L'alba Di Una Nuova Era

Capitolo 30

Silente e la McGranitt potrebbero aver accettato l'idea di non mettere pressione a Harry, ma di certo non avevano intenzione di passare quell'informazione agli altri studenti. Hermione non smetteva di dire quanto fosse stupido a rischiare la sua magia in quel modo e che sicuramente insieme sarebbero stati in grado di trovare un modo per aiutare Harry a superare i compiti, il che non avrebbe significato che fosse a rischio. Harry non era d'accordo, soprattutto data l'età che i candidati avrebbero dovuto avere. Alla fine riuscì a distrarla suggerendole di cercare quali fossero stati i compiti del torneo precedente per vedere se sarebbe stata in grado di trovare un modo per aiutare Harry a superare qualcuno di quelli. Ron era un'altra questione, sfortunatamente. Era irremovibile sul fatto che fosse tutto un grande trucco per attirare l'attenzione da parte di Harry; aggiungere di nascosto il suo nome e poi rifiutare l'occasione come un modo per sostenere l'idea che non era stato lui ad aggiungere il suo nome. Apparentemente era tutto un modo per Harry di cercare di ottenere compassione, o almeno questo è quello che stava dicendo a chiunque volesse ascoltarlo, e a quelli che non volevano. I gemelli avevano cercato di unirsi un po', ma Harry aveva semplicemente chiesto come stava procedendo il loro piano quinquennale se volevano ancora il suo investimento e presto avevano smesso di parlarne.

Tuttavia Harry era più grato che mai di essersi preso il tempo di conoscere i suoi compagni di corso prima che iniziasse l'incubo.

"Ammetto che pensavo che fossi un po' altezzoso prima." Ammise Seamus dopo che Ron se ne era andato infuriato perché nessuno lo stava davvero ascoltando. "Non ci parlavi mai davvero e ho pensato che fosse perché eri il ragazzo-che-è-sopravvissuto, quindi pensavi di essere migliore di noi."

"Sì." Concordò Dean. "Non avevamo capito che era perché eri timido quanto Neville, o lo eri comunque."

"Grazie, credo." Harry fece una smorfia.

"Mi dispiace." Seamus fece una smorfia. "Volevo solo dire che probabilmente avrei creduto a quello che Ron stava dicendo se non ti avessimo conosciuto meglio perché sembravi sempre ricevere un sacco di attenzioni da tutti, quindi avrebbe senso che tu ne volessi di più. Cazzo, questo non sta venendo fuori nel modo giusto!"

"Penso che ciò che Seamus sta cercando di dire è che l'argomentazione di Ron potrebbe avere senso per le persone che non ti conoscono davvero e vedono solo l'immagine che i media e la gente proiettano." Ha suggerito Neville. "Ma che ora che ti abbiamo conosciuto ci rendiamo conto che è una totale sciocchezza."

"Sì, sto perdendo un sacco di rispetto per lui in questo momento." Sospirò Lavender. "Voglio dire, una cosa è che qualcuno che non ti conosce pensi che potresti aver messo il tuo nome nel Calice di Fuoco per ottenere più attenzione, ma è tuo amico da anni, quindi dovrebbe sapere che è una cosa che non faresti. Ti parlo solo da settembre e so che è una cosa che non faresti."

"Significa che la tua cotta sconsiderata per lui sta scemando?" Scherzò Sally-Ann.

"Penso di sì." Sospirò Lavender. "Voglio dire, ho sempre avuto l'impressione che fosse passionale ma onorevole, che è ciò che mi ha attratto di lui, ma ora non sembra più che sia vero."

"Sicuramente inizio ad avere questa impressione." Sorrise Harry. "E se può aiutare le uniche cose per cui l'ho visto appassionarsi sono il cibo e il Quidditch."

"Lo dici come se fosse una cosa negativa." Rise Seamus.

"Maghi!" Sbuffò Lavender, facendo scoppiare a ridere il gruppo.

"In tutta onestà, Harry, sei davvero d'accordo a rischiare la tua magia in questo modo?" Chiese Neville. "Non sto cercando di farti pressione o cose del genere, è solo che sono preoccupato per te."

"Grazie Nev." Sorrise Harry. "E ammetto che sono un po' spaventato, ma preferirei essere un petardo che morto."

"Capisco." Concordò Dean. "Voglio dire che mi mancherebbe la magia e tutto il resto, ma avrei comunque la mia famiglia a cui tornare. Sarebbero così sconvolti se mi succedesse qualcosa mentre sono qui."