!" lo incalza anche Juliet, incrociando le braccia al petto ed iniziando a fissar il cugino con aria di sfida.

"Io non voglio nemmeno saperlo cosa facevate durante il tour, giuro che l'ignoranza a volte per controsenso è un punto di forza" esclamò dal nulla Margaret, facendo ridere tutti ed alzando le mani in segno d'arresa, per poi prender me a braccetto.

Iniziamo quindi a perlustrare l'enorme piazza che ci si prospetta, perdendoci tra le sue vie traverse ed i vari esercizi che la circondano, fiondandoci in qualche negozio d'abiti e successivamente in un paio di locali offrenti il cibo tipico del luogo.

"Ti stai divertendo?" sento la voce di Tom arrivarmi alle spalle, vedendolo avvicinarsi di soppiatto e prendermi per i fianchi, mentre gli sorrido.
"Molto, è tutto così bello qui" confesso, sospirando appena e non potendo far a meno di porre mentalmente il paragone a Lipsia.

"Vorrei averti potuta portare con me durante quest'ultimo tour, saresti impazzita nel renderti conto concretamente di quante cose ci sono da vedere al mondo..." mi risponde, alzando lo sguardo verso la cattedrale che stiamo superando a piedi.

"Lo so, sarebbe piaciuto molto anche a me" replico, allungando poi una mano verso la sua ed intrecciandola alla mia, camminandogli affianco "Anche se sicuramente avrei speso la metà del tempo a far foto a tutto!" ridacchio, vedendolo ritornar con le sue iridi cioccolato su di me.

"Proprio così! Ma è una delle tue passioni la fotografia, quindi è comprensibile" mormora, iniziando ad accarezzarmi il dorso della mano col pollice "Posso chiederti una cosa?" esordisce ad un tratto, intanto che i miei occhi ricadono sulle figure dei ragazzi, che ancora ci camminano a qualche passo di distanza – completamente assorti dalla bellezza che Monaco ci sta regalando.

"Puoi chiedermi tutto quello che vuoi, Tommi" sghignazzo, notando la sua espressione rilassarsi maggiormente.
"Secondo te sarebbe fattibile chiederti di accompagnarci nel prossimo tour? In senso letterale, proprio farti venire con noi" sentenzia, facendomi sussultare per un brevissimo istante.

"Sei serio o mi prendi in giro?" gli chiedo, strabuzzando gli occhi e scaturendo in lui una vera e propria risata, probabilmente divertito nel cogliermi così sorpresa da tale richiesta.
"E perché mai dovrei?" ribatte, tramutando in seguito questa risata in un'espressione corruciata.

"Certo che è fattibile!" esclamo in un vero e proprio esulto, prima di fiondarmi tra le sue braccia e saltargli addosso.

"Cosa mi sono perso? Sei incinta?" sento la voce di Gus palesarsi, il quale vedo venirci incontro insieme agli altri appena scosto la mia attenzione.
"Incinta? STAI SCHERZANDO?!" questa volta è l'urlo di Bill a farci ridere tutti, mentre io nel frattempo che gli rivolgo un 'bellissimo' dito medio e scrollo il capo, in segno di dissenso.

L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora