Click 4: Role Play

7.3K 521 464
                                    

"Ehm... Io in realtà-"

"Sei occupata, non importa." Taglia corto, il suo improvviso cambio d'amore mi spaventa. Allunga il passo verso il dormitorio maschile e se ne va senza salutarmi, lasciandomi sola in mezzo al corridoio vuoto. Sospiro prima di cercare una delle tante piantine della scuola fissate al muro, per vedere dov'è l'aula 369.

"Quarto piano, ala ovest." Mi ripeto sussurrandolo più volte per non dimenticarmelo. M'incammino verso la scala principale che è situato davanti all'ingresso, dove sono entrata prima.

Passano appena due minuti che mi ritrovo sperduta in questo immenso spazio. È peggio di un labirinto.

"Hirin." Cantilena una piccola e infantile voce, che mi ricorda un po' i film horror con le bambole assassine. "Hirin." Ripete, sta volta più vicina alle mie orecchie, il che mi fa gelare le vene. Mi guardo intorno non vedendo anima viva. "Vuoi giocare con me?" Qualcosa di indefinito piomba sulla mia testa e il mio grido echeggia lungo il corridoio spaventando anche me stessa. Sento che l'oggetto misterioso, per quanto caldo sia, mi pesa troppo e quindi l'afferro con le mani. Improvvisamente un mostriciattolo a testa in giù mi si para davanti offuscando la mia vista. Cerco di spostarlo e buttarlo a terra, ma questo in un qualche modo inizia a fluttuare nell'aria guardandomi con due occhioni rosso sangue. Strani versi vengono emessi dall'animaletto, qualcosa di esso mi sembra vagamente familiare.

"Che cavolo sei?"

"Free, la protettrice della scuola. Ihih-ihih." La sua risatina mi rimbomba nelle orecchie facendomi rabbrividire. Oh. Abbasso lo sguardo verso la divisa, dove v'è lo stemma e finalmente capisco cosa sia. I suoi occhi diventano celesti.

"Sei 'sto coso?" Indicai il mio petto sulla quale l'animaletto è cucito.

"Sì sì," Svolazza a testa in giù prima di scendere a terra guardandomi dal basso. "sai come si gioca?"

"A cosa?"

"Non ti ricordi? Sei entrata nel gioco. Non vuoi sapere come uscire?"

"Be' sì... ma cosa devo fare?" Sto seriamente parlando con un mostriciattolo metà gatto metà coniglio rosa con le ali?

"Giocare, ovviamente!" La mano destra entra in collisione con la fronte e la mia faccia dice "Ma davvero?" sarcasticamente, per quanto un viso possa essere sarcastico. "Ecco il libro delle istruzioni." Qualcosa di duro mi piomba in testa per la seconda volta e le lacrime minacciano di uscire mentre mi tengo la parte lesa con ambedue le mani.

"Tu! Lurida..." Dai pensa a qualcosa.

"Non insultarmi, ragazzina." Gli occhi ritornano rossi dalla rabbia. "Sono io che comando qui." L'oggetto che mi ha procurato un bernoccolo sul capo inizia a levigarsi fino all'altezza del mio ventre. "Prendilo." Mi ordina e io faccio quel che mi dice, fissando il libro dalla copertina nera che si apre alla prima pagina.

"Oh, l'introduzione la possiamo saltare." Le pagine si sfogliano da sole. "Ecco, le cose che devi fare sono semplici, anche per le persone stupide... come te." Fa una sottospecie di smorfia mentre io alzo gli occhi al cielo.

"Lezione uno: ruola. Non importa cosa succede, tu devi continuare a ruolare. Stai in linea alla trama del gioco, o rischierai di perderti... di perdere." Osservo le scritte comparire magicamente sulla carta.

"Lezione due: non innamorarti. Se lo fai potresti non voler più ritornare nel tuo mondo e rimanere intrappolata in mezzo ai pixel."

"Ma... l'obiettivo principale del gioco non era appunto avere un ragazzo?"

"Oh, certo. Ihih-ihih. Ma se vuoi uscire da questo gioco, ti sconsiglio di innamorarti. Anche se devo ammettere che le tentazioni sono forti." Ammicca verso di me. "Ho fatto un ottimo lavoro." Alza il mento.

Click It :: 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora