Amarcord

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Sarah POV

Mancavano ufficialmente cinque giorni al mio grande debutto a Sanremo. Cinque giorni e sarei salita su quel palco che per tanti anni avevo guardato solo dallo schermo della televisione, sognando il giorno in cui anche io avrei avuto l'onore di calcarlo.

E ora ero qui, nel mio camerino, avvolta in una strana bolla di emozioni. Seduta su una sedia, rileggevo il testo della mia canzone stampato sul nuovo numero di TV Sorrisi e Canzoni uscito quella mattina. Le parole scorrevano sotto i miei occhi e nella mia testa risuonavano con un'intensità devastante.

Pensai a quando avevo scritto quella canzone, in estate, seduta al piano, con le mani che correvano sui tasti come se sapessero già la melodia perfetta. Pensai alla prima persona a cui l'avevo fatta ascoltare.

Joseph.

Era lui il primo che aveva sentito quelle note, che aveva ascoltato la mia voce tremante mentre gli rivelavo ogni emozione nascosta dentro quel testo.

E ora dov'era?

Non accanto a me, come mi sarei aspettata. Come avevo sperato, forse.

Un sospiro mi sfuggì senza che potessi evitarlo. Stringevo il giornale tra le mani, mentre una fitta mi attraversava il petto.

"Ehi, ehi, che succede?"

La voce di Giulia mi riportò alla realtà. Alzai lo sguardo e la vidi entrare nel camerino con un bicchiere d'acqua in mano.

"Ti sei persa nei tuoi pensieri" disse, porgendomi il bicchiere.

"Bevi un po', ti farà bene."

Presi il bicchiere tra le mani e bevvi qualche sorso.

"Grazie."

Giulia si sedette accanto a me, osservandomi con attenzione.

"Sei agitata, vero?"

Abbassai lo sguardo sul giornale e strinsi le labbra.

"Non lo so," risposi piano.

"Dovrei essere solo emozionata, giusto? È Sanremo. È quello che ho sempre voluto."

"E lo sei?" mi chiese, inclinando leggermente la testa.

"Lo sono, ma c'è qualcosa che mi tiene il cuore pesante." Ammisi.

Giulia sospirò piano.

"E quel 'qualcosa' ha un nome?"

Rimasi in silenzio per qualche secondo prima di annuire.

"Jo..."

La sua espressione si fece più comprensiva.

"Lo immaginavo."

"Non so nemmeno perché ci sto ancora pensando," dissi, scuotendo la testa.

"Dovrei concentrarmi solo su Sanremo. Ma continuo a chiedermi dove sia, cosa stia facendo. Perché non è qui?"

Giulia mi prese la mano e la strinse tra le sue.

"Perché Joseph è Joseph. Perché ha i suoi tempi, i suoi modi complicati di affrontare le cose. Ma una cosa la so, Sarah: lui ti ama."

Chiusi gli occhi un istante, lasciando che quelle parole mi attraversassero.

"E se l'amore non fosse abbastanza?" chiesi in un sussurro.

Giulia mi guardò con dolcezza.

"L'amore da solo non basta, è vero. Ma il vostro è sempre stato qualcosa di più. Voi siete più di questo momento difficile, più di queste incomprensioni. Siete cresciuti insieme, vi siete amati anche quando sembrava impossibile. E ora... ora c'è qualcosa di ancora più grande tra voi."

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