29 APRILE 1957 - LUNEDI'
Cara Sandra,
la lettera che mi hai scritto mi ha commosso.
Mi dispiace per quello che sta passando tua figlia e spero che la situazione migliori presto. Sono disposto a partire anche adesso per stare al tuo affianco. Non sopporto il pensiero di saperti in sofferenza, soprattutto standoti lontano.
Anche se ci siamo conosciuti per soli due settimane sento che tu sei importante per me.
Non vedo l'ora di vederti.
Ti raggiungo all'indirizzo della lettera che mi hai spedito.
Tuo Haruki.
10 MAGGIO 1957 - VENERDI'
Quando il detective ha ricevuto le foto dal suo investigatore, il suo sesto senso ha dato prova di avere ragione. Per quanto si sia impegnata a non farsi acciuffare, l'investigatore ha seguito ogni sua mossa e ha parlato con le persone che hanno avuto a che fare con la sospettata.
«Signorina Brown, nonostante avesse scontato i giorni in prigione per aggressione contro un mio collaboratore, lei potrebbe rischiare l'ergastolo o, ancora peggio, la pena di morte.» dice il detective, sedendosi di fronte alla sospettata insieme al suo avvocato nella sala interrogatorio, avendo in mano dei fascicoli.
«Cosa? Perché?» strilla Vicky allarmata.
«Perché abbiamo le prove che lei ha tentato un duplice omicidio nei confronti della signorina Kelly. Per sua sfortuna lei è sopravvissuta all'esplosione e all'avvelenamento.» l'uomo si alza dalla sedia e si avvicina alla signorina sedendosi sul tavolo alla sua destra. L'uomo nota chiaramente che Vicky sta sudando, non lo guarda negli occhi e la gamba destra trema freneticamente.
«Abbiamo trovato il luogo in cui ha creato l'esplosivo, abbiamo le testimonianze di persone che l'hanno vista avvicinarsi alla macchina della vittima, abbiamo le prove che lei ha spedito le foto» il detective caccia le foto dal fascicolo sparpagliandole sul tavolo. «Lei ha comprato la cioccolata e l'ha avvelenata con il detersivo che usa per lavare i suoi vestiti!» caccia da un altro fascicolo le foto della scientifica della confezione della cioccolata e delle siringhe che riportano tracce di detersivo. «Inoltre, abbiamo visto le foto che lei ha ossessivamente conservato in casa sua! Signorina Brown, si renda conto che lei è nei guai seri.» Infine il detective mostra le foto di Mia, sentendo aumentare la rabbia e il sangue bollire nelle vene.
Il detective si alza dal tavolo e si avvicina alla finestra, attendendo una risposta dall'avvocato della signorina Brown.
«La difesa propone un accordo.» dice l'avvocato ma Vicky si dimostra contrariata.
«Non intendo fare un accordo! Peggiorerà soltanto la situazione!» esclama Vicy, pallida e impaurita.
La situazione diventa interessante.
C'è qualcun altro che ha orchestrato tutto.
«Signorina Brown, c'è qualcosa che dovrei sapere?» domanda il detective, spronando la sospettata a parlare.
«No, signore--
«Sciocca perché non fai il suo nome? La tua pena potrebbe essere ridotta!» sussurra l'avvocato alla sua cliente ma Vicky si ostina a non voler parlare.
«No, sono io l'artefice di tutto questo orrore. Io ho tentato di uccidere Mia Kelly.» confessa risoluta Vicky, guardando per la prima volta il detective negli occhi.
Il detective ha attesto questo momento da settimane, ma sente che manca ancora qualcosa per concludere effettivamente il caso. Qualcosa gli sfugge...
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SPAZIO AUTRICE
Salve amici miei! Ecco a voi il nuovo capitolo!
A quanto pare il colpevole è stato trovato. Vediamo nei prossimi capitoli cosa succederà.
Vi sta piacendo? Fatemelo sapere con un commentino!
A presto!
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Un Amore Inaspettato
RomanceSettembre 1956. Calgary Mia Kelly è una ragazza che lavora coma bambinaia alla Family Happiness, una delle agenzie più famose di Calgary. Laureatasi in Scienze dell'Educazione, Mia desidera crearsi una famiglia, amando i suoi figli e amata a sua vol...