42. I had to fall to lose it all, but in the end it doesn't even matter

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Curiosità
Quando Penny e Cody andavano alle elementari, c'era un bambino a cui piaceva Penny. Cody, per fargli capire che sua cugina era intoccabile, gli fece un dispetto: gli cosparse la sedia di colla, così quando il bambino ci si sedette, non riuscì più a rialzarsi
🪑🪑🪑

E se ci fossimo persi troppo in situazioni amorose tra i vari personaggi e ci stessimo dimenticando del vero nemico che, silenzioso, sta per tornare a perseguitarci?
💥💥💥

Buona lettura🔥


🚬ATRIS POV🚬

Ho baciato una ragazza.
Non ci ho mai pensato prima.
L'ho sempre fatto automaticamente, considerandolo il primo passo per raggiungere ciò che più agognavo.
Tutti si baciano, tutti hanno baciato almeno una persona nella loro vita.

Parenti, amici, fidanzati.
Tutti baciano per un motivo diverso, per esprimere ciò che provano per l'altra persona, perché toccare le labbra dell'altro è come toccare la parte più profonda di un'anima che si vuole esplorare.

Un'anima che fino a quel momento hai solo potuto immaginare.
Nelle labbra c'è scritta la vita insieme a cui vorresti vivere, anche solo per qualche ora. Anche solo per una notte.

Ma in quel momento è la cosa che conta di più.
Le labbra tumide, le guance rosse, il respiro regolare e una macchia viola sul seno.
È questo lo spettacolo che vorrei sempre ammirare, ogni volta che la guardo.

Si può desiderare qualcuno fino ad annullare sé stessi?
Si può voler ossessivamente vedere, conoscere, esplorare una persona? Come se non ne avessi mai abbastanza, fino a soffocarla.

Il suo nome è Astrodelia Evans, l'ho stampato in mente dal primo giorno. Non l'ho mai dimenticato.

Astrodelia.
Maschietto.
Stalker.
Pidocchio.
Stellina.
Jasmine.

Sempre lei, in ogni sfumatura di nome.

Potrebbe avere mille nomi diversi, ma rimarrebbe sempre la ragazza testarda e insistente che non si è mai accontentata di nessuna delle mie risposte insoddisfacenti, che mette la mia pazienza a dura prova perché si immischia in ciò che non la riguarda, ma lo fa quasi senza pensarci, come se per lei fosse un comportamento normale.

E quando lo noti, quando vedi che non lo fa con malizia o secondi fini, alla fine cedi. Lasci che continui ad immischiarsi nella tua vita perché prima di lei a nessuno era mai importato così tanto cosa facessi.

Profuma di biscotti e rose, di eclissi lunare e terra bagnata, di impegno e scoordinazione.
E sulla sua pelle si possono leggere mille romanzi, i nei che ha sulle braccia formano mille costellazioni.
Con la magia incastrata nella voce e la timidezza nei gemiti, quando la tocco in punti che prima di me nessun altro aveva mai toccato.

Mi fa impazzire il sangue e scordare di avere un cervello, quando si tratta di lei l'istinto è l'unica cosa che mi muove.

Tutti questi pensieri volano via quando vengo strappato dal sonno, due mani mi scuotono le spalle nude così forte che sembra ci sia un terremoto.

Ma i miei occhi si rifiutano di aprirsi. Voglio dormire ancora un po' e penso che ignorare gli scossoni sia la mossa più saggia, ma a quanto pare mi sbaglio.

Appena due secondi dopo un peso improvviso mi schiaccia la schiena.
«Che cazzo» borbotto.

«Atris, devi svegliarti, adesso. Siamo nei guai» è la sua voce che non mi fa indugiare ad aprire le palpebre. Perché voglio vederla.

𝑶𝒏𝒆 𝒑𝒍𝒖𝒔 𝒐𝒏𝒆 (1+1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora