Capitolo 6

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Mia entra in casa, dirigendosi nel salotto seguita da Elijah che l'accompagna. Si siedono sul divano.

«Ah, con la mano come stai? Vedo che la fascia non la porti più.» nota Elijah.

«Sto bene, anzi meglio. Ho finito di recente di medicarla. Ti ringrazio per le direttive.» lo ringrazia Mia riconoscente.

«Di nulla Mia.» dice Elijah. Guardandola meglio, il fiocco che porta sulla testa la rende adorabile. Sembra una bambola di porcellana. «Oh, che sbadato! Gradisci una tazza di caffè?»

«Si grazie.»

«Va bene, torno subito.» detto ciò si dirige verso la stanza di fianco, in cucina, per versare il caffè appena uscito dalla moka. Versa il caffè nelle due tazze di porcellana bianche decorate con fiocchettini di vario colore, con il manico di colore rosso.

Nel frattempo, Mia si guarda intorno curiosa. È una stanza molto spaziosa, con un tappeto rosso che copre tutto il pavimento, con decorazioni a fantasia oro. Il divano si trova davanti alle finestre, un divano nero in pelle a due posti, affiancato da un altro divano alla sua destra molto più grande. Le mura della stanza sono occupate dalla libreria, occupato da volumi di storie antiche, medievali, moderne ma anche da manuali di letteratura italiana e quella inglese. Saranno di Elijah? Elijah è un professore?

«Si, sono un'insegnante.» sbuca fuori Elijah con le due tazze in mano.

«Grazie.» dice Mia mentre Elijah le porge gentilmente la tazza di caffè caldo.

«Sono un'insegnante di letteratura inglese, anche se sto attendendo la cattedra per letteratura italiana.»

«Interessante.» dice Mia pensando a quanto le piace il campo della letteratura, soprattutto Shakespeare o Jeoffrey Chaucer.

Ma poi, quando inizia a bere il caffè nota qualcosa di strano. Nulla di negativo, anzi. Ha un sapore migliore!

«Hai messo qualcosa nel caffè?» domanda Mia sorpresa e ne beve ancora deliziata.

Elijah sorride compiaciuto.

«È caffè italiano.»

«Allora sei italiano!» ecco spiegata la sua bellezza!

«Napoletano.» specifica Elijah finendo di bere il caffè, vantandosi delle sue origini.

«Solo per curiosità: come mai un napoletano si trova nel continente canadese?» domanda Mia finendo di bere il suo caffè. Deve assolutamente sapere come si prepara questo caffè. Quello che beve lei non è così buono! Anzi, a confronto è una brodaglia.

«È una lunga storia.» dice Elijah, perdendo l'entusiasmo negli occhi.

Oh, cavolo! pensa Mia sentendosi in colpa per aver fatto quella domanda.

«Scusami Elijah, se ti ho ferito non era nelle mie intenzioni farlo.» si scusa Mia dispiaciuta.

«Non è colpa tua Mia, tranquilla.» dice Elijah e prende entrambe le tazze per riporle nel lavello.

«Mi è stato detto che la situazione qui non è delle migliori.» dice Mia cambiando argomento.

«No, purtroppo. Va avanti da quasi quattro anni.»

«Oh, tutto questo tempo?» dice Mia sconvolta.

Si sente il suono del bus che si ferma davanti al vialetto.

«Penso che ora capirai perché.» le dice Elijah e si alzano dal divano per raggiungere l'ingresso. Nel momento in cui la porta d'ingresso viene aperta, Stella e Victoria entrano.

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