18 SETTEMBRE 1956, MARTEDI
Elijah si reca all'agenzia, raggiungendo la porta dello studio della signora Basnok.
«Avanti» dice la signora Basnok, leggendo il giornale del giorno mentre beve un po di caffè.
«Buongiorno» si annuncia Elijah. Al suono della sua voce, la signora Basnok alza lo sguardo, squadrandolo dalla testa ai piedi. Un uomo davvero interessante
«Signor Martino, si accomodi» Elijah si siede di fronte alla donna.
«Signor Martino, al telefono ha detto di aver bisogno di una bambinaia» dice la signora Basnok ricordando la chiamata che ha ricevuto il giorno precedente dalla sua segretaria.
«Si, è esatto. Mia figlia, la maggiore, è piuttosto dispettosa nei confronti della piccola, e di conseguenza la minore è sempre stressata. Ho provato in ogni modo possibile per allentare il nodo ma leggendo sui giornali della sua agenzia, a quanto pare, voi riuscite a gestire ogni tipo di situazione con i bambini--
«Ha fatto bene a rivolgersi a noi, signor Martino» lo interrompe la signora Basnok, alzandosi dalla poltrona e inizia a camminare avanti e dietro lentamente. Ma anche con sicurezza, manifestando vanto e superiorità.
«La Family Happiness vanta di avere le migliori bambinaie della città, bambinaie in grado di capire ogni gesto e messaggio nascosto nel linguaggio infantile che un bambino o bambina possa trasmettere. Capace di cessare capricci e di aiutare i bambini quando hanno bisogno di aiuto. Le mie bambinaie sono preparate per ogni evenienza, pertanto signor Martino, si trova al posto giusto per il suo problema» dice la signora Basnok, ritornando alla scrivania, posizionandosi di fronte a Elijah, guardandolo con occhi severi e intensi. Poi si siede nuovamente sulla sua poltrona.
«Allora, signor Martino» la donna indossa degli occhia da vista e prende la sua agenda dal cassetto, leggendo quali bambinaie sono disponibili al momento ma non ne trova nessuna. Per questo domanda all'uomo se può pazientare due settimane.
Davanti a quella domanda Elijah si sente perdere le forze.
«Devo?» prova a tentare Elijah sconfortato.
«Signor Martino, sono consapevole che al momento si senta molto in difficoltà, ma le assicuro che, se aspetta solo due settimane, lei avrà la miglior bambinaia di sempre»
***
«Ecco le mie figlie» Elijah saluta Victoria e Stella che tornano da scuola, uscendo dallo scuola bus.
Victoria come al solito, si dirige in camera sua senza salutare suo padre, mentre Stella raggiunge Elijah abbracciandolo.
Elijah si sente ferito dal comportamento di Victoria. Da un momento a un altro è diventata un'altra persona, causando un'atmosfera cupa in casa Martino. Ogni volta che Elijah prova a parlarle lei non emette nessuna parola ma con lo sguardo dice tutto: non voglio parlarti perciò lasciami in pace!
«Com'è andata a scuola?» domanda come sempre Elijah alla piccolina.
«Tutto bene papà» nel frattempo Elijah prende in braccio Stella, entrano in casa, si dirigono in cucina così da prendere i cookies con un bicchiere di latte per la figlia. «oggi abbiamo disegnato chi è, secondo noi, il nostro eroe – racconta Stella mentre Elijah la fa sedere sulla sedia da pranzo, vicino al tavolo.
«Veramente?» domanda sorpreso Elijah mentre prepara lo spuntino sul piano della cucina. Stella annuisce felice.
«Raccontami» Elijah porta alla piccolina il piatto di cookies col bicchiere di latte. «Chi è il tuo eroe?» domanda Elijah, curioso di sapere la risposta.
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Un Amore Inaspettato
RomansaSettembre 1956. Calgary Mia Kelly è una ragazza che lavora coma bambinaia alla Family Happiness, una delle agenzie più famose di Calgary. Laureatasi in Scienze dell'Educazione, Mia desidera crearsi una famiglia, amando i suoi figli e amata a sua vol...