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«Penny, chi è quello?» lo indico con un cenno del capo.
Penny ride scuotendo la testa.
«Scordatelo, tesoro. Non esiste persona più stronza di Atris De Giglio».
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«Chi sei?» e poi la sua voce. Serafica, profonda, ferma. Ed un tantino arrogante...
•Curiosità• Gli occhiali da aviatore che Will porta sempre al collo sono un regalo della madre per il suo undicesimo compleanno. 🍭🍭🍭
Eccoci con la prima parte di questa festa🙂↕️ Buona lettura✨
🌶️🌶️🌶️
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🪩CODY POV🪩
Sono già al secondo o terzo cocktail, l'idea più geniale che Atris ha avuto per il fluo party di stasera è stata allestire un piccolo bancone come angolo bar, poi ha assunto un barman esperto pronto a fare cocktail gratis a tutti. La specialità è che persino i cocktail sono fluorescenti e ora tutti abbiamo la lingua colorata.
Il bancone è stato montato poco lontano dall'altare e per fortuna io ho un trattamento preferenziale, perché altrimenti mi sarei dovuto fare due ore di fila per un drink.
La festa non è iniziata da neanche un'ora e già Falls Church brulica di ragazzi, quindi mi affretto a posizionarmi in console per dare inizio alle danze.
Scorrendo nel mio repertorio faccio partire "Meddle about" dei Chase Atlantic, prendo il telefono e mi faccio un video tirando fuori la lingua colorata e poi giro la fotocamera per inquadrare tutte le persone che, cantando, creano un miscuglio di bocche fluorescenti.
È fottutamente fantastico.
Salto come un matto e mi finisco anche quel drink, lasciando il bicchiere vuoto vicino la console. Faccio slittare le dita da un tasto ad un altro e sono soddisfatto della musica che ne viene fuori dalle casse.
Dio se mi mancava questa sensazione, alle Hawaii sembravo uno zombie, qui invece posso rinascere tutte le volte che voglio. A Falls Church nessuno mi punterà il dito contro, perché qui sono tutti esattamente come me. Sregolati, affascinati dall'impudicizia.
E sono davvero preso bene, almeno finché non noto mia cugina tra la folla.
Senza pensare, perché ormai mi sono completamente dimenticato come si fa, avvio una playlist con riproduzione automatica e salto giù dall'altare. Barcollo tra i corpi che mi stringono nella loro morsa, tra pacche sulle spalle da parte di ragazzi che conosco, miei amici o compagni di football, e ragazzine che sospirano al mio passaggio.
Capisco che Penny è appena arrivata perché è disorientata, deve ancora abituarsi alle luci psichedeliche.
Sfilo dalle mani di un tizio a caso un pennarello giallo fluo, rubandoglielo e sgattaiolando subito via, e sopraggiungo alle spalle di mia cugina.
Le avvolgo la vita con un braccio, lei mi riconosce all'istante e si rilassa, le sfioro la mascella con la punta del naso e quando inclina di riflesso la testa di lato, le coloro la pelle di giallo.