Capitolo 29

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«Mia! Apri la porta! Sono la nonna!» Amanda bussa alla porta allarmata.

La giovane è in preda dal panico. Il pianto non cessa. Trema e dondola su se stessa, cercando di calmarsi anche dai pensieri intrusivi.

Vivere la vita in queste condizioni è troppo. Non posso andare avanti così. 

Non ne posso più.

Se bevessi tutto il flacone di sonnifero potrei vivere senza dolori, senza sofferenze, senza incubi che mi perseguitano ogni notte.

Potrei finalmente essere felice!

 «Mia no! Non t'azzardare a fare una cosa del genere.» prova a convincere se stessa. «Ma il dolore è troppo forte. Non ce la faccio!»

«Piccina mia, apri la porta! Non riesco a sopportare il fatto che tu sia sola e vulnerabile!» implora la nonna preoccupandosi che sua nipote possa farsi del male.

«Nonna non ne posso più!» urla Mia piangendo.  «Vorrei porre fine a tutta questa situazione!»

«Piccina finirà tutto se mi farai entrare, okay? » insiste Amanda ansiosa perché ha capito cosa sta per succedere.

«Sandra! Vieni subito! Mia ha bisogno di te!» le dice Amanda scendendo le scale e sua figlia la raggiunge subito.

«TU stai fermo dove sei!» intima a Hardin il quale vorrebbe seguirla per capire cosa sta succedendo.

 «Potrei essere d'aiuto.» tenta l'uomo ingenuamente.

 «L'unica cosa di cui Mia ha bisogno è di conforto da persone che le vogliono veramente bene!» ribatte Sandra facendogli capire che lui è completamente inutile in una situazione così delicata.

Amanda e Sandra raggiungono subito la stanza di Mia e bussano ancora alla porta.

 «Mia sono tua madre. Ti prego, fammi entrare. Apri questa porta!» urla la mamma allarmata.

Finiscila Mia, tanto può solo peggiorare. Non andrà mai a migliorare. Nessuno ti può salvare.

Prendi quelle benedette pillole e vivrai finalmente in pace.

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SPAZIO AUTRICE

Eccomi con un nuovo aggiornamento!!! 

Vi sta piacendo?

Fatemelo sapere con un commento.

A presto!


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