Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)

3.7

Amore trovato. Amore perso.
Le persone dicono che una volta perso il primo amore, ti riprenderai ed eventualmente ricomincerai da capo. Io dico che sono tutte balle, non sono mai stata innamorata in questo modo, quindi come farei a sapere in che modo superare un cuore infranto?

Come si fa a trovare l'amore adatto a te, da rischiarne la vita? Come si fa a trovare qualcun altro da amare con tutta te stessa, dopo una cosa del genere? Come fai ad andare avanti?

Non puoi.

Non posso e non lo farò.

Guardavo Luke venire rianimato dai dottori, le braccia di Calum allacciate attorno al mio busto mentre istericamente gridavo "No!" "Per favore salvatelo!" e "O mio Dio!" continuamente.

Tutto sembrava davvero andare a rallentatore, proprio come capitava nei film.

Mi trovavo ai piedi del letto.
Lacrime che continuavano a bagnarmi il viso.
Labbra tremolanti.
Corpo debole.

Il defibrillatore pressato sul suo petto di momento in momento.
Scosse elettriche che cercavano di svegliare il suo corpo.

Ma...nulla.

Mi accasciai per terra piangendo e urlando in modo incontrollato.
Calum mi rassicurò tenendo il mio viso contro il suo petto.

L'intera stanza era in panico e io sentivo di star diventando una pazza isterica senza freni.

Chiusi gli occhi, la camera era troppo rumorosa per sopportare tutto ciò.

"Libera!" Gridò il medico.

Nulla.

"Libera!" Esclamò un'altra volta.

La speranza e la scintilla nel mio petto andarono morendo, come se fossi stata io quella che stava per abbandonarsi e doveva essere riportata in vita.

Quando tutto sembrava stesse per distruggersi, improvvisamente il monitor iniziò a fare 'beep' molto lentamente, un'altra volta.

Cosa? Saltai in aria dalla mia posizione attuale e corsi verso il letto.

"Ce l'abbiamo fatta, è tornato tra noi!" Esclamò il dottore, e ciò mi fece prendere una mano di Luke per avvicinarla al mio petto.

Le sue mani erano tornate tiepide rispetto a quanto erano ghiacciate la scorsa notte.

Aprí gli occhi il modo assonnato, non potevo crederci.

"Luke!" Singhiozzai non curandomi di quanto potessi apparire orrenda davanti a tutte queste persone.

Le infermiere controllarono le sue pulsazioni, il suo stato ecc..non capivo perché, ma non me ne importava. Lui era vivo ed era sveglio.

Non riuscii a contenere le lacrime.

"Luke! O mio Dio!" Iniziai a lasciare dei baci su tutto il suo viso, in modo lieve ovviamente, non volevo causargli troppo dolore.

Una delle dottoresse tolse quella mascherina che lo aiutava a respirare, per capire se riuscisse da solo.

Lui sorrideva con un espressione stanca sul volto e non riuscivo a credere ai miei occhi.

Oh Dio, solo pochi istanti fa era morto sul lettino e ora aveva un dannato ghigno compiaciuto sul volto.

"Sono in paradiso? Sto guardando un angelo-"Disse qualche parola, giusto quelle che riuscirono a uscirgli dalle labbra.

"Stai zitto!" Giocai cercando di rivolgergli un occhiata severa. "Idiota! Perché lo avresti fatto? Avevo così tanta paura-"