Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)

1.1

Mi spostai sul sedile dell'auto più volte. Luke continuava a chiedermi se andasse tutto bene o se avessi bisogno di qualcosa, ma ogni volta scuotevo la testa e gli dicevo che era tutto okay.

Non avevo idea di cosa parlasse 50 sfumature di grigio fino a che non vidi cosa facevano i personaggi. Era tutto basato sul sesso, sadismo e masochismo. Non ero disgustata, anzi ero abbastanza interessata, ma non avevo intenzione di fare come loro. Penso.

Alla fine del film ero devastata a causa del modo in cui era finto, nessuno meritava un dolore come quello o addirittura vivere una situazione del genere.

"Ti è piaciuto?" Luke esclamò accanto a me.

Annuii.

"Quindi com'è stato?" Chiese mettendo in moto la macchina.

"L'ho trovato...interessante"

"Interessante? Si ma perché?

"Non lo so, penso che dovrei leggere il libro prima, non credi?"

"Penso di sì" Ridacchiò guidando lentamente verso l'uscita e seguendo la Chevrolet rossa davanti a noi.

"Ho una domanda, sono curiosa"

"Cosa?"

"Perché mi hai portata fuori per vedere una cosa del genere?" Mormorai giocherellando con le mie mani.

"Volevo solo che tu imparassi qualcosa"

"Imparare qualcosa?"

"Si, conoscere delle cose anche per te stessa"

***

"Buon giorno festeggiata!" Mia madre entrò facendo l'intrusa nella mia stanza e aprendo le tende per fare entrare il sole.

Coprii i miei occhi.

"Madre per favore, ho bisogno di dormire di più" Mormorai intontita.

"Ora tesoro, è il tuo compleanno. Non è una cosa da tutti i giorni che una ragazza faccia 20 e diventi una donna" Sentii la fine del mio letto abbassarsi e il mio piumone venire tolto dal mio corpo.

Mi sedetti e provai a mandar via il sonno dai miei occhi, sbadigliai ad alta voce provocando una terribile smorfia sul volto di mia madre.

"Penso che dovrei educarti di più sul galateo"

Ignorai la sua osservazione sprezzante e mi alzai prendendo l'asciugamano che stava sul divano.

"Ora farò una doccia, madre. Per favore aspettami che fra poco sarò giù per fare colazione" Emisi un sospiro dopo che lei chiuse la porta.

***

Mentre scendevo le scale fui accolta dalle cameriere con un "Buon compleanno, Miss Beck!" io sorrisi educatamente e le ringraziai.

Nana fu l'ultima a fare questo per me e io l'abbracciai forte, aveva un' espressione stravolta e piansi un po. Avrei anche potuto lasciare che le lacrime bagnassero le mie guance, se mia madre non mi avesse chiamata.

Entrai nella sala da pranzo e ovviamente lei era seduta al suo solito posto. Aveva un sorriso falso sul viso e provai tutti i modi per non roteare i miei occhi.

"Sii pronta per la tua festa di compleanno questa sera, cara" Esclamò orgogliosa di sé stessa mentre mi sistemavo sulla sedia.

"Una festa di compleanno? Madre! Sei seria? Non ne avevo idea, non voglio una festa di compleanno! Come puoi decidere una cosa del genere da sola?" Strinsi attraverso i denti. Sapevo cosa avesse intenzione fare, voleva vantarsi di tutto questo invitando le persone a casa nostra, anche chi non aveva mai visto, solo per soddisfare la sua sete di arroganza.