Felicità

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Sarah POV

Mi svegliai attirata da un profumino dopo una lunga dormita, mi girai e vidi Joseph intento a cucinare qualcosa. Era successo davvero o stavo sognando?

"Buongiorno fatì, dormito bene? Tiè ho fatto i pancake"

"Ahia! Perché m'hai tirato na' pappina?!"

"Scusa! Volevo assicurarmi che fosse tutto vero!"

"Lo è" disse baciandomi delicatamente

Mentre continuava a baciarmi, mi prese per i fianchi, misi le mie braccia intorno al suo collo ed insieme indietreggiammo sui divanetti dove mi sedetti a cavalcioni su di lui per continuare più comodamente ad esplorarci, sentivo la sua mano insinuarsi sotto la mia canottiera ma tutto questo fu interrotto dalla suoneria del mio telefono:

"Pronto? Mari ciao!"

"Ciao Saretta! Disturbo?"

"No no figurati, dimmi tutto!" nel frattempo Joseph continuava a lasciarmi baci sul collo provocandomi solletico e facendomi ridere

"Che hai da ridere?!" chiese Marisol curiosa

"No niente! Stavo pensando ad altro, dimmi pure!" dissi tirando un pugno a Joseph per farlo smettere

"Lo so che è all'ultimo ma io e Salvatore saremo a Milano stasera, ti va usciamo? Provo a sentire anche Joseph e Christian, so che anche loro erano in zona"

"Ehm...si va bene, ci sono!" dissi fulminando Joseph con lo sguardo che stava già pensando a darsi per morto per non venire

"Perfetto! Poi dopo ci sentiamo per organizzare meglio, Salvatore sta provando a sentire Joseph"

Il telefono di Jo squillò, era Salvatore, il problema è che si sentii la suoneria in chiamata e a Marisol non era sfuggita questa cosa. Feci subito cenno a Jo di togliere la suoneria, mi spostai da sopra le sue gambe e lui andò più avanti a rispondere.

"Che cos'era?!"

"Non so, sarà stato il telefono di un passante, c'è casino qui!"

"Perché dove sei?"

"Ehm qui a Milano, sono ai navigli"

"Mh...vabbè dai, ci si vede stasera!"

Chiusi la chiamata, mi girai e vedi Joseph da lontano che mi faceva segno che era andato tutto liscio anche con Salvatore, ma sapevo che la cosa non sarebbe rimasta segreta per molto.

"Immagino che ce vedemo stasera, passo a prenderti?"

"Non attiriamo l'attenzione così?"

"Non me interessa degli altri, io voglio solo stà co' te" disse lasciando ancora un bacio sulla mia bocca

Joseph POV

Partimmo da Portofino circa alle 10, arrivammo a Milano che era ormai ora di pranzo, così invitai Sarah a pranzare da me, subito dopo l'avrei riaccompagnata a casa per farla riposare. Avevo un piccolo appartamento di appoggio per quando andavo a Milano, zona City Life così ci dirigemmo lì.

"Ce pensì tu a cucinà qualcosa?"

"Certo, cosa vuoi mangiare?"

"Te" iniziai a baciarla appassionatamente, la presi in braccio e la portai sul divano dove mi sdraiai sopra di lei

Con le sue mani sentivo che spingeva la mia schiena per aderire ancora di più al suo corpo, mi stava chiaramente facendo capire che voleva altro. Iniziai delicatamente a toglierle la maglietta che lanciai per terra vicino alla televisione, per poi indietreggiare e iniziare a baciarle le cosce per poi risalire sempre più su e toglierle anche i pantaloncini.

Era una visione, averla lì davanti a me in biancheria intima nera di pizzo era ormai diventato come un sogno irraggiungibile. Mi guardava con i suoi occhi profondi mentre mi tolsi la maglietta, lei mi passò una mano lungo il petto per sentire meglio il mio corpo. La sentivo sospirare affannosamente, non sapeva cosa avevo in servo per lei, ero solo all'inizio.

Con un dito iniziai ad alzarle il lembo delle mutande per poter poi insinuarmi dentro mentre continuavo a baciarla, ma tutto troppo bello per essere vero, all'improvviso qualcuno suonò al mio citofono. Mi alzai scocciato per capire chi ci avesse interrotto poi con stupore mi voltai verso di lei.

"E' Christian!"

"Oh cazzo! Ed ora? Che facciamo se mi trova qui?!"

"Inizia a vestirte che solo io te posso vedè così, vai nella stanza degli ospiti de sopra!"

Raccolse i suoi vestiti e volò come una scheggia al piano di sopra.

"Oh frate! Alla buon'ora!"

"Che ce fai qua?!"

"Sono venuto a chiederti spiegazioni per il tuo messaggio! Mi scrivi "sono felice" e poi sparisci?!"

"Ho avuto da fà"

"Con Sarah?"

"No"

"Ora la chiamo vediamo se conferma la versione"

Non feci in tempo a fermarlo che aveva già avviato la chiamata per Sarah, la quale aveva lasciato il telefono sul divano e iniziò a squillare attirando l'attenzione di Christian.

Sarah POV

Sentivo perfettamente la conversazione di quei due dal piano di sopra ma tutto fu interrotto dalla suoneria del mio telefono.

"Daje Sà scendi, non è credibile così" mi urlò Joseph da giù così scesi

"Ciao Chri..."

"VOI DUE" Disse incredulo mettendosi le mani tra i capelli

"Stamo insieme" disse Joseph avvolgendo il suo braccio ai miei fianchi e tirandomi verso di lui

"Sono contento per voi davvero, vi conosco entrambi e non posso che dire che avete fatto la scelta giusta"

"Sei l'unico che lo sa Chri, ti chiediamo di tenere il segreto fino a quando non decideremo di rivelarlo a tutti"

"Tranquilla sorellina, acqua in bocca!"

"Ci vediamo stasera, bro stai attendo che ti spezzo le gambe se le fai del male" ed andò via.

"E' durato tanto il nostro piano di tenerlo segreto!" gli dissi

"E' colpa mia, non riuscivò a tenè l'emozione dentro che ho subito scritto a lui"

"Te accompagno a casa?"

"No, voglio stare qua con te...mi riaccompagnerai a casa dopo la serata"

"Ai suoi ordini!" disse rubandomi un altro bacio

Joseph POV - h. 19.30

"Sà muoviti, siamo in ritardo"

"Eccomi, sono pronta!"

Scese dalle scale con un vestito bordeaux corto tutto aperto dietro che le stava divinamente. Non appena la vidi scendere, mi avvicinai e la baciai.

"Stai benissimo"

"Grazie"

Rimasi a fissarla negli occhi perso nei miei pensieri.

"Che hai Jo?"

"Stavo a pensà...perchè dobbiamo tenere nascosta la cosa agli amici nostri?"

"Capisco che tu non sia ancora pronta pe' dirlo ai fan, però almeno co' loro..."

"Io te oglio bacià, abbracciarte, toccarte davanti agli altri, fà sapè che tu sei mia, non voglio nascondermi"

Mi prese il viso tra le mani e mi baciò delicatamente. Era un baciò delicato ma intenso, le nostre lingue continuavano a intrecciarsi tra loro senza mai sentire il bisogno di fermarsi.

"Non potrei essere più che d'accordo" mi disse sorridendomi

"Daje, annamo và"

La presi per mano e insieme ci dirigemmo al punto di incontro per l'appuntamento con gli altri ragazzi. Si prospettava una serata lunga e una notte intensa.

AmiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora