I'm back, bitches yay.
Sarebbe davvero carino se leggeste lo spazio autrice infondo al capitolo. E' abbastanza importante :)
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"Calmati, Fencidy." mi blocco alla sua voce. Tiro fuori il cellulare dalla tasca, accendendo lo schermo per illuminare la stanza. Faccio vagare la luce per cercarlo ed eccolo lì, seduto sopra la fila di materassini blu.
"Cosa ci fai qui?"
"Potrei chiederti la stessa cosa." ribatte per poi alzarsi in piedi.
"Siamo bloccati qui." borbotto mentre giro per la stanza in cerca dell'interruttore. Quando la trovo, allungo la mano per accenderla.
"Dammi una ragione per crederti." dice improvvisamente, fermando la mia mano che rimane sospesa in aria.
"Per credere che siamo bloccati qui?" domando confusa, voltandomi verso di lui per guardarlo nell'oscurità.
"No, per quella cosa." chiudo gli occhi e sospiro profondamente. Accendo la luce.
"Fiducia, Michael. Dovresti fidarti di me per credermi."
"Perché non sei al ballo? Pensavo che a tutte voi ragazze piacessero queste cose." cambia argomento. Aggrotto le sopracciglia ed incrocio le braccia al petto.
"Non mi piacciono particolarmente e non potrei andarci comunque essendo rinchiusa in uno sgabuzzino." dico secca. "Hai qualche idea di come uscire?"
"No." risponde velocemente.
"Perfetto!" dico sarcasticamente per poi sedermi sopra la pila di materassini mentre mi tengo il ventre. Questi dolori mestruali mi stanno uccidendo.
"Uhm, tutto bene?" chiede avvicinandosi lentamente a me; appoggia poi una mano sulla mia spalla. "Sembri malata." dice improvvisamente preoccupato.
"Non sembra, lo sono." dico prima di strizzare gli occhi dal dolore.
"Posso aiutarti?"
"Come, dottor Clifford?" lo prendo in giro.
"Sdraiati." lo guardo dubbiosa, ma obbedisco, troppo debole per discutere. Anche Michael sale sopra i materassini, stendendosi di lato affianco a me e, mentre con una mano si sorregge il capo, l'altra inizia a sollevare lentamente la mia maglietta.
"Che fai?" ricopro la pancia, sperando che non abbia notato la pelle d'oca che lui mi ha causato.
"Fiducia, Hirin." ripete le mie stesse parole. "Fidati di me." i suoi magnetici occhi mi fanno perdere il controllo, di conseguenza mi rilasso, lasciando che mi alzi la maglietta. Poggia la mano sopra il mio ventre scoperto, facendomi leggermente sobbalzare al contatto, ma mi abituo alla sua presenza non appena inizia a massaggiarmi. Chiudo gli occhi e mi beo della sensazione: mi sento molto meglio.
"Tu invece ti fidi di me?" domando poco dopo, sperando non cerchi di nuovo di cambiare discorso. Rimane per un intero minuto in silenzio mentre continua a muovere la mano.
"Sì..." risponde sospirando. "Ho fatto indagini e ho capito che quel che mi hai detto è vero. Faccio solo parte di uno dannato gioco, davvero bello, non credi anche tu?" scuote la testa, sorridendo amaramente.
"Michael-"
"No, va bene così. Avrei dovuto accorgermi di tutte quelle stranezze, compreso tu: sei spuntata dal nulla e sei così diversa dagli altri, da tutti noi. Ho capito perché ultimamente sei doppiamente confusa, c'è stato un bug nel gioco e hai saltato una parte del tempo qui." porto il mio sguardo verso la sua mano sopra di me.
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Click It :: 5SOS
FanfictionDove tu sei protagonista e scegli come far proseguire la storia. Hirin sta giocando a un gioco di ruolo online per ragazze, dove ci sono ragazzi con cui flirtare e altro... Nel gioco è la nuova studentessa della Lasing Art&Music Academy e con il pro...