Capitolo 38

114 12 0
                                    

Harry si svegliò tremando e si pentì all'istante di aver accettato di essere lui ad accendere il fuoco nella stanza del dormitorio, anche se ne capiva bene la necessità. La torre di Grifondoro può essere piena di spifferi d'inverno, ma l'aria umida dei Sotterranei non faceva che accentuare il freddo e Harry si chiese come riuscissero a trascinarsi fuori dai loro letti caldi la mattina. Cercò di ignorare il freddo pervasivo e di rannicchiarsi ancora di più accanto a Draco, ma il biondo lo colpì sul fianco.

"Avevamo un accordo, Potter." Sbuffò Draco, tirandosi la coperta stretta intorno alle spalle e allontanandola da Harry nel frattempo. "Spostala! A proposito, credo che la tua bacchetta sia rotolata sotto il letto."

"Allora uso la tua." Disse Harry, prendendolo da sotto il cuscino. Voleva stare lontano dal letto caldo il meno possibile e non gli piaceva l'idea di rovistare sotto il letto per cercare di trovarlo.

Si tuffò fuori dalle tende e pensò brevemente che probabilmente avrebbe dovuto indossare prima il pigiama, ma era troppo tardi. Fu così che si ritrovò a tremare davanti al camino del dormitorio dei ragazzi del quarto anno di Serpeverde, completamente nudo, mentre cercava di lanciare Incendio con la bacchetta di Draco che apparentemente non amava neanche il freddo. Almeno Harry sperò che fosse quello il problema mentre rilanciò l'incantesimo per la quinta volta e finalmente alcune fiamme iniziarono ad accendersi sul ceppo. Il fuoco fu lento a crescere, però, poiché i ceppi erano diventati un po' umidi durante la notte, quindi Harry lanciò di nuovo l'incantesimo, solo che questa volta provando Incendio Maxima e dovette tuffarsi di nuovo perché la bacchetta decise finalmente di funzionare come previsto e il dormitorio fu quasi inondato dalle fiamme mentre la forza dell'incantesimo rimbalzava dal retro del camino nella stanza.

"Non pensavo che Draco fosse una scopata così pessima da farti desiderare il suicidio dopo." Scherzò Theodore Nott dal letto.

"Non abbastanza da uccidermi, ma potrebbe sicuramente migliorare un po'." Rispose Harry tuffandosi di nuovo nel letto di Draco, solo per cadere all'indietro sul sedere quando Draco gli diede una spinta.

"Mi scusi! Chi ha bisogno di miglioramenti?"

"Lo facciamo entrambi." Harry sorrise compiaciuto. Draco sbuffò ma a malincuore tirò indietro le coperte, consentendo a un sorridente Harry di entrare.

"Hai freddo." Brontolò Draco.

"Allora riscaldami." Suggerì Harry.

"Non dimenticatevi di lanciare gli incantesimi di silenziamento prima di fare qualsiasi cosa." Ricordò loro Blaise, facendo ridacchiare gli altri ragazzi del dormitorio.

"E io che pensavo che avreste voluto tutti un posto in prima fila per assistere alle mie prodezze sessuali." Sarcasticamente Draco.

"Che prodezza, Harry ci aveva già detto che fai schifo." Ridacchiò Nott, e perfino Harry rise.

"Come ho detto, abbiamo solo bisogno di un po' più di pratica." Sorrise Harry.

"Questo significa che tornerai di nuovo, Harry?" Chiese Vincent.

"Ne dubito." Sbuffò Draco. "Non visto come si è comportato stamattina."

"Mi dispiace." Disse Harry, strofinando il muso sul collo di Draco. "C'è un modo per rimediare?"

"Non adesso." Fece Draco con un broncio. "Non ho tendenze esibizioniste, grazie mille."

"Forse più tardi riuscirò a metterti alle strette." Disse Harry con aria lasciva.

"Vedremo." Lo sfidò Draco.

"Se dovessi tornare, saresti di nuovo in servizio come primo istruttore, quindi se fossi in te mi eserciterei un po'." Ha scherzato Nott.

L'alba Di Una Nuova EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora