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"Quindi, cosa vorresti fare oggi?" mi domandò Luke seduto a petto nudo sul divano, mentre cambiava canale alla TV.

"Mi stai prendendo in giro, vero?" quasi urlai alzando un sopracciglio.

"So che ci siamo andati giù pesante la scorsa notte, ma sei sicura di voler restare a casa tutto il giorno? Nel senso, ho solo qualche taglio e cicatrice sulla schiena a causa delle tue unghie, ma a parte questo? Ciò non significa che non dobbiamo fare nulla di carino oggi" sorrise avvicinandosi a me e lasciando dei baci sul mio collo, stando attento a non succhiare la pelle data la miriade di succhiotti presenti, non riuscivo nemmeno a contarli.

Sospirai, mi sentivo tanto dolorante a tale punto da non poter camminare.
Tutta la mia parte bassa bruciava e sentivo come se la mia vagina venisse strappata ad ogni passo. Tutto il mio collo era pieno di lividi lasciati dai succhiotti, provai a coprirli con del fondotinta ma erano talmente scuri che il trucco non copriva nulla.

Dannati australiani con gli occhi azzurri sexy che fanno sempre i rudi a letto.

Luke d'altro canto aveva la schiena ricoperta di graffi e tagli, alcuni freschi altri più scuri, piano piano iniziavano a guarire. Anche il suo collo era pieno di succhiotti, ma anche i suoi non riuscimmo a coprirli con il fondotinta.

Alla fine entrambi sembravamo appena usciti da una battaglia.

Una battaglia a letto.

Lui trovò il tutto molto affascinante ma io non lo trovavo per nulla divertente.
Eravamo entrambi distrutti all'esterno, ma molto appagati all'interno.

"Luke, sembriamo due carcasse di animali appena investiti." Sospirai, "Non possiamo andare in giro così-" puntai il dito sui succhiotti e lui rise.

"Hai paura che non verremo nominati come la coppia più bella dell'anno?" alzò le sopracciglia credendosi divertente.

Espirai, "Ma-non abbiamo un bell'aspetto" sapevo di essere il tipo di ragazza che se ne fregava di molte cose, ma davo comunque molta importanza a come apparivo in pubblico e ai miei vestiti.

Cercò di fuorviare la conversazione tenendo conto dello stato fragile in cui ero e che la mia vagina faceva davvero male, cercò di essere gentile con me lasciando qualche bacio qua e là, "Piccola, fammi vedere. È tutto ok, al massimo sapranno che sono tuo vedendo il capolavoro che hai fatto qui.." disse puntando il suo collo e mi lasciai scappare una risatina. "E che tu sei mia guardando il mio capolavoro lì-" il suo dito sfiorò il largo succhiotto che fece sul mia mandibola.

"Ma non riesco davvero a camminare." misi il broncio.

"Vorrà dire che ti porto in spalletta" sogghignò.

"Neanche per sogno" scossi la testa scostandolo da me e ridendo.

"Dai piccola. Sarà divertente!" Insistette.

"Ma dove andiamo?" Sospirai arrendendomi. Sarebbe dovuto essere riconoscente del fatto che io lo amassi abbastanza..aspetta, ho appena detto di amarlo?

I palmi delle mie mani iniziarono a sudare e il mio cuore accelerò il battito.

Lo amo?

"Tate??" lo sentii canticchiare il mio nome.

"Uh, cosa?" chiesi mettendo da parte i miei pensieri.

Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora