monaco pt. I

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Apro lentamente gli occhi, svegliata da qualche raggio di luce che flebile si fa spazio tra le fessure delle tapparelle e delle finestre, illuminando in maniera fioca tutta la stanza.

La prima cosa che riesco a sentire è il braccio di Tom stretto attorno alla mia vita e ritrovandomi anche a sorridere come un ebete quando mi rendo conto che ha pure la testa nascosta nell'incavo del mio collo, dove dorme come un angioletto.

"Dove vai?" lo sento mugugnare con la voce ancora impastata dal sonno appena provo, delicatamente, a scostarmelo di dosso per poter andare in bagno.
"Volevo alzarmi, ma penso tu abbia il sonno molto più leggero di quello che penso..." mormoro, scaturendo in lui una risatina roca e che influenza anche me, facendomi ridere di rimando.

"Sono solo le nove, abbiamo la giornata libera e tutto il tempo del mondo" replica, allungando lo sguardo verso la sveglia riposta sopra il suo comodino "E per questo ho intenzione di spendere tutta la mattinata a letto con te, a farti le coccole" sancisce, questa volta facendomi arrossire.

"Non penso di poter rifiutare un'offerta simile, sai?" gli rispondo con un ghigno compiaciuto, prima di ritrovarmi le sue labbra premute sulle mie in un delicato bacio a stampo.

Bacio che in una frazione di secondo si tramuta in qualcosa di meno casto e più passionale, percependo la lingua del gemello percorrere e schiudermi le labbra per andare a scontrarsi con la mia, in movimenti simultanei e circolari.

"Sei bellissima da appena sveglia, con gli occhi assonnati e le guance tutte rosse" mi sussurra, staccandosi appena da me e fissandomi dritto negli occhi, intanto che una scarica di brividi mi percorre la schiena – come ogni volta in cui vi ci riflette le sue iridi cioccolato.

"La smetti di farmi arrossire come una quattordicenne ogni volta? Più che 18 anni, mi sembra di esser tornata ai tempi delle prime cottarelle delle medie" lo schernisco, dandogli un piccolo pizzico su un fianco ed al quale sobbalza, sghignazzando.
"Beh, non è positivo questo? Significa che ti faccio un certo effetto e che quello che provi è reale" ribatte, assumendo un tono fiero ed un'espressione orgogliosa stampata in faccia.

"Ed avevi dei dubbi? Con tutto quello che ci ho impiegato per fartelo capire, razza di idiota!" lo schernisco, afferrando un cuscino da dietro la nuca e lanciandoglielo in pieno volto, sentendolo ridere a crepapelle.

"Sei veramente incredibile" sentenzia qualche attimo dopo, lasciando cadere il cuscino ai piedi del letto e tornando ad allungare una mano verso la mia guancia, baciandola "E sai di cos'ho voglia, adesso?" mi chiede ad un tratto, girandosi del tutto verso il mio fianco per fissarmi meglio.

"Di che cosa?" chiedo con un'aria un po' confusa e non capendo propriamente dove voglia andare a parare.
"Di te" delibera, sorridendomi sornione ed andando a sollevarsi con entrambe le braccia dal lato del letto su cui è coricato, posizionandosi sopra di me e utilizzando quest'ultime per sorreggersi nuovamente.

Non proferisco ulteriore parola, limitandomi solo a ricambiar questo suo sorriso con uno un po' più impacciato, dovuto al solito imbarazzo che mi coglie in ciascun momento dove me lo ritrovo ad un palmo di naso – come se fosse sempre la prima volta.

"Ancora arrossisci quando ti sono così vicino, mi fai morire" mi sussurra sghembo, mentre sfiora le labbra e la punta del naso sulle mie, causandomi un sussulto.
"Non posso farci niente, è colpa tua" è tutto quello che riesco a controbattere, avvertendo il suo fiato caldo scontrarsi sulla mia bocca.

"E ti conviene che sia sempre e solo mia, voglio aver solo io il privilegio di riuscirci" puntualizza, prima di tornar finalmente ad unire le nostre labbra insieme.

Le mani di Tom infatti in meno d'un secondo vanno ad addentrarsi sotto la mia maglietta, intanto che le mie fanno la stessa cosa e s'infilano nella sua felpa, proseguendo poi dritte ad accarezzargli la schiena.

L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora