Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)

3.6

LUKE
(QUALCHE ORA PRIMA..)

Ti amerò per sempre.

La sua voce fece eco nella mia testa come un fottuto disco rotto.

Non potevo sopportarlo.
Dovevo fare tutto il possibile.
Avrei dovuto dire tutto a Lisa e finire in prigione, ma che fosse pure così!

Non sarei stato il fifone, smidollato, ma soprattutto nascosto!

Non avrei mai lasciato che Tate uccidesse nostro figlio.

Le mie nocche diventarono bianche a causa della stretta prepotente al volante dell'auto.

Asciugai le guance con il torso della mano. Cazzo di lacrime che non la smettevano di scendere!

Il mio cuore pompava velocemente, non mi ero mai sentito così tradito, dolorante, vuoto e le mie emozioni mi stavano anche dando il colpo di grazia. Era la prima volta che mi trovavo così vicino a questo tipo di sentimenti.

In tutta la mia vita non avevo fatto nulla se non onorare i miei genitori. Non mi ero mai innamorato prima d'ora, a discapito della mia età.
Questa era davvero la prima volta che sentivo dei sentimenti così, era insopportabile.

Vedere qualcuno che ami e non ricavarne nulla..senza nessuna scelta, se non essere forzato ad abbandonarla.

La mia vista si annebbiò e stavo andando ad una velocità definitamente maggiore a quella consentita. Circa 20km/h in più del limite fissato per legge.

Ora come ora dovevo trovare immediatamente Lisa, prima che Tate avesse la brillante idea di uccidere il nostro bambino.

Loro erano gli unici, la mia unica ragione di vita. Non mi sarei mai perdonato se fosse accaduto qualcosa a loro due.

Volevo vedere mio figlio crescere, volevo quel bambino più di qualunque altra cosa.
Avevo bisogno di entrambi, Tatum e il bambino.

Ancora una volta strofinai gli occhi con il torso della mano, fottute lacrime.
Quando improvvisamente vidi un camion venire velocemente nella mia direzione e con dei fari abbaglianti talmente potenti, da farmi perdere il controllo dell'auto.

E questa fu l'ultima cosa che ricordavo.

***

CALUM

Non appena Lisa mi cacciò decisi di tornare a casa mia. Quella Troia sapeva sempre come rovinare ogni momento.

Dio quanti odiavo quella donna. Se fossi stato suo figlio probabilmente mi sarei ucciso molti anni fa.

Non potevo immaginare che vita avesse avuto Tatum quando era più piccola.
Avrei potuto scommettere che quella donna non avesse avuto il minimo interesse verso la figlia.

Sospirai buttandomi sul letto, ammirai il soffitto sopra il mio capo tappezzato di stelline fluorescenti, amavo collezionarle quando ero bambino.
Dopo essere cresciuto non mi importava nemmeno più, ma di certo non le avrei mai tolte.
La vista di questi puntini luminosi mi rilassava.

Gemetti seppellendo il viso nel cuscino.

Non sapevo che fare.

Cassie mi aveva imbrogliato.

La mia vita mi era stata portata via a causa di questo dannato matrimonio arrangiato.

Tatum continuava a venire costantemente danneggiata fisicamente ed emotivamente da sua madre

I miei genitori litigavano ogni singolo giorno.