Dopo una settimana, Mia è tornata a casa provando una grande stanchezza pervadere tutto il suo corpo. Infatti è andata dritta nella sua camera da letto, standoci per giorni finché Elijah non l'ha convinta a visitare la location per il matrimonio.
18 MARZO 1957 - LUNEDI
«Mamma, io e Elijah siamo andati alla Lougheed House. Sapessi quanto è bello quel posto!» dice la giovane rientrata in casa parlando al telefono. Si tratta di una maison che ha uno stile vittoriano costruita alla fine dell'ottocento per il senatore James Alexander Lougheed e per sua moglie. Ma adesso è disponibile per alloggi, compleanni e matrimoni.
Davanti all'edificio c'è una balaustra in pietra, è circondato da giardini ben curati con fiori rosa vivaci e vegetazione e ha una scalinata.
«Ha un giardino bellissimo, l'interno è molto spazioso ed è molto elegante!»
«Veramente? Raccontami, ti hanno detto quando potrebbe essere disponibile per il vostro matrimonio?» domanda la mamma entusiasta e molto curiosa. Parlare del matrimonio è quello di cui c'è bisogno in un momento così critico.
«Ci hanno detto che fino a novembre non è disponibile e che lo sarà non prima del quindici dicembre.»
«Ma non siamo nemmeno a giugno! Ci vuole ancora tanto per la fine dell'anno.» protesta la donna preoccupata perché in questi nove mesi può succedere qualunque cosa che metta a repentaglio il grande giorno.
«Mamma non si può fare prima. Se avessimo voluto rimandare avremmo dovuto organizzare tutto per l'estate dell'anno prossimo.» spiega Mia.
«Ah, ho capito. Ripensandoci, quando vi sposerete ci sarà la neve. Sarà magico!» esclama Sandra.
«Anche io l'ho pensato! Spero che per quel giorno il caso sarà risolto.»
Il detective ha detto che hanno interrogato tutti i suoi colleghi e il capo. Nessuno di loro è un sospettato ma non c'è traccia di Vicky. L'ultima volta è stata vista parlare con una donna al Nose Hill Park, il pomeriggio prima dell'esplosione. Ma dopo quel giorno è scomparsa. Non si è presentata nemmeno al lavoro e i suoi genitori non hanno potuto dire nulla sul suo conto.
«Lo spero anche io piccola mia.» dice la mamma sperando che essere al fianco di sua figlia per confortarla, tenerla tra le sue braccia e accarezzarle i capelli dolcemente quel giorno.
«Mamma, preparo il pranzo. Ci sentiamo.»
«Va bene tesoro. A più tardi.»
Entrambe chiudono la telefonata, ritornando alla loro routine quotidiana.
Mia si dirige in cucina, Sandra invece va a prendere la posta e trova quello che immaginava: una lettera da un conoscente del Giappone.
Amore mio,
Che fine hai fatto? Pensavo avrei ricevuto tue notizie appena ritornata a casa.
Va tutto bene?
tuo, Haruki.
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SPAZIO AUTRICE
Salve amici miei!
Ho aggiunto un nuovo personaggio alla storia, Haruki!
Sandra è stata in Giappone per ben due mesi, chissà se ha conosciuto qualcuno di suo gusto!
Vi piace? Fatemelo sapere con un commentino!
A presto!
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Un Amore Inaspettato
RomansaSettembre 1956. Calgary Mia Kelly è una ragazza che lavora coma bambinaia alla Family Happiness, una delle agenzie più famose di Calgary. Laureatasi in Scienze dell'Educazione, Mia desidera crearsi una famiglia, amando i suoi figli e amata a sua vol...