Roma

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Sarah POV 

E' passata una settimana da quando ho iniziato il mio instore tour. Sto vivendo un sogno bellissimo, spero di non svegliarmi mai! Vedere così tanta gente che viene apposta per conoscere me come persona, è qualcosa di indescrivibile. I mie fan li considero come degli amici, se sono arrivata a questo punto è solamente grazie a loro.  Non troverò mai le parole adatte per ringraziarli abbastanza.

In queste settimane ho continuato a mantenere il mio rapporto con Joseph, non vedevo l'ora del primo di giugno per poter riprendere la nostra conversazione in sospeso, visto che avevo la data a Roma. Ci siamo messi d'accordo per vederci la mattina per un caffè e sinceramente non facevo altro che pensare a questo giorno. 

Ma mi sentivo strana, sentivo un peso, ancora un capitolo aperto che dovevo chiudere prima di aprirne un altro. Prendo il telefono, digito il suo nome sulla tastiera e invio il messaggio:

"Ho bisogno di parlarti, sono all'Nh di Roma, puoi venire?"

"Ciao, dammi 15 minuti e sono lì".

Joseph POV

Erano le 23, faceva molto caldo in camera mia, ho passato mezz'ora a litigare con il telecomando del condizionatore che aveva deciso di non andare, dopo averlo sbattuto un po' sul letto ha ripreso a funzionare. Non riuscivo a dormire, ero nervoso, avevo il pensiero fisso per "l'appuntamento" che mi ero dato con Sarah.  

Mi ero preparato un discorso sensato, sicuramente inizierò a dire cose a caso, il suo sorriso e la sua risata mi fanno andare fuori di testa ogni volta. Erano quasi due settimane che non la vedevo, sentivo la sua mancanza come non mai, non vedevo l'ora di vederla e dirle "sei mia".

Avevo bisogno di togliermi questo peso, non potevo aspettare ancora, devo parlarle ora, soprattutto sapendo che il suo hotel dista 10 minuti da casa mia. Prendo la mia felpa grigia, metto su un paio di jeans, le nike bianche e mi incammino verso l'hotel.

Salgo al secondo piano dell'hotel, arrivo davanti alla stanza 207 e busso.

"Jo, non ti aspettavo qui..." disse con il suo pigiama rosa confetto, il quale le stava divinamente se posso dire.

"Scusami Sà non ti ho neanche avvisata, ho bisogno di parlarti ora, disturbo?"

"In realtà si fra" disse una voce maschile, mi sembrava famigliare ma non riuscivo a capire chi fosse.

Sarah spalancò la porta e vidi che era già in compagnia di qualcun altro, non me lo sarei mai aspettato visto come si era conclusa la loro storia. Eppure era lì con lei, lui, Holy Francisco, seduto sul letto matrimoniale circondato  da delle caramelle sparse sul letto.

Il mio cervello si fermò per un secondo, la gelosia era alle stelle e aveva ormai preso parte di me, non ragionavo più, non ero in me e potevo rovinare tutto nel giro di pochi secondi.

Sarah POV

Avevo bisogno di chiarire con Holy prima di passare oltre. In casetta con i microfoni non avevamo avuto l'occasione di parlare ed io volevo farla finita una volta per tutte.

"Grazie per essere venuto e scusami il poco preavviso..."

"Figurati, dimmi tutto Sarah"

"Ho bisogno di chiarire quello che è successo tra noi in casetta, vorrei passare oltre ma sento che manca qualcosa..."

"Hai ragione, non abbiamo avuto modo lì dentro di parlare per bene"

"Un giorno mi riempivi di attenzioni, di baci...e l'altro non mi guardavi neanche, per poi passare ad ignorarmi completamente...perché?"

"Non volevo ferirti, non trovavo il modo giusto per dirtelo..."

"Sei bellissima, una persona stupenda, direi la ragazza giusta ma al momento sbagliato...avevo troppe cose per la testa, che ho tutt'ora, avevo bisogno di un'amica"

"Non mi sono pentito di quello che c'è stato, lo rifarei altre mille volte. Ma non volevo prenderti in giro, così sono diventato più freddo"

"Immagino che non avessi abbastanza coraggio per dirtelo, lo ammetto, mi spiace per questo Sarah, avrei dovuto dirtelo prima"

Holy viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta, chi potrà mai essere a quest'ora? Non abbiamo richiesto nessun servizio in camera...mi alzo per aprire e mi trovo lui, Joseph con il suo profumo che si sente per tutto il corridoio.

Joseph POV

"Scusate se vi ho interrotti" Furono le uniche parole che mi vennero in mente

"Cosa ci fai qui?" Disse il piccoletto dai capelli rossi

"Non sono affari tuoi"

"Invece si perché ci hai interrotti"

"Tolgo il disturbo"

"No Jo aspetta! Ti prego..." disse Sarah

"Lascialo andare Sà, probabilmente non aveva niente di importante da dirti"

"E tu che cazzo ne sai? Non sai neanche come trattare una ragazza" Iniziai a non vederci più

"Ti rendi conto di come l'hai trattata?" Aggiunsi

"Wow fra ma cosa c'entra questo?"

"C'entra perché tu sei un imbecille, non sei un uomo ma ragazzino che non ha le palle per affrontare le cose e preferisce far soffrire una ragazza"

"Ragazzi basta per favore..." aggiunse Sarah mettendosi in mezzo tra noi due

"L'hai fatta soffrire,  l'hai evitata facendola star male perché pensava che fosse lei il problema ma invece sei tu, sei sempre stato tu"

"Ti credi migliore di me Joseph?"

"Non ci vuole una laurea ad essere migliori di te"

Il piccoletto rosso scansò Sarah e si mise di fronte a me e mi sussurrò:

"Almeno io l'ho baciata, tu no"

Furono le parole che fecero traboccare la goccia dal vaso, non ci vidi più, tirai con tutta la forza che avevo un pugno sul naso di Holy, il quale cadde per terra dolorante. Mi avvicinai a lui disteso per terra e gli dissi sotto voce:

"Sciacquati la bocca e vergognati,  perché tu Sarah non la meriti"

Dopo queste mie parole, Holy si alzò e andò via senza dire una parola.

Sarah POV

Non potevo credere ai miei occhi.  Non avevo mai visto Joseph così arrabbiato, era come se un temporale con dei tuoni fortissimi fosse sopra di lui. Ero spaventata, non sapevo fino a quanto potesse spingersi. 

Non appena Holy uscì, la mia mente iniziò a realizzare l'accaduto. Joseph mi aveva difesa, nessuno l'aveva mai fatto per me. Il mio sguardo con gli occhi lucidi incrociò il suo, c'erano tante cose che volevamo dirci in quel momento, ma ci limitammo a fissarci per 5 minuti.

AmiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora