Click 31: Hang-Out

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[A/N: 你好. Sono ancora viva ha! Speravate fossi morta in aereo e invece sono ancora qui a torturarvi con questa terribile storia sui faiv es-oh-es.

Un piccolo avvertimento: capitolo molto, ma mooolto più lungo rispetto agli altri. Spero non vi annoi e dispiaccia troppo. 😖]

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"Ciao, Calum." lo saluto con un sorriso forzato in volto. Lo guardo dall'alto in basso, notando il suo corpo coperto solo dai boxer e le calze.
Ha ancora l'abitudine di dormire mezzo nudo, vedo. "Niente bandiere alzate questa mattina?" lo prendo in giro al ricordo del piccolo incidente di mesi e mesi fa, quando si era svegliato con l'erezione. Lo vedo arrossire lievemente, per poi ritornare a guardarmi con occhi confusi.

"Uhm... hai bisogno di qualcosa?" domanda con voce insicura, ovviamente non aspettandosi che mi presentassi alla sua porta.

"Voglio chiederti se ti andrebbe di uscire con me uno di questi giorni." rispondo stranamente confidente, ma so che devo esserlo, so che devo aver coraggio nell'affrontare il mio vicino futuro e le conseguenze delle mie scelte e azioni.

Probabilmente mi pentirò di aver usato Calum, ma non ho altra scelta. Questo gioco ha iniziato a stancarmi e l'unica cosa che voglio ora è ritornare a casa e dimenticare questo pazzo mondo in cui mi ritrovo.

Voglio che tutto finisca subito.

"Uscire?"

"Sì, uscire insieme, andare da qualche parte e chiacchierare." sposto la ciocca azzurra dietro l'orecchio. "È passato un po' dall'ultima volta che siamo rimasti soli. Ora che usciamo, o meglio, voi uscite in gruppo, non abbiamo mai spazio per noi due." replico, questa volta in tono sincero. Mi manca passare del tempo con lui e anche se dovrei essere arrabbiata per la scommessa, non ci riesco più. È più forte di me.
Probabilmente è la stessa storia con Luke, ma, a differenza di Calum, provo- ho provato dei sentimenti per lui ed è per questo che ho scelto il corvino, perché non provo quel tipo di affetto nei suoi confronti, pertanto so che farà meno male quando me ne andrò. Per di più, da quanto ho capito da Zaira, lui ha una cotta per me, quindi sarà anche più facile effettuare il mio piano.

"Oh." si ferma a pensare mentre le sue iridi scure mi scrutano attentamente, come in cerca dell'inganno. Ma, pochi attimi dopo, cede e io sorrido con la speranza che allontani i sospetti su di me. "D'accordo. A quale data l'appuntamento?" ghigna apparentemente felice.

"Sono libera tutti i pomeriggi, dato che non ho una vita socialmente attiva al momento." ridacchio brevemente. "Domani ti andrebbe bene?"

-

Sei ore infernali dopo, sono pronta ad uscire dall'ultima classe, quella di Storia dell'Arte. Odio questa materia, anche se so che è importante e tutto il resto, ma dover studiare la storia di una qualsiasi cosa mi annoia - eccetto se si tratta della biografia dei miei artisti preferiti.

"Hi!" mi sento chiamare nel corridoio affollato. Mi giro quanto basta per notare il corvino avvicinarsi, chiedendo alcuni 'permesso' per sorpassare la massa di gente. Ridacchio quando lo vedo inciampare leggermente nei propri piedi, per poi alzare lo sguardo su di me imbarazzato e infine raggiungermi con fare impacciato.

[A/N: Ho fatto la rima, ora mi merito un pacco di Skittles, vero? ☺️]

"Cal." lo saluto alzando lievemente un angolo della bocca.

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