think about it.

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Dopo aver visto i ragazzi superare il gate ed imbarcarsi, la sensazione di vuoto che percepisco da giorni alla bocca dello stomaco non ha fatto altro che aumentare.

Gli occhi lucidi di Bill, le facce sconsolate di Gus e Georg, per non parlare dello sguardo completamente spento di Tom e di come si sia voltato fino all'ultimo secondo per guardare indietro, verso di me, prima di sparire tra la folla.

"Grace?" la voce di Juli mi riporta sul pianeta terra, mentre vedo la sua mano sventolarmi davanti alla faccia nel tentativo di catturar la mia attenzione.
"Perdonami, mi sono distratta, che dicevi?" replico, continuando a sistemare i piatti sporchi nel lavabo della cucina.

Abbiamo appena finito di cenare tutte insieme, visto che le ragazze hanno deciso di fermarsi qui a Berlino almeno fino alla fine delle vacanze di pasqua, preoccupate dal pensiero di lasciarmi da sola in un momento così delicato a livello emotivo.

"Ci stai pensando, non è così?" mi guarda con aria malinconica la mora, intanto che avverto gli occhi farsi lucidi per la milionesima volta da quando è iniziata questo inferno di settimana "Mi dispiace da morire Grace, vorrei poter far qualcosa di concreto e prendermi tutto il dolore che stai provando" prosegue, riuscendo a strapparmi più di un semplice sorriso con le sue parole.

"Lo so Juli, ma tu stai facendo anche troppo, credimi" la rassicuro, appoggiandole una mano sulla spalla "Tu e Margaret siete la compagnia e l'appoggio migliore che io potessi desiderare, davvero" concludo, rivolgendo uno sguardo dolce anche alla castana alle mie spalle.

"Magari vi rimetterete insieme una volta terminato il tour, niente è impossibile se ci pensi bene..." pronuncia, appoggiandosi con entrambi i gomiti al bordo del tavolo.

"Non lo so Mag, sento che stavolta le cose sono finite per davvero. È come se avessi la costante sensazione di averlo perso per sempre, come se questa volta fosse completamente diversa da quella precedenti" confesso, lasciando entrambe interdette per una manciata di secondi.


Ed è la verità, perché è esattamente quello che penso.

Ho osservato attentamente Tom negli ultimi due mesi; sono venuta a conoscenza del suo reale stato emotivo ed ho percepito quanto l'ansia, il panico e l'ansia perenne di dover apparire perfetto sotto i riflettori lo hanno reso totalmente instabile.

Ho notato sempre di più le parti fragili che ha sviluppato e mi sono resa conto di quanto queste siano profonde e soprattutto di come sia difficile per lui, in primis, accettare di averle e di doverci lavorare su, visto quanto è orgoglioso e riluttante all'idea di chiedere aiuto a chi gli sta accanto, timoroso di risultare un peso.


"Diversa? In che senso?" s'aggiunge nuovamente alla discussione anche Juliet, che non mi stacca il suo sguardo perplesso di dosso.

"Tom ha iniziato ad avere sbalzi d'umore contiui... ha attacchi di panico, ansia, iniziando ad avvertire addirittura il bisogno di ricorrere saltuariamente a determinate sostanze per sopperirci. E tutto questo non ha nulla di normale ai miei occhi, tanto meno per la persona che presumo diventerà nel corso di questo anno e mezzo" pronuncio, sentendo il mio tono di voce incrinarsi parola dopo parola, fino a lasciar spazio ad un ormai preannunciato pianto.

"Sono d'accordo con te, lo sai" avanza Margaret, sospirando "Ma sono anche sicura che con l'aiuto di Bill certe cose miglioreranno... senza contare che non penso lui possa permettere che suo fratello cada nel vortice delle dipendenze" afferma, provando ad abbozzare un sorriso.

"Non è qualcosa che puoi scegliere, Mag" la fermo sul nascere, passandomi una mano fra i capelli "Conosco Tom meglio delle mie tasche, siamo cresciuti insieme ed abbiamo condiviso le stesse cose per vent'anni. So come diventa quando prende determinate scelta in preda all'euforia o alla foga del momento. So quanto è importante per lui amalgamarsi al resto pur di non sentirsi escluso o emarginato, anche a costo di remar contro i suoi stessi principi per sentirsi accettato" spiego, vedendo Juliet annuire più volte col capo "Non vi ricordate da ragazzini, i primi anni di superiori, com'era? Non vi ricordate che razza di gente frequentava pur di non perdere la sua fatidica fama da 'bello e dannato'?" ricordo alle due, mimando le virgolette in aria a tale accezione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 02, 2024 ⏰

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L'ultima primavera (Tom Kaulitz) // Tokio HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora