Click 2: Hi or Hey?

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"Caricamento •••"

Sono ormai dieci minuti buoni che il caricamento non carica. Diamine, perché ho un computer così lento?

La parola 'errore' mi appare in una finestrella. Con la freccia clicco la 'x', ma subito dopo riappare. Compaiono sempre più finestre che ricoprono poi tutto lo schermo.

Ma che...

Improvvisamente diventa completamente nero fino a quando infiniti numeri verdi scorrono dal basso verso l'alto. I miei occhi rimangono incatenati allo schermo senza sapere cosa fare. Non mi era mai successo.

"Caricamento completato. Vuoi continuare?" Premo 'enter'.

**

Spalanco gli occhi stordita. Le labbra e la gola sono entrambe secche. La prima cosa che noto è il retro di un sedile. Non sono nella mia camera. Davanti a me c'è un signore di spalle, che spegne il motore dell'automobile mentre io fisso la scena confusa.

Dove sono?, è la prima cosa che mi domando mentalmente.

"Milady, siamo arrivati." Una voce profonda arriva alle mie orecchie mentre guardo l'uomo davanti a me.

"A-arrivati dove?" Balbetto, guardando fuori dalla finestra. Un imponente edificio disposto a ferro di cavallo mi fa spalancare gli occhi. Il signore con lo smoking esce dall'auto per aprirmi la porta e io - sempre confusa - esco guardandomi in giro. Davanti a me c'è un gigantesco guardino ben curato con tanto di panchine e due fontane disposte in lati opposti. La struttura sembra essere la residenza di un qualche Re o qualcosa del genere.

L'autista mi porta due valigie e solo in quel momento, guardando in basso, mi rendo conto di essere in divisa scolastica: camicia bianca con cravatta nera-rossa, una gonna scozzese coi stessi colori e delle calze bianche lunghe fino alle cosce. Sul lato della camicia c'è, quel che presumo sia - lo stemma della scuola - dov'è rappresentato la figura di un incrocio tra gatto e coniglio con le ali e la scritta "LAMA" cucita sotto di esso.

LAMA? Come il nome della scuola nel gioco?

Il signore s'incammina attraverso il vasto giardino colmo di vegetazioni: piante e fiori di diversi tipi e dei alberi disposti in due file parallele, in pratica un viale alberato. Si porta con sé le valige e io non posso far altro che seguirlo.

Ad ogni passo che faccio, penso che sia tutto solo un sogno. Uno molto, molto lucido.

Dopo aver percorso l'intero giardino, mi ritrovo davanti ad un imponente portone di legno scuro che si apre lentamente, rivelando all'interno la figura di una donna.

"Le do il benvenuto al LAMA, Ms. Fencidy."

Questa voce... questo viso... i vestiti. Oh mio dio.

"Sono la preside McCartner, lieta di conoscerla." Le stesse identiche parole del gioco, tranne per il fatto che mi ha chiamata per cognome invece che nome. Spalanco la bocca incredula.

Questo è solo un sogno, vero?

"S-salve." Balbetto ancora. Rimetto a posto la mandibola appena caduta a terra.

"Iniziamo a fare il tour della scuola o preferisce andare subito in classe?" Mi sorride mostrando i denti perfettamente bianchi.

"Tour." Dico senza voce.

Osservo la donna così simile al disegno del gioco: stessi capelli biondi raccolti in una crocchia, stessi occhi, stessi occhiali e stesso abbigliamento, solo versione reale. Ancora non ci credo.

"Bene! And-" Dietro la preside passa un alto ragazzo biondo dai occhi blu, con addosso una maglietta nera e un paio di jeans del medesimo colore e stretti, molto stretti, che gli avvolgono le gambe snelle.

"Mr. Hemmings! Che cosa ci fa in giro per i corridoi durante lezioni?" Dice la preside in tono severo e mi sembra di attraversare un Deja-vù. Odio quando succede.

"Ora buca, Ma'am."

Uh, nel gioco non aveva detto così.

"Dato che non ha nulla da fare, penso non le dispiaccia accompagnare la nuova studentessa a visitare la scuola." Il biondo mi dà un'occhiata e questa volta non da dietro uno schermo, ma per davvero. È ancora più carino che in pixel.

"Si ricordi di indossare la divisa prima delle sue lezioni." Ricorda al ragazzo prima di sparire dietro a una porta.

"Seguimi, lumaca." Roteo gli occhi cercando di mantenere il suo passo veloce. "Come ti chiami, nuova arrivata?"

"Lo sai che non si chiede il nome degli altri se prima non ci si presenta?" Con la coda dell'occhio lo vedo alzare gli occhi al cielo.

"Noiosa," Borbotta piano, anche se lo sento comunque. "Sono Luke, ma tu mi puoi chiamare stasera." Ghigna mandandomi un occhiolino.

L'ha detto sul serio?

"Ma che simpatico." Mormoro guardandomi intorno: quadri famosi, e foto e dipinti, che probabilmente sono stati fatti dai studenti, sono attaccate al muro disposte ordinatamente.

Più tempo passa, più la convinzione del fatto che tutto questo sia frutto del mio subconscio svanisce.

"Hi... rin."

"Hi o Hey?" Ride da solo.

Ma che problemi mentali ha?

Roteo gli occhi incrociando le braccia al petto.

Ancora non ci credo di essere entrata nel gioco! Come diavolo faccio ad uscirne?

Dopo avermi mostrato alcune delle infinite aule principali si ferma davanti a una porta, da dove proviene un rumore, mentre si gira dalla mia parte.

"Finito il tour, pasticcino. Ci si vede in giro." Tira un sorriso mentre morde l'anellino nero al labbro inferiore. Alzo gli occhi per il nomignolo per poi entrare nell'aula spalancando la porta. Il rumore cessa non appena faccio un passo in avanti.

"Salve. Come posso aiutarla?" Riconosco il prof. riccio coi occhiali e mi chiedo perché tutti i ragazzi siano così dannatamente belli qui.

Cosa devo dire?

"Sono la nuova allieva." In qualche modo riesco a pronunciare una frase di senso compiuto, senza balbettare come un'idiota.

"Oh, accomodati pure." Mi invita senza troppi inconvenienti, come il presentarsi, ma la cosa non mi dispiace, anzi: io odio le presentazioni.

Mi manda un caloroso sorriso, facendomi scogliere come un pupazzo di neve al sole mentre mi avvicino al primo posto vuoto che trovo, quello vicino al ragazzo cupcake.

Placa gli ormoni, bella.

Ma è impossibile!

Zitta e obbedisci.

Oh Dio. Devo smetterla di farmi monologhi mentali.

Mr. Cupcake, come lo chiamo io, mi passa un bigliettino:

> Hey :)

***

[-- Scegli tra le seguenti opzioni:

• Gli rispondi

• Lo ignori (per ascoltare quel figo del prof. Irwin mentre spiega come sbatt-... suonare il tamburo ;)]

Questa storia è una sorta di esperimento ahah. Non ho idea di come andrà a finire e a dire la verità nemmeno cosa succederà nel prossimo capitolo. E qualcosa mi dice che prima o poi lo cancellerò.

In pratica siete più voi a decidere come andrà la storia e credo che in ogni capitolo vi lascerò due o più opzioni da scegliere. Quello più scelto sarà come proseguirò la storia. ;)

Oh, se volete potete proporre idee, io ne terrò conto.

badpaq x

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