another goodbye.

33 3 6
                                    

6 aprile 2008


Grace's POV

Sto fissando il soffitto della mia stanza da almeno due ore, con le braccia incrociate al petto ed il silenzio attorno a me che regna sovrano.

Ieri sera non ho avuto nemmeno la forza di far cena coi gemelli; mi sono semplicemente limitata a chiudermi nella mia taciturnità, senza metter un piede fuori dalla camera.


"Non pensi sia giusto parlargli? So che la situazione è difficile, ma fare così non ti aiuterà di certo" mi rimprovera Margaret, appoggiandosi allo schienale della sedia girevole su cui è seduta, posta accanto alla mia scrivania.

"Non ho niente da dirgli. Ogni volta che proviamo a costruire qualcosa, ogni volta che troviamo un momento di pace e dove le cose sembrano andar bene, puntualmente deve sempre esserci un imprevisto!" sbotto, mettendo entrambe le mani sul viso prima di lasciarmi andare ad un profondo sospiro.

"Lo so Grey, ma ormai sei abituata. Sai benissimo qual è lo stile di vita di Tom e dei ragazzi, conosci alla perfezione il prezzo da pagare per la carriera che hanno intrapreso... non è colpa loro" prosegue, questa volta alzandosi e venendo direttamente verso di me, sul bordo del letto.

Ritorno con le braccia lungo i fianchi, per poi sollevarmi proprio con esse e posizionarmi seduta.

"In realtà penso sia giusto chiuderla del tutto fra me e Tom, non posso più andare avanti così. Ci ho provato per settimane, giorni, mesi e due anni interi ad imparare ad adattarmi al loro stile di vita, stringendo i denti di fronte ad ogni singolo chilometro che c'ha diviso durante i loro tour" comincio, vedendo il volto della castana dinnanzi a me incupirsi "Ma non fa per me. Non posso continuare a fingere che tutto ciò mi stia bene, quando poi non riesco a far altro che star male ogni singola volta che Tom è lontano da me" proseguo, sentendo gli occhi farsi lucidi.

"Se reputi che questa sia la scelta migliore per te, non posso far altro che rispettarla e starti accanto" mi risponde, allungando una mano sulla mia spalla per accarezzarla appena "Anche se avrei preferito un finale diverso per voi due, ma questo penso tu lo sappia già" conclude, fissandomi con aria triste.

"Lo avrei voluto anch'io, più di ogni altra cosa al mondo" le confesso nuovamente, abbassando lo sguardo sulle mie gambe "Ma non posso soffrire in questo modo, non posso vivermi qualcuno che è perennemente lontano da me" sentenzio, sentendo il magone attanagliarmi la gola ed un pianto isterico esser in procinto di far la sua comparsa.

"Avrete la vostra occasione, ne sono sicura. Se non è adesso, sarà sicuramente più avanti. Vi guardate con tanto di quell'amore che mi è impossibile credere che ciò che avete possa andare in frantumi, davvero" sentenzia, facendomi sentir ancora una volta come se mi mancasse la terra da sotto i piedi.

Perché è vero; il modo in cui guardo Tom sprizza amore da tutte le parti.
Perché lo fisso letteralmente come se fosse il centro del mondo intero e so che lui ha reso me tale nel suo, nonostante le difficoltà che ci sono state da entrambe le parti nell'imparare ad esternare i nostri sentimenti.

Ma siamo cresciuti insieme, ci siamo visti maturare e diventare più adulti, ed abbiamo condiviso ciascuna sfaccettatura da due anni a questa parte di tutto questo.

E non c'è cosa al mondo che potrà mai cambiare l'importanza ed il ruolo che ha avuto – ed ha tutt'ora – il gemello nella mia vita, mai.

"Mi sento il cuore a pezzi, non so con che coraggio dirgli addio per l'ennesima volta sapendo che forse, per davvero, al contrario delle altre questa è quella definitiva" sancisco, percependo un tremolio nella mia voce e le prime lacrime solcarmi le guance, intanto che lo sguardo apprensivo di Margaret mi resta incollato addosso.

L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora