Amianto

254 19 6
                                    

Sarah POV

Il cuore mi martellava nel petto. Le sue parole restarono sospese nell'aria, come un'ultima possibilità di scegliere. Avevo paura, una paura che mi paralizzava, ma mentre lo guardavo, qualcosa dentro di me si ruppe. Non il solito dolore, non il solito muro che si sgretolava. Era una chiarezza improvvisa, una verità che non potevo più ignorare.

"Non voglio che te ne vada," sussurrai, quasi senza rendermene conto.

Lui si irrigidì, come se avesse paura di aver sentito male.

"Cosa hai detto?"

Lo guardai negli occhi, cercando di non cedere alla mia insicurezza.

"Non voglio che te ne vada, Jo. Non ho chiuso con noi. Non posso chiudere. Non ci riesco."

Per un istante rimase immobile, come se stesse elaborando le mie parole. Poi, in un lampo, si avvicinò a me, senza esitazione. Le sue mani trovarono il mio viso, i pollici che sfioravano le mie guance, e prima che io potessi dire o fare altro, le sue labbra erano sulle mie. Era un bacio diverso da tutti quelli che avevamo condiviso prima. Non c'era rabbia, non c'era frustrazione, solo una passione cruda e un'urgenza che mi tolse il fiato. Mi lasciai andare, le mani che si aggrappavano alla sua camicia come se avessi paura che potesse sparire da un momento all'altro. Le sue labbra si muovevano sulle mie, calde, sicure, e ogni tocco sembrava un tentativo di dirmi quello che non riusciva a mettere in parole. Sentivo le sue dita scivolare tra i miei capelli, il suo corpo che si avvicinava di più al mio, come se volesse fondersi con me.

Quando finalmente ci staccammo, entrambi senza fiato, lui appoggiò la fronte alla mia, gli occhi chiusi, il respiro pesante.

"Mi sei mancata," mormorò, la voce roca e carica di emozione.

Io lo guardai, il cuore che batteva così forte da farmi quasi male.

"Non farmi pentire di aver scelto te, Jo" sussurrai.

Lui sollevò lo sguardo, e nei suoi occhi c'era una determinazione che non avevo mai visto prima.

"Non lo farò, Sarah. Te lo prometto. Questa volta ci metterò tutto me stesso."

Le sue parole erano una promessa, e mentre mi stringeva a sé, sentivo che forse, questa volta, potevamo davvero farcela.

Joseph POV

Le sue labbra si fondevano con le mie, e ogni bacio sembrava un incendio che non volevo spegnere. Ogni movimento, ogni tocco di Sarah era un richiamo, un invito che mi spingeva sempre più verso di lei. Il mondo attorno a noi diventò sfocato, lontano, insignificante. Non c'era niente che esisteva al di fuori di quel momento. Le mie mani si muovevano lungo la sua schiena, la sua pelle sotto il tessuto che la separava da me mi mandava un brivido lungo la spina dorsale. Quando il mio respiro si mescolò al suo e le mie labbra scivolarono verso il suo collo, il suono che sfuggì dalla sua bocca mi scosse fino alle ossa.

"Sarah..." sussurrai contro la sua pelle, la voce che tradiva quanto poco controllo mi restava.

"Non qui."

I suoi occhi incrociarono i miei, e in quell'istante sentii tutto ciò che provavo riflesso in lei: lo stesso desiderio, lo stesso fuoco che bruciava troppo forte per poter essere ignorato. Strinsi la sua mano nella mia e la condussi via, facendomi largo tra la folla senza guardare indietro. Non importa chi ci stava osservando, chi avrebbe potuto parlarne. L'unica cosa che contava era lei, noi. Mi fermai, solo un momento, per guardarla. Volevo essere sicuro che lo volesse quanto me, che questo sia ciò di cui aveva bisogno tanto quanto io ne avevo bisogno.

"Voglio solo te, Sarah," dissi, la voce più bassa, quasi tremante, ma colma di verità.

"Anch'io," rispose senza esitazione, e il modo in cui mi guardava mi faceva perdere ogni freno.

AmiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora