Harry si guardò intorno nella stanza una volta che tutti se ne furono andati. Non c'erano ritratti, il che era un buon segno, ma non poteva comunque essere troppo cauto. Moody aveva già fatto loro il discorso sulla "vigilanza costante" a lezione e Harry lo stava prendendo a cuore, soprattutto perché sentiva che Silente stava cercando qualsiasi scusa per creare una frattura tra lui e la sua famiglia e Harry non avrebbe escluso che l'uomo usasse tecniche subdole. Spostò un paio di sedie al centro della stanza, lontano da tutto, e lanciò l' incantesimo muffliato per ogni evenienza. Non ci volle molto a Sirius per sgattaiolare fuori da sotto il tavolo, anche se si guardò intorno prima di trasformarsi di nuovo in un umano e lanciare qualche incantesimo a sua volta.
"Dove hai imparato quell'incantesimo?" Chiese, osservando Harry con un'espressione un po' stanca.
"Ho seguito un corso per corrispondenza con un tutor per cercare di migliorare i miei voti." Disse Harry. Era una mezza verità, ma Orvoloson aveva il permesso di Severus di insegnare l'incantesimo, anche se Harry l'aveva imparato da lui stesso. Non che potesse dirlo a Sirius, per molteplici ragioni, anche se Harry sperava di poter ottenere almeno in parte la sua parte.
"Ho sentito parlare un po' di quel tizio." Disse Sirius. "Anche se i Weasley non si fidano di lui."
"Di cosa c'è da fidarsi?" Harry scrollò le spalle. "Tutto quello che fa è inviarci lezioni via gufo e noi rispediamo saggi e cose del genere, non è che ci vediamo o cose del genere e persino gli insegnanti hanno controllato la roba che ci manda e non hanno trovato niente di sbagliato. Ammetto che ha fatto molto bene ai miei voti e so che il Professor Vitious e la Professoressa Sprout stanno incoraggiando attivamente i loro studenti a seguire i corsi, specialmente tra gli anni G.U.F.O. e M.A.G.O."
"Beh, suppongo di sì." Sbuffò Sirius. "Ma voglio che tu stia attento. Questa faccenda del torneo è la prova che qualcuno ce l'ha con te. Silente mi ha addirittura suggerito di restare lì vicino, per ogni evenienza. Sembra pensare che tu sia in serio pericolo in qualche modo."
"Beh, è ovvio che qualcuno ce l'ha con me, visto che hanno messo il mio nome nella tazza." Gemette Harry.
"Sì, Silente pensa che potrebbe essere Voldemort."
"Non è Voldemort." Interruppe Harry. "Per cominciare, come avrebbe fatto? O stai suggerendo che ha posseduto un altro insegnante?"
"Non lo escluderei da Piton." Mormorò Sirius.
"Sicuramente stai scherzando." Sospirò Harry. "Ti aspetti davvero che Silente permetta che ciò accada di nuovo, o stai suggerendo che avrebbe deliberatamente chiuso un occhio perché sarebbe stato comodo per i suoi piani?"
"Cosa! No! Nessuno dei due!" Esclamò Sirius.
Harry si limitò ad alzare un sopracciglio.
"Va bene." Sbuffò Sirius, "Voldemort stesso non ha messo il tuo nome nel Calice di Fuoco, ma non puoi dirmi che non c'è nessuno qui che non lo farebbe volentieri per lui."
"Bene, ma se è così allora sicuramente è una ragione in più per non competere." Sostenne Harry. "Se Voldemort ha fatto in modo che il mio nome venisse inserito lì, allora ovviamente vuole che io gareggi per qualche ragione, anche se è solo per mettere a rischio la mia vita, anche se non sembra il suo stile."
"Cosa intendi?" Chiese Sirius.
"Beh, sembra il tipo che vorrebbe uccidermi di persona." Ipotizzò Harry. "Voglio dire, non ero per niente protetto dai Dursley, diavolo, una volta è entrato uno degli elfi domestici dei Malfoy, quindi se i Mangiamorte avessero voluto uccidere non c'era niente che potesse fermarli, soprattutto prima che io sapessi della magia, solo che non l'hanno saputo."
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L'alba Di Una Nuova Era
FanficLord Voldemort è di nuovo sul suolo britannico grazie al suo fedele servitore Wormtail. La sua attuale azienda è instabile, tuttavia, e deve trovare un modo per riavere un corpo permanente dopo quella debacle con la pietra filosofale. Tuttavia, inve...