Viaggio per Puebla

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Quando le avevo detto a Brenda che volevo andare in 'vacanza', lei accettó senza problemi. Era sempre stata una molto comprensiva. Qualche volta forse anche troppo.
Quando tornai a casa navigai sul web per trovare cittá messicane che potevano interessarmi. Infatti, tra le mete, avevo scelto proprio il Messico. Tra tutte, Puebla fu quella che mi convinceva di piú. Aveva le case colorate, l'aria calda, lo stile sudamericano. Tutto completamente diverso da Oslo. Cosí avrei staccato dalla Norvegia e dai suoi ricordi.
I problemi erano due: da Oslo a Puebla il viaggio in aereo superava il giorno intero, e io odiavo stare in aereo piú di tre ore. E poi, il mio serpente del grano avrei dovuto affidarlo a qualcuno.
Per il primo, avevo la soluzione: avrei dovuto imbarcarmi. Stare in barca anche per mesi a me non cambiava nulla. Non soffrivo di mal di mare e in un certo verso il movimento delle onde era rilassante. Ma non sarei andato direttamente a Puebla. Sarei andato in nave fino al Canada, e poi dal Canada avrei potuto volare fino a Puebla. Tutto molto meno stressante, soprattutto psicologicamente, in modo che mi sarei potuto staccare da Oslo molto piú lentamente, visto che il Canada era molto simile, soprattutto per il punto di vista climatico.
Il primo problema era risolto, ora rimaneva il secondo.
Lisa era la mia serpe del grano domestica. La possedevo circa da un annetto. È sempre stata molto piccola per essere una femmina (non ha mai superato i quindici centimetri) ma molto energica. Aveva una teca molto grande per le sue dimensioni, ma mi piaceva vederla in un grande spazio, libera di muoversi. Aveva le squame che alternavano dall'arancio al giallo, in alcuni punti si formavano macchie di un arancione molto vivace, con i confini castano scuro. Ma nonostante tutto, era comunque molto chiara.
Potevo lasciarla in custodia a Natalya, una ragazza spagnola che abitava al bilocale nel piano sopra il mio, ma non mi ero mai fidato totalmente di lei.
La persona piú saggia e prudente sarebbe stata affidarla a Noah, l'anziano signore che viveva al monolocale di fianco al mio. Era un tipo molto particolare; era attratto dagli spiriti e dalle attività sciamaniche, credeva fortemente nella fortuna e nella sfortuna (anche se credeva che i gatti neri in realtà portassero fortuna e non sfortuna) ma era sempre stato un uomo con cui la conversazione era leggera, non voleva mai litigare. Era affidabile e sincero. Probabilmente non avrebbe avuto problemi a tenere Lisa per un mese o piú.
Bussai alla sua porta. In qualche secondo ecco che mi trovai Noah davanti; con la sua barba lunga e grigia-rossastra avvolta in una treccia, i capelli ricci, lunghi e scompigliati. Aveva gli occhi pesanti, con le palpebre a mezz'asta, ma probabilmente erano color nocciola. Ai lati degli occhi si vedevano le rughe, come due piccole ragnatele, mentre quelle della bocca erano nascoste da barba e baffi.
"Ciao Jason! Come stai?" Mi chiese sorridendo.
"Bene, grazie." risposi, accennando un piccolo sorriso. "Lei?"
"Molto bene. Puoi anche darmi del tu, lo sai."
"Mi piace preservare rispetto e formalità con le persone piú grandi di me."
"Sempre il solito. Non sarai mai come gli altri." disse ridacchiando gentilmente.
"Ho saputo di Daven. Mi dispiace. Era un bravissimo ragazzo, gentile con tutti. Le mie condoglianze."
"Grazie Noah."
"Peró dimmi, cosa ti porta alla mia porta ragazzo?" Chiese riportando uno spirito formale ed educato alla conversazione.
"Avrei bisogno di un favore, se non le dispiace." mi fece un cenno con la mano.
"Ecco, io tra poco parto per un mese o piú in vacanza, e come sa io ho Lisa, e da sola per cosí tanto tempo non voglio lasciarla. Quindi... Se lei vorrebbe.. vorrei lasciarla a lei in custodia temporanea."
Noah prese tra le dita callose la sua treccia, e se la attorciglió, pensieroso.
"Per me va bene. Ho avuto anche io un serpente del grano quando ero giovane. So come prendermene cura. Ti do la mia parola." disse sorridendo.
"Grazie. Parto tra due giorni. Domani sera va bene se gliela porto?"
"Quando vuoi ragazzo."

Panic Island: Escape or Die [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora