- Indovina chi sono?- chiese una voce fin troppo familiare alle mie spalle, dopo che due mani si poggiarono sui miei occhi.- Mmh. Fammi pensare... - stetti al gioco, pur sfoderando il mio consueto tono annoiato.
- Sono esattamente chi vorresti che fossi. -, ribatté Doreena sogghignando.
- Chi vorrei eh? Allora vediamo... Gwen Stanley.
Mi rifilò uno schiaffo secco sul collo. Ahi.- Che bastardo! - sbottò indignata, lanciandomi poi un'occhiataccia. - Dove l'hai imparato il cognome?
- Siamo compagni di classe a biotecnologia.
Spiegai facendo spallucce, massaggiandomi il collo dolorante.La ragazza in questione stava momentaneamente facendo le fusa al ragazzo di ieri. I muscoli quasi gli esplodevano attraverso la sua felpa viola con sopra stampato il logo di una squadra di football locale. Amélie iniziò a ridacchiare mentre Zac ci guardò con un' espressione confusa.
- Cosa mi sono perso?- chiese un po' offeso, sentendosi tagliato fuori dalla conversazione.
- Qualche rotella secondo me. Tanto tempo fa.
Rispose Doreena, ricordandomi con un'occhiata di tacere sull'argomento.Sospirai. - Voi due, invece di litigare, cercate di fare qualcosa di produttivo.
- Tipo? -, chiese. Con qualche rapida mossa, legò i lunghi capelli rossi in una coda alta. Ultimamente li portava raccolti sempre più spesso, e mi ritrovai a pensare che le stavano anche parecchio bene. Le davano un'aria più matura.
- Fatemi i compiti -, proposi un esempio.
- Guarda che sei tu il secchione qui -, osservò. - Anzi, siete.
Si corresse, e fece cenno in direzione di Amélie che sembrava essersi appena risvegliata dal mondo dei sogni. Infatti mormorò un 'cosa' che fece alzare gli occhi a Doreena.- Io non scherzo mai. - Precisai. - E poi il termine "secchione" non mi si addice, sono più quel che si definisce un intellettuale pigro. Sai, di quelli che sono buoni ma non si applicano.- argomentai.
Doreena alzò gli occhi al cielo. - Come no...
- Lo giuro.
- Va bene, non m'interessa cosa sei, sono qui per fare un annuncio. -, sfoderò un sorriso a trentadue denti e ci fissò, uno ad uno.
- Non dirlo.
La pregò Zac dall'altra parte del tavolo con un'espressione seria, rivolgendole lo sguardo implorante. Tutti e tre ci voltammo nella sua direzione.- Cosa?-, chiese Doreena confusa.
Dopo qualche altro secondo di silenzio, esclamò: - Sei incinta!
Doreena rimase immobile. - Eh? No! - si difese con un'espressione inorridita.
- Non ti facevo così scaltra, rossa - Rincarai la dose, e Amélie scoppiò a ridere, benché finora avesse cercato di trattenersi dal farlo davanti alla sua amica.
Ci fulminò a turno con un'occhiata di fuoco. - Tu, intellettuale pigro, non azzardarti a chiamarmi rossa. Mi da sui nervi. E, tanto per la cronaca, non sono incinta, sono qui per ricordarvi che oggi è il mio compleanno! - con uno sbuffo si tirò indietro contro lo schienale.
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DARK SOUL
RomanceCameron McLyne è tutto ciò che la Sniper, società segreta che agisce da decenni giustiziando ogni genere di criminali a Manhattan, brama di possedere. Insensibile, silenzioso e spietato. Amélie Howard, ragazza ordinaria ed eccessivamente curio...