46. Red Lights

463 24 13
                                        

Curiosità
È stato Scar ad insegnare a Will ad andare in bici da piccolo
🚳🚳🚳

Capitolo lungo, pieno e molto, mooolto 🌶️🌶️🌶️

Buona lettura🌺

Buona lettura🌺

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.





🩵RODY POV🩵

Non è vero che i pianti sono tutti uguali, hanno sfumature e intonazioni diverse a seconda del motivo per cui si piange.

Il pianto dettato dalla rabbia è quasi inevitabile, incontrollato, semplicemente ti ritrovi con le guance bagnate e un odio profondo che ti cresce dal petto, invadendoti tutti i nervi. E non lo controlli.

La felicità o l'orgoglio, invece, ti riempiono, piuttosto che svuotarti, ti regalano qualcosa, al posto di privartene.
E quel respiro profondo è decisivo per lo scaturire delle lacrime stesse, che si alternano fino a mischiarsi col sorriso più puro, quello che nasce in modo naturale, il sorriso che ti trova senza che tu lo stessi cercando.

Poi c'è la morte di qualcuno, o di qualcosa, quella forse è la peggiore. Quella ti dilania le viscere, staccandoti dalla realtà. C'è chi, per proteggersi dal dolore, non prova nulla se non un totale e infinito vuoto.
E poi c'è chi piange. I singhiozzi si aggrappano alla gola e le orecchie pulsano e vorresti respirare come prima, con un po' meno pesantezza, ma non ce la fai.

Infine, credo, il pianto che si manifesta quando ti spezzano il cuore.
È disperato, più rumoroso e parte dal cuore per esplodere nella testa, non intacca la respirazione ma vorresti non respirare più, perché fa male.
Ogni singolo battito di cuore, che fino a quel momento batteva per quella persona, fa male, perché non sa più per chi sta battendo. Non sa più perché batte.

E io ho paura di stare per provare proprio quest'ultimo.
Sono vulnerabile ormai.

Dunque, si può concludere che, alla fine, si può piangere per tutto. E secondo me non è sbagliato, piangere è una magia del corpo, che espelle acqua perché non sa in quale altro modo esprimere le sensazioni, perché è l'unico modo che ha trovato per farlo, anche prima che esistesse la parola.

Le lacrime sono il diretto contatto con ciò che abbiamo dentro, ci permettono di rendere tangibile il dolore o il piacere, che altrimenti sarebbero solo emozioni astratte.

Il pianto è il volto dell'umanità, ed è bellissimo.
Io lo trovo bellissimo.
Non ho mai avuto paura o vergogna di piangere, non me ne è mai importato che gli altri mi dessero della piagnucolona perché è parte di ciò che sono, ed è una parte che accomuna tutti, infondo.

...

«Non piangere, didi» papà mi accarezza una guancia, col suo tocco gentile e caldo di sole e salsedine.

𝑶𝒏𝒆 𝒑𝒍𝒖𝒔 𝒐𝒏𝒆 (1+1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora