Joseph POV
Ero seduto nella sala d'attesa, il silenzio dell'ospedale interrotto solo dal ticchettio dell'orologio e dai passi frettolosi del personale. Avevo la testa tra le mani, cercando di scacciare i pensieri peggiori. Ogni minuto che passava sembrava un'eternità.
Poi la vidi arrivare. Giulia entrò quasi correndo, il volto teso e gli occhi pieni di preoccupazione. Si guardò intorno e, appena mi vide, si diresse verso di me.
"Joseph, cosa è successo? Come sta Sarah?" chiese con voce tremante, come se avesse paura della risposta.
Mi alzai di scatto.
"È svenuta a casa" le spiegai, cercando di mantenere la calma.
"Era pallida, si lamentava di stare male tutto il giorno, e poi... ha avuto una perdita, c'era la macchia di sangue...non ha più retto. L'ho portata qui subito. E' ancora incosciente. I medici stanno facendo degli esami."
Giulia si portò una mano alla bocca, cercando di nascondere l'emozione che le stava montando dentro.
"E il bambino? Che dicono del bambino?"
Scossi la testa.
"Non lo so. Non ci hanno detto ancora nulla. Stanno cercando di capire cosa sia successo prima di dirci qualcosa di più."
Giulia annuì lentamente, visibilmente turbata. Poi, dopo un attimo di silenzio, mi guardò, come se qualcosa le fosse appena venuto in mente.
"Come hai fatto a scrivermi? Serena ti ha dato il mio numero?"
"Ce l'avevo già" risposi onestamente, poi aggiunsi con un misto di curiosità e sollievo
"Ma tu... come hai fatto a tornare così velocemente se eri a Londra?"
Un'ombra attraversò il suo volto, ma poi sospirò.
"Ero già tornata qualche giorno fa. Non l'ho detto a nessuno. Avevo bisogno di riflettere... di capire come affrontare tutto questo."
Non avevo il tempo di analizzare quella risposta. Giulia si avvicinò e mi posò una mano sul braccio.
"Vai a prenderti una pausa. Rinfrescati, prendi un caffè, qualsiasi cosa. Rimango io qui ad aspettare che ci dicano qualcosa"
"Sei sicura?" chiesi, esitante.
L'idea di lasciarla da sola mi preoccupava, ma allo stesso tempo ero esausto.
"Sì," rispose con fermezza.
"È mia sorella. Starò qui finché non si sveglia. Vai, davvero."
La guardai per un istante, cercando di cogliere se fosse davvero pronta, ma non c'era esitazione nei suoi occhi. Annuii, consapevole che Sarah era in buone mani, e mi avviai verso il distributore per prendere un caffè e schiarirmi le idee.
Joseph POV - Qualche ora dopo
La sala d'attesa era avvolta in un silenzio opprimente. Io e Giulia eravamo seduti uno accanto all'altra, ma il peso delle parole non dette ci separava come un abisso. Giulia si passò una mano tra i capelli, il viso tirato dalla stanchezza e dall'ansia.
"Joseph, non voglio essere pessimista, ma... cosa succede se Sarah non ce la fa? Se tutto questo è troppo per lei?"
Sentii un nodo serrarsi in gola, ma costrinsi la voce a uscire ferma.
"Non dire così. Sarah è una combattente. Non si arrende mai."
Lei scosse la testa, guardandomi con occhi colmi di preoccupazione.
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Amianto
FanfictionE se il rapporto tra i due ragazzi fosse qualcosa di più di un'amicizia? Come sarà dopo la conclusione di Amici? Beh, io me lo immagino così! Benvenuti in "Amianto", una fanfiction su Sarah e Holden puramente inventata!