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Mi sedetti pigramente sulla sedia ascoltando la lezione di storia riguardante i faraoni dell'Antico Egitto.

"Il re Tutankhamon morì in giovane età a causa di una malattia non più curabile"
Il mio professore andò avanti e avanti ed ero sicura di non essere interessata alla sue parole.

Fissai la finestra e gli alberi che furono piantati accanto alla struttura.

Gli uccelli cinguettavano su ogni ramo.

Dovevo ammettere di invidiarli. Erano uccelli e non si deprimevano o stressavano, semplicemente volavano tutto il giorno con il calore del sole e la fresca brezza. L'unica cosa per loro fondamentale era il prendersi cura dei loro compagni e la ricerca del cibo.
Molto più importante ancora era l'esser liberi. Volevo essere anche io libera, avrei davvero voluto sapere come ci si sentisse a sentire l'aria di libertà.

Ripetutamente colpivo il mio notebook con il tappo della pena fino a che la terribile lezione finì.

Quando l'ultima campanella suonò,posai tutto il materiale nella mia borsa e uscii dalla classe.

Solo altri due mesi prima di diplomarti Tatum. Prendi tutto. Finirà presto.

Camminai per gli stretti corridoi colmi di ragazze ridacchianti ad ogni angolo e andai verso il mio armadietto.

Non appena lo trovai misi il codice e i libri all'interno.

Fortunatamente non avevo compiti per domani, avrei potuto dormire subito appena arrivata a casa.

Camminai uscendo dalla scuola e non appena sentii l'aria fresca colpire la mia faccia e i miei capelli svolazzare in ogni direzione, mi sentii calma, anche se la brezza mi faceva sembrare come se avessi un nido di uccelli in testa.

"Hey!" Una voce sconosciuta esclamò e non sapevo da che parte venisse o se fosse per me. "Hey tu! Quella in piedi sulle scale!" Disse ancora e i miei occhi finirono sulla Range Rover parcheggiata poco lontana dal me. Lo stesso ragazzo dai capelli scuri che era alla mia terribile festa, stava accanto alla porta della macchina con le braccia incrociate al petto. Aveva dei tatuaggi??? Perché non li avevo visti prima?

Perché era in un abito idiota! Quello stronzo del mio subconscio tornò ad essere vivo.

Lo guardai.

"Si tu! Sei muta?" Solo il suono della sua voce mi fece irritare.

"Cosa ti fa pensare di potermi parlare?" Replicai.

"Sono il tuo fidanzato! Penso di averne tutti i diritti" Roteò i suoi occhi verso di me.

"Come se avessi molte possibilità" Risposi.

"Qualsiasi. Ora sali" Esclamò premendo il tasto dell'auto per aprirla e accendendo il motore. "Sei sorda per caso?" Chiese, il suo tono era umiliante come notò che non mossi nemmeno un muscolo dal mio posto.

"E cosa ti fa pensare che io voglia venire con te?" Esclamai abbastanza ad alta voce per fargli sentire.

"Nessuno verrà a prenderti. Non hai scelta! Sono il tuo ritorno a casa" Disse scortese. Già lo odiavo.

Era uno stronzo e avrei dovuto saperlo.

Camminai verso la sua macchina e mi aprii lo sportello da sola in un battibaleno.

"Dove stiamo andando?" Chiesi sedendomi e allacciandomi la cintura.

Non mi rispose e indossò i suoi Ray-Ban.

Già non ne potevo più di lui.

L'intera corsa fu composta da lui che imprecava e la musica Heavy Metal che distruggeva lo stereo.

Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora