Sarah POV
Mi svegliai quella mattina con una sensazione di leggerezza. Era strano, considerato tutto quello che stava succedendo ultimamente. Da quando ero uscita dall'ospedale, avevo deciso di prendermi più cura di me stessa. Riposarmi di più sembrava funzionare: le nausee mattutine c'erano ancora, ma avevo imparato a gestirle meglio, come se ormai facessero parte della mia routine.
Aprii gli occhi lentamente, e il primo pensiero fu che Joseph fosse accanto a me. Ma quando allungai una mano, trovai il letto vuoto. Sul comodino c'era un mazzo di rose così perfetto che sembrava rubato da una fiaba. Accanto, un bigliettino piegato con cura. Lo presi, il cuore che già batteva più forte, e lo aprii con un sorriso curioso.
"Buon compleanno, amore mio. Torno presto, ma prima ho delle cose da fare. Non sbirciare nei cassetti, sai che ti conosco."
Scossi la testa ridendo piano. Jo e i suoi misteri. Sapevo benissimo cosa stava combinando. Non c'era bisogno che me lo dicesse: stava preparando qualcosa, probabilmente una sorpresa che non ammetterà mai di aver pianificato per giorni.
Mi alzai lentamente, accarezzando i petali delle rose con le dita. Erano morbidi e vellutati, così perfetti che quasi sembrava impossibile fossero reali. Mi avvolse una strana calma, una sensazione di gratitudine che mi scalò il cuore.
Quest'anno non avevo voglia di grandi festeggiamenti. Tutto ciò che desideravo era trascorrere la serata con lui, magari sul divano, con un film e una coperta, o a chiacchierare fino a tardi come facevamo all'inizio, quando sembrava che il tempo si fermasse solo per noi.
Sfiorai la pancia con la mano, un gesto quasi istintivo, e sorrisi. Quest'anno era diverso, c'era di più. C'era un futuro che cresceva dentro di me e che rendeva ogni momento più prezioso.
Seduta sul bordo del letto, con le rose accanto, mi resi conto di quanto fossi fortunata. Non era il mazzo di fiori, o il biglietto, o la sorpresa che probabilmente mi aspettava. Era lui. Era il modo in cui mi amava, in cui rendeva ogni giorno, anche quelli più difficili, un po' più facile.
E quel pensiero bastò a farmi sentire completa.
Joseph POV
Avevo pianificato tutto nei minimi dettagli, o almeno ci avevo provato. Sarah non amava i grandi festeggiamenti, specialmente quest'anno, quindi avevo deciso di organizzare qualcosa di piccolo, intimo, che fosse solo per lei. Giusto i suoi amici più stretti, un po' di musica e una torta che sapevo avrebbe adorato.
Ma c'era anche il regalo. Quel regalo mi stava facendo impazzire. L'avevo scelto con una cura maniacale, pensando a lei, a noi, a tutto quello che stavamo costruendo insieme. Era più di un semplice oggetto; era un simbolo. Qualcosa che speravo avrebbe portato con sé ogni giorno, un pezzo di me sempre accanto a lei.
Ero andato a ritirarlo quella mattina, mi ero svegliato presto per lasciare le rose e il bigliettino, sapendo che avrebbe capito che stavo combinando qualcosa. Non era stupida, anzi, spesso capiva cosa stessi pensando ancora prima di me.
Mentre tornavo a casa con il regalo stretto tra le mani, sentivo l'ansia crescere. Non per la festa, non per gli amici che avrebbero riempito il nostro piccolo salotto, ma per quel momento. Il momento in cui le avrei dato quel pacchetto e avrei aspettato di vedere la sua reazione.
Sarebbe stata felice? Sorpresa? Avrebbe colto il significato che avevo nascosto dentro quel gesto? Non lo sapevo, ma ero pronto a scoprirlo.
Sarah POV
La giornata in studio era stata più lunga del previsto. Ero stanca, ma soddisfatta. Avevo lavorato su un pezzo nuovo, qualcosa che mi faceva sentire libera, ma ora desideravo solo tornare a casa, infilarmi qualcosa di comodo e passare la serata in tranquillità.
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Amianto
FanfictionE se il rapporto tra i due ragazzi fosse qualcosa di più di un'amicizia? Come sarà dopo la conclusione di Amici? Beh, io me lo immagino così! Benvenuti in "Amianto", una fanfiction su Sarah e Holden puramente inventata!